G. O., Corriere della Sera 30/4/2011, 30 aprile 2011
L’ultima notte di Marilyn con un boss della mafia - La notte prima di morire Marilyn Monroe era con il boss della mafia Sam Giancana, suo amico e amante
L’ultima notte di Marilyn con un boss della mafia - La notte prima di morire Marilyn Monroe era con il boss della mafia Sam Giancana, suo amico e amante. Il padrino avrebbe cercato di convincere l’attrice a non rivelare la love story con il presidente Kennedy ma la star, forse, si sarebbe rifiutata. Il giorno dopo Marilyn si toglierà la vita o, come sospettano tanti, venne «suicidata» . A raccontare la nuova versione sulla fine della Monroe è la voce registrata di un testimone che non c’è più: George Masters, il parrucchiere dell’attrice che aveva inciso un nastro con la sua verità prima del 1998, anno della sua morte. Ora un nipote dell’uomo ha raccontato i dettagli contenuti nella registrazione. La voce di Masters fissa quello che sarebbe avvenuto il 4 agosto 1962. Marilyn è vicino al lago Tahoe nel Cal-Nevada Lodge e riceve la visita di Giancana. I due si conoscono, si frequentano ma nessuno sapeva che si fossero visti quella notte. Sempre secondo il parrucchiere la visita del boss ha un obiettivo preciso: deve dissuadere la star a mantenere il silenzio sulla storia avuta con John F. Kennedy. Non è chiaro come finisca l’incontro. L’ipotesi è che Marilyn voglia rivelare tutto. L’indomani, l’attrice rientra a Los Angeles e nella notte è trovata senza vita. Per il medico legale si tratta di suicidio. Masters, secondo il nipote, non ha mai creduto a questa teoria: nel nastro afferma che la morte della Monroe è legata alla sua relazione con Kennedy e aggiunge che il corpo sarebbe stato spostato dopo il decesso. Un intrigo che proseguirà dopo l’assassinio di John Kennedy. Anche in questo mistero si è ipotizzato un ruolo di Giancana come mandante dell’omicidio o complice del complotto. Il gangster sarà eliminato nel 1975 alla vigilia di un’importante deposizione proprio sul caso Kennedy.