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 2011  settembre 20 Martedì calendario

APPUNTI, PER VOCE ARANCIO - PROBLEMA

«Il problema più grande di Kabul sono gli ingorghi del traffico» (Ryan Crocker, ambasciatore americano in Afghanistan).
GURU Donald Shoup, 73 anni, laureato in Economia, urbanista. Insegna alla Ucla, University of California di Los Angeles. Cercando su Google il suo nome vengono fuori 453.000 risultati. Considerato il profeta della pianificazione urbana, è soprannominato “guru dei parcheggi”.
DANNO Secondo Shoup la sosta gratuita è un danno, svaluta il design urbano, contribuisce al degrado dell’ambiente e danneggia l’economia. Per il professore non cambiare le tariffe dei parcheggi cittadini in base alla richiesta del momento è un grosso errore: «Laddove i parcheggi su strada sono troppo cari – spiega – si generano troppi posti vuoti. Se, al contrario, sono gratuiti non si trova un posto libero, si produce traffico e inquinamento, si spreca tempo e energia, non si è incoraggiati a camminare, a usare la bici o i mezzi pubblici e, infine, si ottiene una lievitazione dei prezzi anche nel settore immobiliare».

PREZZO Il prezzo giusto per il parcheggio è una tariffa differenziata con cui ottenere un tasso di occupazione pari all’85% dei posti disponibili. In questo modo l’automobilista trova un posto libero in ogni isolato.

BLOCCARE L’imprenditore Lapo Elkann, che nel pomeriggio del 7 settembre ha bloccato il traffico in corso San Gottardo a Milano per 40 minuti avendo parcheggiato la sua Jeep Grand Cherokee talmente vicino ai binari del tram da impedirne il passaggio. Ogni anno a Milano 1500 automobilisti bloccano le linee tranviarie lasciando l’auto sulle rotaie. Risultato: 200 minuti al giorno di fermo dei mezzi pubblici.

TASSA Julia Gillard, premier australiano, vuole introdurre una tassa sulle emissioni di anidride carbonica: i cinquecento maggiori inquinatori del Paese dovrebbero pagare 23 dollari per ogni tonnellata di Co2 emessa. Tra i testimonial della campagna a favore della legge, l’attrice Cate Blanchett.

MELONE A Moissac, in Francia, ci sono 58 reattori nucleari. In questa città sarà presto inaugurata una centrale a meloni: come tutti i vegetali in decomposizione, anche il melone, quando va a male, produce spontaneamente metano.

BIOMETANIZZAZIONE La società belga Greenwatt ha installato a Moissac una centrale di biometanizzazione che tratterà i rifiuti di Boyer, primo produttore francese di meloni. Fino a oggi, Boyer pagava un’impresa per trattare le sue 500-600 tonnellate annue di scarti vegetali. Ora, non soltanto quest’onere sarà eliminato, ma un sistema automatizzato consentirà al gruppo di essere quasi completamente autonomo dal punto di vista del riscaldamento e dell’elettricità, risparmiando all’atmosfera 50 tonnellate di CO2.

MELE E PRUGNE Con una potenza di 100 kilowatt, la centrale di Moissac potrà soddisfare anche i bisogni di un centinaio di famiglie. L’investimento (500 mila euro) avrà un ritorno entro tre anni. Quando finirà la stagione dei meloni, si useranno mele e prugne.

COMBUSTIBILI L’italiana Mossi&Ghisolfi, leader mondiale nella produzione di Pet (hanno inventato loro le bottiglie di plastica). Cinque anni fa gli ingegneri del gruppo si sono messi a studiare l’energia fatta con combustibili vegetali, puntando sul bioetanolo di seconda generazione. Racconta Giuseppe Fano, direttore delle relazioni esterne del gruppo: «Abbiamo trovato la canna dolce nostrana (niente di esotico, è la pianta che cresce nelle aiuole dei raccordi autostradali). Cresce ovunque senza bisogno dell’intervento dell’uomo, è disponibile in grande abbondanza, non richiede grandi quantitativi di acqua o di fertilizzanti, così alla fine della vita la CO2 emessa - compreso l’impiego come carburante - è minore di quella assorbita dalla pianta. E dà un ottimo rendimento energetico».

CARBURANTE Con un investimento di 120 milioni di euro, gli ingegneri di Mossi&Ghisolfi hanno trovato «il carburante rinnovabile più moderno del mondo che si può miscelare direttamente con la benzina ed è perfino a chilometro zero». La materia prima viene infatti raccolta entro un raggio massimo di 40 chilometri dall’impianto che la trasformerà in biocombustibile: «anche questa è sostenibilità: mica possiamo riempire le strade di mezzi che bruciano gasolio per produrre bioetanolo di seconda generazione».

REGOLE Gabriel Batistuta, negli anni Novanta solito lamentarsi per le assurde “regole” del calcio: «Un esempio? Se non porti al polso un Rolex o un Cartier sei un poveraccio. Un campione deve avere un orologio da venti milioni».

AFFITTARE Nuovo business che si sta affermando in alcune orologerie italiane: il noleggio. Spiega il proprietario del primo negozio d’Italia che affitta orologi: «Da qualche mese abbiamo iniziato con questa nuova proposta. È molto semplice. Il cliente deve soltanto firmare queste carte ed effettuare un piccolo finanziamento per l’intero importo del bene. Bastano poche ore e la busta paga».

IMMAGINE Gli orologi che si possono affittare sono divisi in fasce di prezzo: 1.000 euro, tra i 1.000 e i 2.000, oltre i 3.000, dai 4.000 (tariffe mensili). I clienti sono soprattutto commercianti, professionisti, rappresentanti, «una clientela medio-alta». Ma perché un medico dovrebbe noleggiare e non comprare? «Perché quello che gli interessa è cambiare gli orologi, averne sempre di nuovi, esattamente come si fa per le auto. Ogni orologio corrisponde a un’immagine di sé, e questo tipo di clientela vuole cambiare immagine spesso. Di persone meno abbienti ne capitano, ma molto più di rado».

RAPINARE Leonardo di Caprio, entrato in una gioielleria di Sydney con occhiali scuri e felpa con cappuccio per proteggersi dai paparazzi. La commessa ha messo in allarme il proprietario, sicura che fosse un rapinatore.