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 2011  aprile 20 Mercoledì calendario

TESORO, TI TROVO

Con la primavera le temperature si alzano e la spiaggia di Coney Island a New York si popola di cercatori d’oro. Sono perlopiù pensionati, casalinghe e disoccupati russi. Armati di pale e di metal detector di terza e quarta mano, acquistati online a 300 dollari o affittati per la giornata a 40, perlustrano la spiaggia con cura certosina pregustando il colpo grosso.
Per incontrarli bisogna arrivare sulla battigia all’alba, lasciandosi guidare dai bip sordi dei loro macchinari, che riecheggiano tra sale giochi deserte, luna park sgarrupati e bar démodé ancora chiusi.
«Si trovano tante monete ossidate dalla salsedine e tappi di bottiglie; se sei fortunato orecchini decenti da 400 dollari; se sei ancora più fortunato anelli di fidanzamento da 5mila dollari che rivendi su eBay», racconta senza smettere di aguzzare la vista il corpulento Boris Sagalovich, 69 anni, ex ciabattino di San Pietroburgo trapiantato a New York. «Ma io non sono qui per spiccioli e robette, punto a un Rolex d’oro, e prima o poi arriverà», conclude.
La maggior parte dei cercatori d’oro di Coney Island si accontenta di molto meno. Esulta se a fine giornata riesce a intascare 15 dollari in monete da 5, 10 e 25 centesimi, un contributo spese per pagarsi vizi come cicchetti e sigarette che le mogli non hanno alcuna intenzione di finanziare. Per gente ambiziosa come Sagalovich, invece, in attesa di Rolex d’oro e anelli tempestati di diamanti, ci sono alcune parziali soddisfazioni: si va da un titolo strillato sulla rivista Western & Eastem Treasures, la Bibbia dei cercatori di tesori, a un aneddoto gustoso da sfoderarè magari durante una bevuta di vodka. «Una volta ho trovato una bottiglia di Budweiser intatta, datata 1977, primo anno del secondo governo Breznev», ricorda battendo la mano sul tavolo Alexander Rozenzaft, un vicino di casa di Sagalovich a caccia di tesori da più di un lustro. «L’ho stappata ed era buonissima».