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 2011  maggio 25 Mercoledì calendario

I CAMPI DA GOLF DI CUBA

Il governo cubano ha approvato nelle scorse settimane i primi piani per la costruzione di quattro lussuosi campi da golf sull’isola: un investimento già in fase di progettazione dal costo di 1,5 miliardi di dollari. I soldi saranno spesi per la maggior parte da alcune ditte canadesi e britanniche che da anni trattano con l’ente statale cubano per il turismo. Uno degli impianti è progettato da uno degli studi di architettura più famosi del mondo, il Foster + Partners di Londra. Al governo locale andranno circa metà dei profitti.

Le cattive condizioni dell’economia cubana e la possibilità di attrarre capitale straniero hanno ammorbidito le posizioni del governo di Cuba su uno sport che, in origine, aveva caratteristiche giudicate poco rivoluzionarie: come riporta il New York Times, uno dei primi atti di governo di Fidel Castro fu proprio la chiusura della dozzina di impianti da golf dell’isola; alcuni sarebbero diventati basi militari. A fine anni Novanta aprì quello che fino ad ora era rimasto l’unico campo da golf di Cuba, 18 buche vicino alla spiaggia di Varadero, che negli anni scorsi aveva ospitato anche un torneo internazionale.

Dopo il congresso del partito comunista cubano dello scorso aprile, il governo ha deciso di puntare sul turismo. La costruzione di campi da golf, diretta soprattutto ai turisti più ricchi, aiuterà a “differenziare l’offerta” di Cuba e a distinguerla dai paesi vicini. Il ministro cubano del turismo, Manuel Marrero, ha detto in una conferenza in Europa che il governo intende procedere a costruire almeno altri dodici impianti nel prossimo futuro. I progetti sono diretti in primo luogo a canadesi, europei e asiatici: in conseguenza dell’embargo tra Cuba e Stati Uniti degli anni Sessanta, i cittadini statunitensi non possono spendere soldi sull’isola a meno che non abbiano una apposita licenza del Dipartimento del Tesoro. A fianco dei campi da golf verranno costruiti centri commerciali, hotel di lusso e centinaia di appartamenti, incentivando gli stranieri a comprare una seconda casa a Cuba.