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 2011  aprile 18 Lunedì calendario

fare Cosenza, 20 apr. (Adnkronos) - Tragedia nella notte sulla costa Tirrenica cosentina. Un 25enne di Cetraro, Giuseppe Gerardi, ha investito la sorella con l’auto uccidendola

fare Cosenza, 20 apr. (Adnkronos) - Tragedia nella notte sulla costa Tirrenica cosentina. Un 25enne di Cetraro, Giuseppe Gerardi, ha investito la sorella con l’auto uccidendola. Il giovane era uscito in piena notte in preda a una crisi isterica. La sorella Alda lo aveva seguito per cercare di calmarlo. I due sono arrivati nel centro storico di Acquappesa. L’uomo continuava gli schiamazzi, che hanno attirato l’attenzione dei residenti. E’ rientrato in macchina e ha investito la sorella una prima volta in retromarcia. E successivamente ancora due volte con altre manovre. Poi si e’ dileguato. *** Litiga con la sorella e la uccide investendola Anna, 50 anni, abitava a Briatico. Aveva raggiunto il fratello chiamata da alcune persone da lui prese di mira Antonello Troya Acquappesa Aveva dato segni di squilibrio mentale, Giuseppe Gerardi. Già da tempo. Essere finito poi nella rete della droga lo aveva reso del tutto instabile. La famiglia aveva fatto tutto il possibile per riuscire a tenere a bada quel figlio così indisciplinato che aveva creato un sacco di problemi. Prima o poi, sapevano, sarebbe finita male. L’ultima follia, la più atroce, si è trasformata in una tragedia. Gerardi, 36 anni compiuti lo scorso marzo, ha ucciso la sorella, Anna di 50 anni, investendola con una autovettura, di proprietà della vittima. Il grave fatto di cronaca è stato ricostruito in base alle testimonianze raccolte dagli investigatori. Giuseppe, che viveva assieme alla famiglia a Cetraro, era solito uscire anche in tarda notte per raggiungere alcune abitazioni del comprensorio. Non poche volte i carabinieri erano stati avvisati dei problemi causati dal giovane il quale riusciva ad incutere paura ad interi quartieri della zona. La notte scorsa identico copione. Esc di casa intorno all’una di notte. Arriva nella zona denominata "Fiumicello", a cavallo tra Acquappesa e Cetraro. Vicino al cavalcavia della Statale 18, ci sono delle abitazioni popolari, e altre abitate soprattutto nel periodo estivo. Lì comincia a dare fastidio ad alcuni residenti. Il fracasso va avanti per un po’ sino a quando qualcuno non avvisa la famiglia Gerardi dei problemi che sta causando il figlio più piccolo, Giuseppe. A prendere la situazione in mano la figlia grande, Anna, cinquantenne. Non era sposata: era da poco ritornata da Briatico, dove insegnava in una scuola. Era felice di essere tornata a casa per le vacanze di Pasqua. Così affezionata alla famiglia, un rapporto molto stretto con i genitori. Anna decide di prendere la macchina, una Toyota Yaris, e di raggiungere il fratello. Le ciabatte, una trapuntina per coprirsi dal freddo e via verso Acquappesa. Ci mette un po’ ad arrivare. È spaventata e ha paura. Paura che il fratello possa compiere qualche gesto inconsulto. Imbocca il bivio di Acquappesa e lì vicino trova il fratello in preda al delirio Cerca di calmarlo, ma ogni tentativo risulta vano. Inizia una forte e accesa discussione. Volano parole grosse, urla a non finire e qualche spintone. La sorella non riesce a calmarlo. Cerca di parlare con lui ma ogni tentativo sembra vano. Poi la disgrazia. La sorella era arrivata in località "Fiumicello" con la sua autovettura, lasciandola all’entrata del palazzo. Il trentacinquenne dopo aver strattonato la sorella cerca di impossessarsi dell’auto, riuscendoci. Anna Gerardi, cerca di arrivare alla portiera nel suo ultimo tentativo di fermare il fratello. Ma il destino vuole che nel momento in cui lei si trovata dietro la Toyota, il fratello inserisca la marcia colpendola in pieno scaraventandola contro un furgone che si trova parcheggiato poco distante. La donna cade per terra, forse anche priva di sensi. Il fratello nel suo intento di scappare con la macchina travolge il corpo della sorella per ben due volte, uccidendola. Giuseppe Gerardi poi trova una via di fuga e fa perdere le sue tracce. Vengono allertati i carabinieri della compagnia di Paola e i colleghi delle Stazioni di Guardia Piemontese e Cetraro, nonchè il nucleo radiomobile, coordinati dal capitano Luca Acquotti. Arriva anche il 118 del vicino ospedale di Cetraro. Ma la donna è già morta. Scattano le ricerche dell’uomo. Per terra e per mare. I carabinieri conoscono bene il Gerardi. Sanno bene dove può essersi nascosto. Intorno alle otto del mattino la svolta. Viene dapprima trovata la macchina nella marina di Cetraro e lui nascosto tra gli scogli sul tratto di mare poco distante. I carabinieri lo ammanettano e lo portano presso l’ospedale di Paola per le cure mediche. Si era ferito nel suo intento di nascondersi tra gli scogli e di sfuggire così alla cattura. Il procuratore della repubblica di Paola, Bruno Giordano, gli contesta il reato di omicidio volontario.