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 2011  giugno 28 Martedì calendario

APPUNTI, PER VOCE ARANCIO - FRATELLI I

fratelli Alberto ed Emilio Alarcon sono molto amici di Eva e Ciro Marquez, fratelli pure loro. Spagnoli, hanno tutti poco più di trent’anni e vivono a Madrid. Poco abili in cucina, fino a poco tempo fa andavano avanti mangiando panini e cibi precotti. Stufi di spendere per sandwich e pizzette, hanno chiesto alla mamma di Alberto ed Emilio di cucinare loro qualcosa. In cambio le hanno offerto uno stipendio mensile. La signora ha accettato. Qualche tempo dopo hanno avuto un’idea: creare un sito per far incontrare donne brave a cucinare e con tempo libero a disposizione e giovani che vogliono mangiar bene ma frane ai fornelli. «Più che un’idea di business – dice però Eva – è un esperimento sociale».
TELEMAMME Telemadre.com mette in contatto signore, talvolta pensionate, spesso sole, brave in cucina, con persone, per lo più ragazzi, che non hanno voglia e tempo di prepararsi da mangiare. Come funziona: telemamme e telefigli s’incontrano in un forum. Le telemamme s’informano sui gusti dei telefigli, poi si mettono ai fornelli. Esistono vari tipi di telefigli, la coppia che chiede uno o più pasti per il fine settimana, il “modello economico” (quattro pranzi e quattro cene a settimana per due persone), il “modello completo” (sette pranzi e sette cene), il “modello ufficio” (gruppi di persone che rimangono a mangiare in ufficio) ecc. Una volta stabilito il menu, la telemadre cucina, se necessario congela, chiama un taxi e affida al taxista il tupper con il cibo affinché lo consegni al telefiglio. Nulla impedisce alla telemamma di mettere un extra nel contenitore (e la cosa accade spesso).
CONTENITORI Prima di cominciare, bisogna procurarsi una serie di contenitori per il cibo e qualche borsa frigorifero. Dopo la consegna i telefigli devono lavare i tuppers e rimandarli, sempre in taxi, alla telemamma per la successiva consegna.
PREZZI I prezzi del servizio vanno dai 132 euro del “modello weekend” ai 582 del “modello completo”. Se qualcuno che vive all’estero a un certo punto ha una voglia incontenibile di peperoni ripieni di baccalà (il sito è specializzato in cucina spagnola, ndr), la telemadre può farglieli avere con un corriere (prezzo da concordare, ndr). In più, la telemamma non è una sola: «Quando si desidera, si può cambiare e sceglierne un’altra».
TELEPADRI Telemadre.com è nato nel 2002 in Spagna. A cucinare, ormai, non sono soltanto donne di una certa età. C’è anche la telemamma Manoli Martinez Serrano, scienziato informatico poco più che quarantenne, che per pubblicizzare i suoi manicaretti ha aperto un gruppo su Facebook. Cucinando si diverte, e arrotonda lo stipendio. Siti che offrono servizi simili ci sono anche in America Latina e negli Stati Uniti. In Olanda, invece, si moltiplicano i telepadri.
ITALIANI/1 Gli italiani, pigri e spreconi.
ITALIANI/2 Risultati del sondaggio promosso da ilritrattodellasalute.org condotto su un campione di 600 italiani d’età compresa tra i 25 e i 65 anni: se ha a disposizione l’ascensore, il 59% degli italiani non usa le scale; il 35% prende la macchina anche per fare un chilometro; l’11% non va mai in bicicletta; soltanto il 9% usa i mezzi. In pratica, gli italiani sono pigri e spreconi.
PRIORITA’ «Adottare uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie pulite che salvaguardino il patrimonio della creazione e siano senza pericolo per l’uomo devono essere priorità» (Benedetto XVI 9/6/2011).
PAPAMOBILE Per la sua grande sensibilità verso le tematiche ambientali, Benedetto XVI è stato soprannominato “green pope”. Presto il Papa avrà una Papamobile verde. L’auto si baserà su una Mercedes classe M, avrà quattro ruote motrici e un motore ibrido. La batteria ricaricabile agli ioni di litio le permetterà di raggiungere le 16 miglia orarie (30 km) senza alcuna emissione inquinante.
MISS Nel 1996 Angelica Parisi era una bambina di otto anni con gli occhi e i capelli neri. Viveva con mamma, nonni e animali a Lombriasco, piccolo comune nella campagna torinese. I giocattoli l’annoiavano, le piaceva passare il tempo con le foglie. Un pomeriggio si costruì da sola una capanna in giardino. Racconta: «Ci sono rimasta per ore. Chiudevo gli occhi e viaggiavo, mi teletrasportavo. Era la mia macchina del tempo». Dentro quella capanna sente per la prima volta che la natura è casa sua. Oggi Angelica ha 22 anni e vive a Pisa, ha studiato Biologia e ora è iscritta alla facoltà di Ingegneria biomedica. La sera arrotonda facendo la barista. Un mese fa sul molo eco-sostenibile di Varazze, in Liguria, ha vinto la fascia di Miss Earth 2011, titolo che da undici edizioni premia la ragazza con la migliore idea green da realizzare.
IMPEGNARSI Parisi consiglia: «Impegnarsi sul riciclo: prima di buttare qualcosa, immaginare in che cosa potrebbe trasformarsi. Io ho tagliato, colorato e abbellito con un tocco di découpage un contenitore di detersivo in plastica altrimenti da rottamare. È diventato un innaffiatoio da sballo». Da un anno è consulente in energie rinnovabili: «Seguo nei primi passi le persone interessate al fotovoltaico. Molte non sanno che spesso basta avere un tetto, un garage, un giardino. E che ci sono incentivi». A ottobre, assieme ad altre 89 miss Earth, andrà in Thailandia per rappresentare l’Italia alla finale internazionale.
POSIDONIA Il “Posidonia Festival 2011 Arte e Natura”, in programma dal 27 al 30 luglio a Carlofonte, Isola di San Pietro, nella Sardegna sud occidentale. È una manifestazione internazionale che prende nome dalla posidonia oceanica, pianta marina degli ecosistemi del Mediterraneo che serve a proteggere le coste dall’erosione.
ECOLOGIA Quella sarda è la quarta edizione di questa kermesse, le prime tre si sono svolte a Formentera. Saranno giornate all’insegna dell’ecologia, di pratiche sostenibili, del risparmio energetico, e del divertimento. Ogni sera sono previsti concerti, spettacoli, performance, film e cortometraggi a tematica ambientale, laboratori di riciclaggio artistico, tavole rotonde ecc.
PEDALARE Tra gli eventi in calendario, il concerto “a impatto zero” dei brasiliani Colegas Velhos, in cui sarà il pubblico stesso a garantire l’illuminazione, grazie a un impianto a Led alimentato da biciclette collegate a generatori. In pratica, se il pubblico vorrà la luce, dovrà pedalare.