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 2011  maggio 25 Mercoledì calendario

Perché la crisi di Fincantieri? - Operai in piazza, scontri e proteste per il piano industriale di Fincantieri che prevede 2

Perché la crisi di Fincantieri? - Operai in piazza, scontri e proteste per il piano industriale di Fincantieri che prevede 2.500 esuberi e la chiusura di due cantieri. Ma che cos’è Fincantieri? Fincantieri è uno dei maggiori gruppi esistenti al mondo nella progettazione e costruzione di navi mercantili, in particolare unità da crociera e traghetti, e militari, sia di superficie (fregate, corvette, pattugliatori, etc.) sia sommergibili. Quando nasce e da chi è controllata? Nasce dall’Iri nel 1937, come società finanziaria di Stato, e assume il controllo di tutti i grandi gruppi cantieristici dell’epoca (Cnr, Crda, Oto e Ansaldo). È ricostituita come holding finanziaria statale nel 1959, con il nome di Società Finanziaria Cantieri Navali–Fincantieri Spa. Nel 1984 si trasforma in società operativa, a seguito della fusione per incorporazione di otto società da essa controllate. Oggi è controllata da Fintecna, la finanziaria del ministero dell’Economia. Come è organizzata e quanti addetti ha? A Trieste c’è la direzione generale e gli uffici di Corporate che svolgono attività di supporto, indirizzo, coordinamento delle unità di business (Navi mercantili, Riparazioni navali, Navi militari, Sistemi e componenti, megayacht) e delle società controllate. Il gruppo gestisce otto cantieri, due centri di progettazione (a Trieste e Genova), un centro di ricerca (la società controllata Cetena, a Genova) e due unità produttive dedicate alla fabbricazione di sistemi e componenti meccaniche (a Riva Trigoso e Bari). Ci sono poi le società controllate, tra le quali le principali sono: Orizzonte Sistemi Navali, Isotta Fraschini Motori, Fincantieri Marine Systems North America, Fincantieri Marine Group e Cetena. Gli addetti Fincantieri sono circa 8.300, 32 mila con l’indotto. Dove sono i cantieri? Le navi mercantili sono realizzate a Monfalcone (Gorizia), Marghera (Venezia), Genova-Sestri Ponente, Ancona, Castellammare di Stabia (Napoli), Palermo. Quelle militari sugli scali di Riva Trigoso (Genova), Muggiano (La Spezia), Marinette Marine (Marinette, Wi, Usa), Bay Shipbuilding (Sturgeon Bay, Wi, Usa), Cleveland Shiprepair (Cleveland, Ohio, Usa) e Ace Marine (Green Bay, Wi, Usa). Le Riparazioni navali a Palermo e nei bacini di Trieste e della Spezia. Al Muggiano è stata anche concentrata la realizzazione di megayacht (il primo, «Serene», di 134 metri, è stato varato nel settembre scorso). Quali navi ha costruito? Tra le tante, il «Rex», che nel 1933 vinse il Nastro azzurro ed il «Destriero» che riconquistò il Nastro Azzurro nel 1992. Ma anche «Sscv 7000», la più grande piattaforma semisommergibile mai realizzata, e «Rossita», la prima nave portascorie nucleari d’Europa. Nel militare, l’incrociatore tuttoponte «Garibaldi» e la portaerei «Cavour» Tra le navi da crociera, la «Queen Victoria» e la «Queen Elizabeth» per Cunard Line, e di recente la «Carnival Magic» per Carnival Cruise Line (130 mila tonnellate di stazza, è la nave passeggeri più grande della storia dei cantieri italiani) e, per Costa Crociere, la nuova ammiraglia «Costa Deliziosa», che sarà la consegnata il prossimo 30 giugno e battezzata il 2 luglio a Trieste e che sarà la più grande nave battente bandiera italiana (114.500 tonnellate di stazza e 3.800 passeggeri) che navigherà nei mari del mondo. Quali sono gli ultimi dati finanzari? L’esercizio 2010, che vede ordini per 1,9 miliardi di euro (1,7 nel 2009, 2,5 nel 2008, 4,2 nel 2007). I ricavi a 2,8 miliardi (-12% sul 2008), e un risultato d’esercizio in «rosso» per 124 milioni (di 64 milioni la perdita 2009). La posizione finanziaria netta è positiva per 100 milioni. Quando è stato presentato il piano industriale? Dopo la fase di confronto con il governo, il piano è stato presentato lunedì ai sindacati. Ma c’erano già state indiscrezioni - una bozza di lavoro - nel settembre scorso. Prevede 2.551 esuberi e la chiusura dei cantieri di Castellamare di Stabia e Sestri Ponente, nonché il ridimensionamento di Riva Trigoso, con mantenimento della Meccanica e spostamento della costruzione di navi al Muggiano. Perché la Fincantieri è in crisi? È la cantieristica europea in crisi. Il settore è stato colpito dalla crisi globale, che ha fatto crollare gli ordini di nuove navi d’ogni tipo del 55% dal 2007 al 2010 (da 85,9 milioni di tonnellate di stazza a 38,9 milioni) e la forza lavoro a -30% (50 mila addetti) dal 2008 al 2010. A contribuire in negativo è stata anche la crescita della capacità produttiva dei cantieri cinesi, sudcoreani e giapponesi, accompagnata - per i player europei - da pratiche distorsive. È da aggiungere, poi, come nel caso dell’Italia, la totale assenza di politiche di sostegno al comparto, sia come infrastrutture sia a livello commerciale e finanziario.