Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  maggio 24 Martedì calendario

SCHEDONE SU DRAGHI VERSO LA PRESIDENZA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA


LA NOMINA. Il giorno di Mario Draghi è il prossimo 24 giugno. In questa data si riunirà nel palazzo Justus Lipsius di Bruxelles il Consiglio europeo - l’organismo composto dai capi di Stato e di governo degli Stati membri dell’Unione europea il cui presidente è il belga Herman Van Rompuy - che lo nominerà prossimo presidente della Banca centrale europea. Il suo incarico inizierà alla scadenza di quello di Jean-Claude Trichet, quindi il prossimo 1° novembre.

LA NOMINA/2. Secondo i trattati europei il presidente della Bce viene nominato dal Consiglio europeo dopo il parere non vincolante del Parlamento europeo e del comitato direttivo della stessa Bce, il suo mandato dura 8 anni e non è rinnovabile. Draghi ha già incassato il 16 maggio l’indicazione da parte dell’Eurogruppo (che riunisce i ministri dell’Economia dei Paesi dell’euro) e il 17 maggio quello dell’Ecofin (che riunisce i ministri dell’Economia di tutti i 27 Stati dell’Unione) L’appuntamento con il Parlamento europeo, che gli farà una serie di domande scritte e lo ascolterà alla commissione Affari economici e Monetari, è fissato per il 14-15 giugno.

I PREDECESSORI. Dalla sua fondazione, nel 1998, la Bce ha avuto due presidenti. L’olandese Wim Duisenberg, dal 1° giugno 1998 al 31 ottobre 2003 (è morto nel 2005), il francese Jean-Claude Trichet, dal 1° novembre 2003 al 31 ottobre 2011.

LA SEDE. La Banca centrale europea è basata in Germania, a Francoforte sul Meno. La sede (in affitto) è nel grattacielo Eurotower, in Kaiserstraße. Per il 2014 è previsto però il completamento della nuova sede, in costruzione nel quartiere dell’Ostend, sulla struttura preesistente di quello che è stato il mercato cittadino.

LA BANCA CENTRALE EUROPEA. La Banca centrale europea ha come obiettivo principale il mantenimento della stabilità dei prezzi all’interno dell’Unione monetaria. In secondo luogo deve sostenere le politiche economiche che contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi economici dell’Unione: un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.

LE FUNZIONI DELLA BCE. In base al Trattato che istituisce la Comunità europea le funzioni fondamentali della Bce sono:
definire e attuare la politica monetaria per l’area dell’euro
svolgere le operazioni sui cambi
detenere e gestire le riserve ufficiali dei paesi dell’area dell’euro
promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento
La Bce ha anche il compito di:
autorizzare l’emissione di banconote
acquisire le informazioni statistiche che le occorrono
contribuire a regolare conduzione delle politiche perseguite dalle autorità competenti per la vigilanza sulle banche e sui mercati.
tenere relazioni operative con le istituzioni europee e internazionali

LA STRUTTURA.
Il principale organo decisionale della Bce è il consiglio direttivo, fatto dai 6 membri del comitato esecutivo e dai governatori delle banche centrali nazionali dei 17 paesi dell’area dell’euro.Si riunisce due volte al mese: la prima volta per valutare l’andamento dell’economia europea, la seconda per prendere le decisioni. Le decisioni che prende riguardano gli indirizzi per lo svolgimento dei compiti della Bce. Formula la politica monetaria per l’area dell’euro, comprese le strategie monetarie, quelle sui tassi di riferimento e quelle sulle riserve e dà gli indirizzi per adottare queste strategie. I verbali delle riunioni non vengono pubblicati; le decisioni di politica monetaria sono invece spiegate approfonditamente nel corso della conferenza stampa che si tiene dopo la prima riunione del mese. La conferenza è presieduta dal Presidente, assistito dal Vicepresidente.
Le riunioni del consiglio direttivo sono preparate dal comitato esecutivo, composto dal presidente, dal vicepresidente e da altri quattro membri. Tutti i membri del comitato esecutivo vengono nominati dal Consiglio europeo, a maggioranza qualificata. Dopo le riunioni del consiglio direttivo, i membri del comitato esecutivo mettono in pratica le decisioni prese attuando la politica monetaria dell’area dell’euro e impartendo le necessarie istruzioni alle Banche centrali nazionali dell’area dell’euro.
Esiste anche un consiglio generale, fatto dal presidente, il vicepresidente e dai governatori delle banche centrali nazionali di tutti i 27 paesi Ue. Gli altri membri del Comitato esecutivo della Bce, il Presidente del Consiglio UE e un membro della Commissione europea possono partecipare alle riunioni del Consiglio generale, ma senza diritto di voto. Questo è un organo secondario (raccoglie informazioni statistiche, redige il Rapporto annuale della Bce, fa i preparativi necessari per fissare irrevocabilmente i tassi di cambio delle monete degli Stati membri con deroga nei confronti dell’euro) destinato ad essere sciolto una volta che tutti gli Stati dell’UE avranno introdotto la moneta unica.

IL PRESIDENTE. Il presidente della Bce ha alcune prerogative:
Convoca la riunioni dei consigli generale e direttivo e quelle del comitato esecutivo. Ma se tre membri di un consiglio gli chiedono di convocare la riunione, è obbligato a convocarlo.
Il suo voto "pesa" più di quello dei colleghi: le decisioni, all’interno dei comitati della Bce, si prendono a maggioranza semplice, ma in caso di parità prevale sempre il voto del presidente.
Il consiglio direttivo normalmente può votare se sono presenti almeno due terzi dei membri con diritto di voto. Ma se il quorum non è raggiunto il presidente può convocare una riunione straordinaria per prendere decisioni comunque.
Al presidente spetta il compito di rappresentare la Banca centrale europea all’esterno (art. 13 dello Statuto della Bce)
La firma del presidente è l’unica attraverso la quale la Bce è giuridicamente vincolata nei confronti di terzi. L’unica alternativa è la firma di di due membri del personale della BCE che siano stati debitamente autorizzati dal presidente a firmare per conto della Bce (art. 38).

L’ATTUALE COMITATO DIRETTIVO. Ogni membro del comitato direttivo ha avuto un diverso giorno di nomina e quindi ha un diverso giorno di scadenza di mandato (per il vicedirettore sono 8 anni, per gli altri 4 anni). Il vicepresidente è il portoghese Vítor Constâncio, in carica fino al 31 maggio 2018. Poi ci sono i quattro membri: Gertrude Tumpel-Gugerell (austriaca, in scadenza il 31 maggio 2011), lo spagnolo José Manuel González-Páramo (scad. 31.5.2012), l’italiano Lorenzo Bini-Smaghi (scad. 31.5.2013) e il tedesco Jürgen Stark (scad. 31.5.2014)

IL CASO BINI-SMAGHI. Nel comitato direttivo della Bce c’è già un italiano, Lorenzo Bini Smaghi. La consuetudine vuole che nel Comitato esecutivo della banca centrale non ci siano due o più membri della stessa nazionalità. Il mandato di Bini Smaghi scade nel 2013 e lui sembra non essere intenzionato a lasciare in anticipo. Il ministro delle finanze francese, Christine Lagarde, lo ha però invitato a "lasciare elegantemente il posto".