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 2011  agosto 01 Lunedì calendario

BOSSI CHE TASSA IL SIGARO SPIAZZA I COLLEGHI FUMATORI —

Umberto Bossi sa bene di cosa parla e ai famigliari e amici che si preoccupano, ripete: «Il fumo è un viziaccio. Ma io dico che di qualcosa bisogna pur morire» . Un viziaccio al quale non oppone resistenza, nonostante la malattia, nonostante le leggi. Più volte è stato visto immerso in volute di fumo, comodamente seduto sui divanetti del Transatlantico. Una foto lo ritrae con il suo amato toscano persino dentro la prefettura di Vicenza. Ma è stato proprio il leader della Lega a tirar fuori l’idea: «Piuttosto che pagare il ticket sanitario, aumentiamo il costo del tabacco, che è il più basso in Europa. Per il mio vizio sono disposto a pagare di più» . Resta da vedere se il popolo di tabagisti che affolla Montecitorio e Palazzo Madama si lascerà convincere e se le lobby delle multinazionali non si faranno vive per bloccare l’aumento. In Parlamento i fumatori di sigari sono numerosi e prestigiosi, da Pier Luigi Bersani a Pier Ferdinando Casini fino a Rocco Buttiglione. E il cortile è affollatissimo di onorevoli che passeggiano con la sigaretta tra le labbra. Una presenza così massiccia da far varare, in tempi di austerity, un’area fumatori, il corridoio vicino alla sala lettura, dal costo stimato in 150 mila euro. «In realtà sono molti di meno» , assicura il Pdl Amedeo Laboccetta, promotore dell’iniziativa. L’idea di Bossi non lo convince affatto: «Intendiamoci, anche se dovesse esserci un aumento, non rinuncerò mai al mio sigaro. Dopo 40 anni di Marlboro, sono passato all’antico toscano e ne sono innamorato» . La sua, spiega, non è una difesa di categoria: «Io sono contrario a qualunque aumento. Piuttosto, sa dove si possono trovare questi soldi? Abolendo la Fondazione della Camera dei Deputati, che serve solo a dare un ruolo agli ex presidenti. Come Fausto Bertinotti, che la presiede ora. Ci costa 2,5 milioni all’anno» . La Lega ha già raccolto la proposta di Bossi e la Padania titola trionfante con una frase del Capo: «Tassiamo il fumo, convinco io Tremonti» . Anche il ministro, naturalmente, fumatore di sigari e sigarilli. Roberto Calderoli è convinto: «Il prezzo delle nostre sigarette è tra i più bassi in Europa. Possiamo aumentare a cinque euro il prezzo delle sigarette più care. E lo dico da fumatore esperto. Se non ci riuscissimo, sarebbe per il prevalere degli interessi delle multinazionali del tabacco» . Ferdinando Adornato (Udc), altro tabagista doc, alza le spalle: «Se bisogna farlo si faccia pure. Tutti gli italiani sono disposti a fare sacrifici, fumatori compresi. Ma mi sembra un’altra boutade: non c’è un progetto, non c’è un piano di sviluppo. È solo un espediente. E per di più arriva dal partito che si è rifiutato di abolire le Province» . Mario Tassone (Udc), di sigarette ne ha viste passare molte a Montecitorio, essendoci approdato nel 1976: «Confesso: la casta, come dite voi, fuma. Io ora, dopo anni di sigarette sono passato al sigaro. L’aumento? Andrebbe anche bene se fosse una cosa seria. Ma mi pare più un modo per parlare d’altro» . Pierluigi Mantini sta cercando di smettere («ma non ci riesco» ): «Il ticket sanitario è un balzello odioso e se si può coprirlo con un aumento del costo del tabacco va bene. Ma non è che possiamo dipendere dalle boccate di fumo del sigaro di Bossi. Questi metodi intossicano più delle sigarette» . Chi non minimizza affatto è un deputato del Pd, Ignazio Marino, medico e autore di una proposta di legge sul fumo, ferma da oltre un anno in Commissione Bilancio. Progetto che dispone un aumento delle accise sul tabacco per finanziare corsi nelle scuole, lo stop al fumo in scuole e università e l’inserimento nei pacchetti di un «bugiardino» (come per i farmaci) che spieghi nel dettaglio i rischi. Dice Marino: «È provato scientificamente che l’aumento delle tasse è l’unico elemento che ha un effetto immediato sul calo della vendita di sigarette» . L’aumento non supererebbe i 50 centesimi a pacchetto: «La gente non sa che il 75 per cento dei morti nel mondo occidentale è legato ad alcol, fumo, sedentarietà e stile di vita. Fumando si sprigiona nicotina, monossido di carbonio e catrame, ma anche altre 40 sostanze cancerogene. Tra le quali cadmio e mercurio» . Con queste premesse, il prof del Pd si tiene ben lontano dal tabacco: «Sono stato una volta nella sala fumatori del Senato. Una camera a gas, un trauma» . Quanto alle sigarette, ci ha provato una volta, da ragazzo: «Ho tossito, lacrimato e sono diventato tutto rosso. La natura mi ha aiutato. Ora proviamo ad aiutare gli altri: quest’aumento delle accise può essere un buon metodo per farlo» .
Alessandro Trocino