Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  agosto 04 Giovedì calendario

IL GENIO SI VEDE ANCHE AL BAGNO

Archimede di Siracusa è al bagno; ma ne schizza fuori e corre nudo per le strade urlando: «Eureka!» , che vuol dire «Ho trovato!» . Ha intuito la legge dell’idrostatica: un corpo immerso in un liquido perde in peso tanto quanto è il peso del volume di liquido spostato. Così Archimede riuscì a smascherare un orafo che aveva messo dell’argento in una corona «d’oro» destinata al sospettoso tiranno Ierone II. Diventato popolare per i servigi alla città natale, Archimede mescolava buona sorte e spregiudicatezza, disposto com’era a utilizzare qualsiasi cosa per dimostrare una verità matematica! La fortuna lo abbandonò quando le truppe del console Marcello saccheggiarono Siracusa: un soldato penetrò nella casa del matematico «concentrato su una figura geometrica, oltre che con la mente anche con gli occhi» . Archimede gli avrebbe ingiunto di lasciarlo lavorare in pace; l’altro, adirato, l’avrebbe ucciso. Lo storico Plutarco annota che Marcello ne fu «profondamente addolorato» .
Giulio Giorello