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 2011  settembre 21 Mercoledì calendario

Torno a vivere dai miei (e mai stato così felice) - In questi giorni, per colpa di un trasloco, sono tornato a vivere con i miei genitori

Torno a vivere dai miei (e mai stato così felice) - In questi giorni, per colpa di un trasloco, sono tornato a vivere con i miei genitori. Ci resterò due settimane, ma vi garantisco che rituffarsi dentro lo caso dove sono cresciuto è stato come tornare a scuola, con la testa di oggi. Quando mia madre, consegnandomi le chiavi di casa, mi ha detto: «Non perderle, altrimenti dobbiamo cambiare la serratura», ho subito capito che avevo ritrovato le vecchie regole. Esempio: si magia alle 20.30, mai davanti alla Tv, e guai a chi sgarra. Non posso esserci? Devo avvertire almeno un’ora prima. E mia madre, come sempre, sugli orari non scherza: «Se arrivi troppo tardi metto il catenaccio alla porta». La colazione? Sempre la stessa. Pane e Nutella, latte ghiacciato di frigo che ti sveglia e fa bene alle ossa, cereali. Di caffè neanche l’ombra: rende nervosi. La verità, però, è che sto vivendo uno dei momenti più belli della mia vita. Vi sembrerà folle, ma il ritorno a casa mi piace, ci sguazzo, me ne approfitto. Godo di coccole d’altri tempi. Potrei quasi chiedere la paghetta il venerdì: mio padre non batterebbe ciglio. Nulla è cambiato, e il fascino sta proprio qui. Tutto è rassicurante come una boa in mezzo al mare. Non è questione di che cosa hai fatto nella vita, di quanto sei soddisfatto o quanto tieni alla tua indipendenza... No. Mamma e papa, nel loro «castello», comandano e gestiscono come hanno sempre fatto. Ed essere di nuovo con loro è emozionante. Schemi e ruoli sono gli stessi: comanda mamma, ma fa finta di farlo fare a papa. E ci sono ancora il telefono di casa, la rubrica di carta, le istruzioni per l’antifurto, e ovviamente i pettegolezzi sul vicinato e sui parenti. I miei sono il mio punto di riferimento, e tornare nella loro casa è come fissare nella testa un punto di arrivo. Quando si scopre che è da soli che bisogna confrontarsi con i sogni e le aspettative, per capire qual è la strada giusta da prendere in futuro, se si è fortunati si deve tornare a casa per ricordarsi davvero chi siamo. E da dove veniamo.Ora vado che mia madre mi ha chiamato dalla cucina: ha preparato una carbonara pazzesca.