Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

«Sei bellissima. Ti amo». E´ facile leggere le labbra del principe. La sposa è uno spettacolo con il suo abito senza tempo ispirato a quello di Grace Kelly. Ma lei appare distaccata, anche se sorride raggiante, e sorride sempre. Ripete la formula di rito sussurrando, la sua voce è un soffio. Tutto perfetto per Kate nel giorno più bello, tranne forse l´imprevisto di essere oscurata dalla propria sorella, suo clone in chiave sexy. Grande successo personale per Pippa Middleton, testimone di Catherine e damigella d´onore, la più cliccata e la più ammirata, oggetto di speculazioni di ogni tipo e di qualche pettegolezzo. Incede lungo la navata inguainata in un abito a sirena un po´ troppo attillato, lungo e per giunta bianco, stessa designer, a rubare la scena alla sposa.
Non facile per Kate convolare a nozze davanti a due miliardi di persone (anche Obama alla Casa Bianca). Se lo scopo era contenere l´emozione e nascondere le lacrime, Catherine Elizabeth Middleton ha fatto centro. Lui impacciato, con la giacca rossa dell´uniforme di gala che gli fa difetto, lei impeccabile, little Miss Perfect, come la chiamano a corte.
Un sì da fiaba. Kate entra nella storia come protagonista assoluta di una cerimonia che la stessa regina Elisabetta definirà "strabiliante". Guai a farsi trascinare dai sentimenti. Anche l´attesissimo bacio che scambia con il neo-marito sul balcone di Buckingham Palace è tiepido, formale, rapidissimo: 1,8 secondi. Poi c´è un bis: ma è ancora più veloce, e quasi fraterno. Non è regale scambiarsi effusioni in pubblico, anche se un milione di persone ti applaudono.
La sposa d´Inghilterra ha scelto un velo minimal che fino all´ingresso nell´abbazia le copre anche il viso, secondo l´uso delle principesse cattoliche. Lo trattiene una tiara prestata dalla regina che la ebbe in dono dai genitori per i suoi 18 anni, e che suo padre Giorgio VI, il re balbuziente, aveva regalato alla moglie. E´ di Cartier, a disegno floreale, scintillante di diamanti: Kate la sdrammatizza portandola più come un cerchietto che come una corona. L´abito è romantico senza essere lezioso, con un corsetto a cuore in stile vittoriano, le braccia e le spalle coperte da merletto irlandese e pizzo Chantilly, la sottana che si apre come un fiore e uno strascico moderato: neppure tre metri contro i quasi otto di Lady Diana. Un abito assennato nonostante lo firmi Sarah Burton, creativa ed erede di Alexander McQueen, lo stilista visionario che si è suicidato poco più di un anno fa.
Ma durante la solenne funzione tutti gli occhi maschili indugiano su un altro abito: quello sinuoso e come dipinto addosso (sotto il vestito niente?) di Philippa Charlotte detta Pippa. La rete impazzisce: i commenti non sempre casti su di lei si accavallano. Qualcuno azzarda addirittura che la bella Philippa abbia, abbia avuto, possa avere una love story con Harry, fratello minore e testimone dello sposo, con il quale è apparsa estremamente a suo agio. Su Twitter ha fatto sensazione un post di Michael Vaughan, ex capitano della nazionale inglese di cricket: «Preghiamo tutti per Harry, che abbia fortuna con Pippa stanotte. Forza Harry».

LAURA LAURENZI