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 2011  febbraio 12 Sabato calendario

POSTE PUÒ COMPRARE BANCHE

Poste Italiane spa potrà acquistare partecipazioni, anche di controllo, nel capitale delle banche. Si è chiuso con l’ennesimo colpo a effetto il lungo e tortuoso camminino del "milleproroghe" in commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Il provvedimento approderà lunedì in aula al Senato con un testo che è già destinato a essere trasfuso con aggiustamenti e ritocchi nel maxiemendamento del governo (sono stati depositati 1.000 emendamenti per l’aula). Su quest’ultimo è atteso per martedì il voto di fiducia per consentire alla Camera di chiudere senza nuovi interventi entro il 27 febbraio prossimo.

Alla fine sono stati oltre 100 gli emendamenti approvati dalle due commissioni: tra quelli di ieri spiccano "la tassa sulle calamità", il rinvio di 6 mesi per il pagamento delle quote latte con una copertura che taglierà le risorse di tutti i ministeri, la tassa da un euro sui cinema e la norma sulle graduatorie dei precari della scuola (si vedano altri articoli in pagina). Ma ci sono novità anche sulla riscossione dei debiti fiscali, l’Abruzzo e le aree colpite da calamità naturali, la Consob, i bilanci delle assicurazioni (si veda il servizio a pagina 31) e l’aumento del tetto al 40% dei ricavi per far scattare il divieto di concentrazione Tv-quotidiani. Una norma che il Pd «potrebbe spianare la strada a Rai, Mediaset e Sky per l’acquisto di un quotidiano»

Le poste, dunque, scorporano «Bancoposta» ed entrano in banca. L’emendamento presentato da Giuseppe Esposito (Pdl) prevede che «entro il 30 giugno 2011 Poste Italiane spa costituisce con delibera dell’assemblea, su proposta del consiglio di amministrazione, un patrimonio destinato esclusivamente all’esercizio dell’attività di bancoposta».

Ciambella di salvataggio per i debitori del fisco che saltano due rate. Con un emendamento di Cosimo Latronico (Pdl) chi ha ottenuto la dilazione dei pagamenti da Equitalia entro la data di conversione del milleproroghe (27 febbraio prossimo) e non paga la prima rata o, successivamente, salta due pagamenti, può comunque ottenere la proroga di un ulteriore periodo di dilazione e fino a 72 mesi nel caso in cui «comprovi un temporaneo peggioramento» delle difficoltà economiche con cui ha ottenuto la prima rateazione

Mentre arrivano nuove risorse (2011 e 2012) per far fronte alle alluvioni dell’autunno scorso in Liguria (90 milioni in due anni), in Veneto (60 milioni ), in Campania (40 milioni) e a Messina (10 milioni), fa capolino "la tassa sul terremoto". Le regioni colpite da calamità naturali, potranno gestire l’emergenza aumentando tributi, addizionali, aliquote o maggiorando le aliquote attribuite alla regione, nonché elevando l’imposta regionale sulla benzina fino a 5 centesimi al litro. La stessa possibilità di ricorrere alla leva fiscale è riconosciuta ai comuni, agendo però sull’accisa dell’energia elettrica, nei casi di difficoltà nella gestione dei rifiuti.

Via libera alla riorganizzazione della Consob entro il 31 luglio ma senza il riferimento espresso alla «progressiva concentrazione delle attività della Consob presso la sede di Milano». Grida al condono il Pd con il via libera all’emendamento (Carlo Sarro Pdl), che sospende i termini per l’esecuzione delle demolizioni delle case abusive in Campania. Salta invece il condono delle parafarmacie, ma tra le coperture delle risorse stanziate per il fondo dello spettacolo, spunta un dispettuccio alle aziende farmaceutiche. Con la modifica approvata diventa retroattivo (da maggio e non da luglio) l’effetto della ripartizione tra farmacie e case produttrici del taglio dei cosiddetti margini (3,65% ripartiti equamente in fase di conversione del Dl 78).

Novità anche per il patto di stabilità interno. Per i comuni diventa progressivo l’abbattimento dei limiti al debito. La legge di stabilità aveva impedito l’accensione dei nuovi mutui ai comuni in cui le spese per interessi fossero superiori all’8% delle entrate da tributi, tariffe e trasferimenti (il vecchio limite era al 15%). L’emendamento approvato ieri disegna un atterraggio morbido al 12% nel 2011, 10% nel 2012 e 8% dal 2013. Inoltre, la stessa modifica al dl prevede che i piani di stabilizzazione finanziaria e di rientro delle regioni in extra-deficit vadano completati entro il 30 giugno. Passa infine anche l’"emendamento Alemanno": tutte le città con più di un milione di abitanti potranno avere 15 assessori anziché 12.