Varie, 20 settembre 2011
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Bloom Ron
• New York (Stati Uniti) 1956. Banchiere. “Zar dell’industria” americana • «[...] Dei tre membri della task force di Barack Obama per l’auto, Bloom è quello che ha giocato il ruolo del duro con manager, banche e fondi d’investimento. Non con i sindacati, dato che per anni è stato proprio lui il banchiere di riferimento delle “Unions”. Architetto della soluzione che ha portato la Uaw ad avere il 55% di Chrysler, come i suoi colleghi della task force ha alle spalle una lunga esperienza a Wall Street. E la sua specialità, era proprio quella di convicere creditori e finanziatori a dare in mano agli operai delle aziende da ristrutturare invece di chiuderle. Cresciuto in una famiglia liberal, quando esce da Harvard decide di mandare un curriculum a Lazard, una delle più prestigiose banche d’affari. Lui racconta che lo avrebbe fatto dopo aver sentito la storia di un gruppo di operai di Weirton, nella West Virginia, che nel 1983 passarono giorni e giorni tra i grattacieli della finanza in cerca di finanziatori per comprare loro la loro acciaieria a rischio di chiusura. Dopo una serie di innumerevoli porte chiuse, quegli operai rovarono ascolto solo da Lazard, che finanziò l’operazione, risanò l’attività e anni dopo riuscì a concludere l’operazione facendoci perfino un po’ di soldi. Poi Bloom lasciò Lazard per fondare una sua società di consulenza e, nel 1996, si congeda dai suoi colleghi per andare a fare il consulente per la United Steelwokers Union, il sindacato dei siderurgici. Fino a quando Obama non l’ha chiamato [...]» (“La Stampa” 1/5/2009) • Vedi anche Francesco Semprini, “La Stampa” 8/9/2009.