Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  maggio 25 Mercoledì calendario

I COLORI DEL FUTURO

(Pubblichiamo la lettera dell’ad Sergio Marchionne ai dipendenti del gruppo Fiat)

Oggi è una giornata molto importante per la Fiat e per la Chrysler. Questa mattina, il nostro partner americano ha restituito al governo degli Stati Uniti e a quello del Canada tutti i prestiti che gli sono stati concessi meno di due anni fa, quando era uscito dalla bancarotta controllata. Quei prestiti non hanno solo dato a Chrysler una seconda possibilità, quella di dimostrare il proprio valore, ma hanno anche rappresentato un atto di fiducia verso la nostra alleanza, nel fatto che Fiat e Chrysler insieme potessero dar vita a qualcosa di migliore e di duraturo.
In questi ultimi mesi, l’azienda americana si è resa protagonista di una ripresa spettacolare, che le ha permesso di ribaltare in poco tempo il proprio destino: ha risanato i conti, tornando a rivedere, il trimestre scorso, un utile netto; ha rinnovato la linea di prodotti ed ha ripreso a crescere su tutti i mercati. Oggi, nel giorno in cui Chrysler ha tenuto fede alla promessa fatta, ripagando non solo le linee di credito ma anche la fiducia accordata, si chiude un capitolo importante della sua storia e se ne apre uno nuovo per la nostra alleanza. Il fatto che la Fiat abbia acquisito un pezzo importante per consolidare la maggioranza di Chrysler è semplicemente un passaggio finanziario e tecnico. Quello che conta adesso è che possiamo imprimere un’accelerazione fondamentale al disegno di creare un costruttore di auto mondiale, determinato a posizionarsi tra i leader del settore.
Il momento che stiamo vivendo non potrebbe essere più importante. Ci troviamo alla vigilia di una svolta unica. Ci sono tutte le condizioni per accelerare e consolidare, nei prossimi mesi, il grande progetto di integrazione industriale tra le nostre due aziende. Ma come sanno bene i pittori, tutti i quadri, anche i più grandi capolavori, all’inizio non erano che macchie di colore su una tavolozza. E dare vita a un’opera d’arte non è solo una questione tecnica, è molto di più: è una questione d’ispirazione, di passione e di visione. Anche l’alleanza tra Fiat e Chrysler, in fondo, si trova appena nella fase iniziale. La maggior parte del colore è ancora da stendere e abbiamo un lavoro enorme davanti a noi. Quando due società si integrano, condividono tutto. Competenze industriali e risorse, progetti e traguardi, sfide e ambizioni. Ma la cosa più importante che condividono sono lo spirito e i valori. Mi riferisco all’integrità, alla serietà, alla capacità di mantenere gli impegni, alla trasparenza e al rispetto. Al rigore, all’affidabilità e alla passione. Questi sono i principi su cui abbiamo rifondato la Fiat sette anni fa e che oggi, più che mai, è importante continuare ad alimentare. Questi sono gli stessi principi che anche Chrysler ha abbracciato. Ora sono parte integrante della filosofia aziendale di entrambe. Abbiamo la responsabilità e il privilegio di fare parte di un progetto di enorme valore, che richiederà il massimo dell’impegno, da parte di tutti, per diventare reale. Stiamo dando vita a un gruppo automobilistico più forte e più competitivo. Un gruppo che sarà in grado di assicurare a tutte le sue persone un futuro sicuro e stimolante, in un ambiente dove lo scambio di culture e competenze sarà fonte di crescita professionale e personale. Questo è il cammino che dovremo percorrere, insieme, animati da un’aspirazione comune e dalla stessa visione di cosa vogliamo che l’azienda diventi: non la più grande, semplicemente la migliore.