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 2011  giugno 28 Martedì calendario

Rocco Siffredi: «Finalmente i miei figli possono venirmi a vedere» - Direttamente dall’hardcore alla commedia per famiglie

Rocco Siffredi: «Finalmente i miei figli possono venirmi a vedere» - Direttamente dall’hardcore alla commedia per famiglie. È l’ultima acrobazia di Rocco Siffredi, divo del porno ingaggiato da Massimo Boldi per Matrimonio a Parigi , in questi giorni diviso tra due set, uno a San Pietroburgo, dove fa le cose di sempre, e l’altro a Parigi dove interpreta il ruolo dello stilista François Duroy, estroverso, bizzarro e perfino «trisessuale», dice lui stesso, nel senso che gli piace un po’ di tutto. Contento di questa esperienza? «Felice, soprattutto perché, dopo aver girato oltre 1400 film, posso portare i miei figli e mia moglie a vedermi sul grande schermo. È il regalo più grande». Com’è andato l’incontro con Boldi? «È stata una bellissima sorpresa, sulle prime non ci credevo, anzi, ho pensato mi prendesse in giro, gli ho risposto, “beh sì, ultimamente faccio ridere e allora mi chiami a fare un film con te». Poi ho capito che faceva sul serio, il personaggio che mi ha offerto è simpatico, uno che ama la vita, e questo mi piace perché nelle esperienze precedenti fuori dal porno, in Francia con Catherine Breillat, ho sempre avuto parti drammatiche, e invece io nella vita sono così, ironico, divertente». Trova strano il fatto che in Italia nessun regista o produttore, abbia mai pensato di chiamarla ? «All’estero ho diviso set con attori importanti, da noi ho incontrato registi autorevoli, anche Matteo Garrone, che mi avrebbero voluto nei loro film, ma poi i produttori si sono sempre opposti. Dicevano “se c’è Siffredi allora si pensa subito a un’altra cosa...”». Tutti molto perbenisti? «Più che altro pronti a criticare, in nome della morale, e poi attenti a fare tutto di nascosto, basta che non si sappia... Il fatto è che in Italia la Chiesa è molto presente, e lo dico io che sono stato chierichetto. Poi, però, ognuno deve essere libero di vivere la vita come vuole». Che cosa ha in programma ? «Sto girando uno dei miei film classici a San Pietroburgo, che è ormai diventata la capitale europea del genere. Non sono tempi facili, nel mondo dell’hard la crisi è iniziata con la pirateria. Quando Internet si è affermato, ho pensato che avrei guadagnato di più, e invece oggi ci sono 11mila siti che vendono il mio prodotto, combatterli è impossibile».