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 2011  aprile 19 Martedì calendario

IL FATTO DI IERI 19 APRILE 1896

Duecentocinquantanove chilometri tra pietre, fango, polvere, nell’enfer du nord”. Più che una corsa ciclistica, una cavalcata micidiale sul pavé assassino, intatto, fin dai tempi di Napoleone III, quando le carrozze arrancavano sui cubetti di porfido nelle “terriles” minerarie del nord-est francese, le montagnole nate dalle scorie di carbone. Senza scampo,la Parigi-Roubaix, quasi un rito della sofferenza, a battesimo il 19 aprile 1896, con l’imprimatur del magazine “Le Vélo”, storico sponsor della classica più pazza del mondo. Debutto nel giorno di Pasqua, subito stigmatizzato dalla Chiesa, e palma al tedesco Josef Fischer, esausto alla meta dopo 9 ore e 17 minuti. Gara per corridori fachiri, tra lo sterrato spettrale della foresta di Arenberg, il Carrefour de l’Arbre e la pianura infinita, sconnessa, giù fino al Velodrome di Roubaix, traguardo leggendario per fuoriclasse duri e puri come Hinault, Coppi, Moser, Van Loy e Mercks. Fascino puro per la la diabolica pedalata, della quale proprio “il cannibale” dirà…”non date retta alle balle sulla preparazione, eccetera…alcuni non la fanno perché hanno paura…perché quando tornano in albergo non vogliono avere le mani che tremano come quelle dei vecchi…”.