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 2011  settembre 21 Mercoledì calendario

COME STANNO I VECCHI PIGS (2)

Irlanda: Dublino non è più malata Ora è tornata la crescita -
Il commissario Ue per l’economia Olli Rehn lo ha confessato venerdì: «L’Irlanda sta tornando a crescere». Dublino è guarita. O almeno non se ne parla più come di un malato. È chiaro che quattro anni fa il cancro finanziario ha messo al tappeto un paese che aveva un potenziale non indifferente, gente dinamica, giovani preparati, una pubblica amministrazione agile e un sistema di tasse orientato a favorire gli investimenti oltre che la speculazione. Messa in croce delle banche malandrine, l’isola più verde d’Europa è stata salvata nel dicembre scorso con un piano da 45 miliardi pagato dall’Unione e dal Fmi. In marzo si è cambiato il governo senza traumi, i repubblicani dei Fianna Fàil hanno ceduto il comando ai popolari del Fine Gail, che hanno avviato un piano di tagli e riforme di cui si parlerà a lungo. A Bruxelles nessun dubita sul fatto che lo metteranno in atto e il 2 settembre il Consiglio ha dato il via libera alla terza tranche della flebo: 7,5 miliardi di euro che saranno versati entro ottobre. La Commissione è convinta che «ci saranno presto le condizioni per un ritorno dell’Irlanda sui mercati, perché il piano di austerità sta dando i suoi frutti». Secondo il Fmi, il pil crescerà dello 0,4% nel 2011 e dell’1,5% nel 2012. Nel 2011 il deficit scenderà sotto il 10,5% del pil previsto in origine. E sfondare al ribasso la soglia del 3% nel 2015 non sembra più un sogno.