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 2011  gennaio 22 Sabato calendario

IL PAESE NEL LABIRINTO DEL VOTO ANTICIPATO

Bruno Vespa Mettiamola così. Per affondare Berlusconi i magistrati hanno percorso innanzitutto la strada della corruzione. Il bombardamento ha causato una vittima, Cesare Previti. Berlusconi illeso. Secondo attacco, la mafia. Una vittima, Marcello Dell’Utri. Berlusconi ancora illeso. Qual è il vero punto debole di Berlusconi? - si son chiesti allora i suoi avversari. Le donne. Ecco dunque una prima incursione su Noemi Letizia e una seconda su Patrizia D’Addario. Sparatorie da film western, Berlusconi - primo avversario di se stesso in fatto di donne - è uscito con la giacca impolverata. Attacco finale: prostituzione minorile, la bomba atomica. Mobilitazione del Servizio Centrale Operativo, la crema della polizia di Stato, centomila intercettazioni.
Decine di milioni di euro d’investimento, come si fa con i capi dei capi della mafia. Un’indagine durata un anno senza che nessuno nella polizia e nei servizi di sicurezza soffiasse una parolina nell’orecchio del presidente del Consiglio. Chapeau. L’atomica è stata sganciata, le radiazioni giudiziarie e politiche vanno espandendosi, non è ancora chiaro quali segni lasceranno sulla pelle del Cavaliere. In attesa che si chiarisca se il tribunale di Milano è competente a giudicare Berlusconi, occupiamoci delle radiazioni politiche. La Lega ha chiarito che se non passa il federalismo invocherà il voto. Bossi ha concesso a maggioranza e opposizione una settimana di tempo per trovare un accordo, poi si andrà al voto. È troppo presto per capire come andranno le cose, quindi passiamo oltre. Si dice che la Lega sia interessata ad andare al voto per sostituire Berlusconi alla guida del governo con Tremonti in maniera pulita. (Il centrodestra vince alla Camera,ma non al Senato. Il Terzo polo accetta di entrare in maggioranza a patto che il Cavaliere ceda il passo. Tremonti candidato naturale di una coalizione allargata). C’è tuttavia chi sostiene una interessante tesi alternativa. A torto o a ragione, Tremonti viene politicamente messo in carico alla Lega. La Lega ha bisogno di perpetuare il dualismo Padania /Roma Padrona. Con Tremonti questo dualismo verrebbe meno. Conviene alla Lega espugnare il Campidoglio? Non rischiarerebbe di fare la fine di Brenno e dei Galli ricacciati nelle valli transalpine con un bottino rivelatosi storicamente inutile? A parte Di Pietro, coerente da mesi nel chiedere le elezioni, chi sta davvero premendo per il voto da quando è scoppiata l’atomica Ruby è il Terzo Polo guidato da Casini. Il bel Pier gioca qui la partita decisiva per cacciare il Cavaliere. O ci riesce subito o di qui a qualche mese, se il governo tiene, si ritroverà addosso le pressioni del mondo cattolico per entrare nel centrodestra. (A proposito: sia il cardinal Bertone che il papa hanno fatto doverosamente il loro mestiere. Lo farà lunedì anche Bagnasco. Ma non sono queste le radiazioni pericolose per il Cavaliere). Il problema di Casini è la collocazione alle elezioni del Senato. Alcuni tecnici sostengono che per azzoppare davvero Berlusconi, il Terzo Polo dovrebbe concordare con la sinistra una desistenza. Fini e Casini sulle antiche orme di Bertinotti? Stavolta sarebbe il centrodestra a fare un contrattacco nucleare. Infine il Partito democratico. Invoca il voto, ma lo teme. La residua pattuglia cattolica di Beppe Fioroni verrebbe disintegrata, visto che le liste sarebbero curate da Bersani e D’Alema. E Ruby non ha finora consentito al Pd di recuperare nei sondaggi quanto ha perso per l’affare Fiom. Una prima verifica nella maggioranza ci sarà nei prossimi giorni con il voto su Sandro Bondi. Gli uomini di Berlusconi sperano di ripetere il successo della votazione sulla relazione di Alfano sulla giustizia. Sanno che al momento opportuno qualcuno degli avversari mancherà. È un giuoco di bastoncini cinesi. Sta all’abilità del Cavaliere tirarne uno alla volta fuori dal mucchio senza far crollare l’impianto.