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 2011  settembre 20 Martedì calendario

CANDIO Filippo

CANDIO Filippo Cagliari 26 marzo 1984. Giocatore di poker • «[...] “Ci vivo bene, certo. Parecchi li investo per rigiocare in altri tornei. Vabbè, mi ci sono pure comprato una Porsche. Lo so, sono un ragazzo fortunato”. Studioso invece per niente. A scuola Filippo, nickname su internet Drive On, prometteva malissimo: “Ho fatto il liceo classico, mi hanno bocciato subito in quarta ginnasio e poi ancora alla maturità. Ma ero un mezzo pazzo, in classe non ci andavo proprio, passavo le mattine a giocare a poker o a biliardo”. I genitori, la mamma dirigente alla Regione Sardegna, il papà avvocato, ci hanno provato a raddrizzarlo. “Poveracci, purtroppo ho sempre fatto quello che mi pareva, e mentivo bene”. Pessima dote per un figlio, ottima per un giocatore. “Il poker non è cosa per cretini, è un gioco intellettuale, ci vuole logica, matematica, colpo d’occhio, mente elastica. E poi socialmente è interessante, azzera ogni differenza, al tavolo siamo tutti uguali”. Dieci esami a Legge in un anno e mezzo con la media del 29 (“Se mi ci metto...”) ma poi i primi 140 mila euro vinti in 2 giorni. “E papà ha capito che ormai era tardi. Volevo guadagnare tanto e subito. Mia sorella è stata molto malata, da piccola. Abbiamo sofferto, in famiglia. I soldi mi fanno sentire più tranquillo”. Gli piace bere (“Ma non quando gioco”), mangiare (vorrebbe mettersi a dieta ogni giorno: “Sono un metro e 80 per 82 chili”) e gli piacerebbero anche parecchio le donne ma “fidanzate non ne ho, non ho tempo, almeno sono onesto, non come un mio amico che ne cambia una per ogni torneo [...] Le ragazze, quando sanno chi sei, arrivano da sole. Vanno in fissa con noi giocatori di poker perché sanno che non potremo mai dargli il 100 per 100 delle attenzioni e proprio per questo si innamorano” [...]» (Giovanna Cavalli, “Corriere della Sera” 3/11/2010) • Vedi anche Bruno Ventavoli, “La Stampa” 9/11/2010.