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 2011  febbraio 12 Sabato calendario

Nokia-Microsoft alla guerra dei telefonini - «Nokia + Microsoft, here we go!», come dire «si comincia!»

Nokia-Microsoft alla guerra dei telefonini - «Nokia + Microsoft, here we go!», come dire «si comincia!». L’entusiasmo gridato via web dal gigante dei cellulari per la «partnership strategica» messa a punto con la creatura di Bill Gates per farsi largo nel sempre più ricco (e difficile) mercato degli smartphone si contrappone allo scetticismo delle sale operative. Dove pure «si comincia», ma a vendere. La santa alleanza stretta tra i due giganti per sfidare Apple e Google non sostiene il titolo finlandese che, partito male, chiude la seduta a -14%. Va meglio per Microsoft, che pure cede lo 0,9%. Una dura punizione, quella inferta al titolo finlandese, indicativa però di quanto sia decisa la svolta strategica attuata dal primo produttore al mondo di telefoni cellulari. «Il gioco è cambiato - sintetizza Stephen Elop, il primo amministratore delegato non finlandese di Nokia -. Da una battaglia tra dispositivi siamo passati a una guerra tra ecosistemi». Ed è proprio questo che Nokia vuol fare con Microsoft: «Uniremo le nostre forze - ha detto Elop - per creare un ecosistema con una penetrazione e una gamma senza pari». Symbian, il sistema operativo creato da Nokia e che troppo ha subito la concorrenza delle altre piattaforme, se non in pensione, perlomeno passa in secondo piano. «Insieme vogliamo mettere a punto grandi prodotti per la comunicazione mobile - dice ora Elop - che includono hardware, software, servizi, applicazioni e supporto ai clienti». Per prima cosa Nokia adotterà il Windows Phone come piattaforma software per i propri cellulari evoluti. Insieme collaboreranno sul fronte del design, Nokia porterà in dote, ad esempio, le sue mappe, la sua tecnologia per le immagini, Microsoft il suo motore di ricerca Bing e la sua forza nel software. E così via. «Stiamo già lavorando insieme per produrre il primo Nokia Windows Phone», ha detto Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft. Elop, che ha un passato da manager proprio in Microsoft - tanto che dal suo arrivo in Nokia, nel settembre scorso, si sono rincorse le voci sulla possibile alleanza con la sua vecchia società -, con questo accordo non nasconde di voler «accelerare il passo negli Stati Uniti». Il problema, però, è che i nuovi partner puntano a lanciare i prodotti di sviluppo comune non prima del 2012. Inoltre il gruppo cambia la propria struttura con l’introduzione di due distinte unità di business: una dedicata proprio agli smartphone, un’altra ai telefonini. Ma tutti questi cambiamenti portano il gruppo a dover annunciare che «a causa dell’avvio della trasformazione strategica» le prospettive per l’intero anno sono soggette a «significative incertezze». Proprio per questo gli uomini di Nokia - nonostante si attendano una crescita dei ricavi dall’industria dei dispositivi mobili - ritengono che «non sia appropriato fornire obiettivi annuali per il 2011», ma solo previsioni di brevissimo termine, trimestrali. Per Nokia, insomma, «il 2011 e il 2012» saranno «anni di transizione». Parole che agli investitori suonano male. E che si aggiungono alle perplessità che molti analisti hanno riservato alla svolta finlandese e ai suoi tempi lunghi e incerti. Nel frattempo Nokia deve fronteggiare anche le ire del governo di Helsinki. Che non ha gradito l’annuncio, l’ennesimo di ieri, di una «significativa riduzione di personale a livello mondiale, Finlandia inclusa». Paese che, assicura il top manager, «resta la nostra casa». Ha escluso, Elop, che l’accordo sia un primo passo per giungere a una fusione con Microsoft. Per coronare l’alleanza cita Churchill: «Il pessimista vede difficoltà in ogni opportunità. L’ottimista vede opportunità in ogni difficoltà. Io sono ottimista».