S. Car., Il Sole 24 Ore 19/4/2011, 19 aprile 2011
LA «PACE MENTALE» PER I CLIENTI TOYOTA
Al Toyota Municipal Museum of Art di Aichi dal 9 aprile avrebbe dovuto essere aperta la mostra su Giorgio Morandi: è saltata per i timori del Museo di Bologna nel prestare le opere e perché una compagnia assicurativa si è tirata indietro. Per il costruttore nipponico, il problema non sono solo le carenze di componentistica post-terremoto, che costringeranno a dimezzare la produzione domestica almeno fino al 3 giugno: il problema è la "peace of mind" di clienti e interlocutori. Perciò la società ha iniziato a misurare i livelli radioattivi dei suoi veicoli destinati all’export, compresi i componenti, nel quadro di una iniziativa comune ai soci della Japan Automobile Manufacturers Association. La Jama ha sottolineato di avere assoluta fiducia nella sicurezza dei veicoli costruiti in Giappone (9,6 milioni nel 2010, di cui circa la metà esportati), ma ha riconosciuto che i clienti nel mondo vadano rassicurati in proposito. E la Toyota ha aggiunto che continuerà a «collaborare con la Jama per fornire "peace of mind" alla clientela».