Massimo Bordin, Il Riformista 20/9/2011, 20 settembre 2011
CORSIVI
Forse la lettura maniacale non è solo quella di chi si legge pagine e pagine di intercettazioni variamente pruriginose. Forse è altrettanto maniacale passare tempo sui siti on line per leggere i commenti della gente. Però è interessante. La giusta indignazione nei confronti del governo e del suo capo e la comprensibile insofferenza verso una opposizione giudicata non all’altezza, si sfoga in una protesta priva di qualsiasi lucido sbocco. In parole povere siamo al popolo che si munisce di forconi o poco più.
Ma non siamo nelle campagne di tre o quattro secoli fa. In rete scrivono persone con un tasso culturale almeno medio e propongono letture a volte banali, a volte complesse, ma quasi sempre semplificate dalla più smaccata faziosità. Non solo per una situazione politica particolarmente irritante. Con ogni probabilità ha un peso anche il clima determinato dall’informazione. Naturalmente quella televisiva, visto l’esiguo numero di lettori di giornali. Ieri aiutava a capire il problema un comunicato di un autorevole membro della commissione di vigilanza Rai, l’on. Merlo del Pd. Il capogruppo democratico rimproverava il programma Che tempo che fa per avere smaccatamente propagandato le ragioni dei no-Tav, ma l’aspetto importante era l’argomento usato per la rampogna. La faziosità è ormai cosa nota, sosteneva Merlo, ma quando il tema è delicato dovrebbe essere più contenuta. Più contenuta, tutto lì. E solo in caso di tema delicato. Inutile prendersela con i forumisti del Web.