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 2011  gennaio 24 Lunedì calendario

ALITALIA SCEGLIE IL BRASILE E FA INFURIARE PUTIN

Volano basse le relazioni economiche fra Italia e Russia. Laddove non sono riuscite le pressioni Usa e hanno fallito i maldipancia tedeschi e le freddezze francesi hanno fatto breccia le incertezze di Alitalia. A Mosca non hanno preso bene le ultime decisioni di Colaninno e Sabelli. La compagnia tricolore, infatti, ha ordinato venti jet brasiliani Embraer preferendoli ai nuovi Sukhoi 100 fabbricati da Superjet International (51% Finmeccanica 49% Sukhoi Holding). Una scelta che nemmeno il Cremlino ha gradito. Al punto, racconta la leggenda, da far saltare lo scambio di auguri di Natale fra Putin e Berlusconi. Il presidente russo, a quanto pare, contava molto sulla commessa italiana. Un po’ per non lasciare solamente sulle spalle di Aeroflot il peso del successo commerciale dell’operazione (ne ha già ordinati 150) e un po’ per celebrare anche in occidente i successi della tecnologia russa. Anche se, poi, motori e avionica sono francesi e la componentistica italiana. Inoltre Finmeccanica (attraverso Alenia Aeronautica) è proprietaria del 25% di Sukhoi Civil Aircraft che, nelle sue fabbriche siberiane, realizza l’aereo.
All’ultimo vertice intergovernati-
vo di Soci, all’inizio di dicembre, la commercializzazione dell’aereo era stato uno dei punti della trattativa fra Putin e Berlusconi. Un prototipo del velivolo era stato portato sul campo di volo per essere presentato ai due capi di Stato. Sembrava tutto fatto. Tanto più che Alitalia aveva aperto la gara per dotarsi di aerei destinati ai voli di corto e cortissimo raggio. Esattamente due settimane dopo la doccia fredda. L’annuncio che la ex compagnia di bandiera aveva scelto il jet brasiliano anziché quello italo-russo. L’irritazione che serpeggiava a Mosca si è sposata con quella degli uomini di Finmeccanica.
Uno sconto del 25%
I tecnici di Alenia sono convinti di avere tra le mani un prodotto d’avanguardia. Molto più moderno e, soprattutto assai più economico dei concorrenti di Embraer e Bombardier. Rispetto all’aereo brasiliano c’è un risparmio del 25% sull’offerta commerciale. Hanno protestato in molti. Soprattutto fra i sindacati dello stabilimento dell’Aeronavale di Venezia che, quando l’aereo sarà
in linea, si occuperà degli allestimenti e della manutenzione (oltre all’addestramento dei piloti). Dice Gabriele Bazzarro, segretario della Faim-Cisal: «Alitalia è stata salvata a spese dello Stato. Sarebbe opportuno che i suoi dirigenti tenessero maggiormente in considerazione le esigenze della collettività» I sindacati calcolano che la perdita di fatturato per lo stabilimento veneziano, in funzione della scelta di Alitalia, sarà di 1,5 miliardi. In termini di occupazione almeno 120 persone in meno. Di occasione persa per l’industria italiana parla il presidente dell’Enac Vito Riggio: «Era una grande opportunità. Vorrei capire perché è stata scartata visto che quell’aereo era considerato buono, anzi ottimo, e mi pare ci fosse un’offerta economicamente più vantaggiosa».
Alitalia si difende. «Noi avremmo preferito una scelta che favorisse un’azienda italiana ha dichiarato Rocco Sabelli Per questo abbiamo rinviato la scelta di 6-12 mesi: ma il problema è che, a tutt’oggi, il Sukhoi non ha ancora volato». Su un punto Alitalia appare irremobivile: «Non vogliamo essere noi a compiere il lancio di un nuovo aereo».
In Superjet si dichiarano sorpresi. Ricordano che l’aereo vola da oltre due anni, con più di quattro prototipi e la certificazione di volo (Easa) è attesa in primavera. «Tale calendario spiega Piero Porciani, consigliere di Alenia preoccupato per i riflessi sull’occupazione sarebbe compatibile con i tempi di consegna proposti ad Alitalia, a partire dalla prossima estate».
Protestano i sindacati
Protestano i sindacati. Secondo Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Alenia, le dichiarazioni di Sabelli «sono gravi non solo perché Alitalia non sarebbe la prima compagnia aerea ad acquisire il Superjet visti gli ordini di Aeroflot, ma perché privilegia un’impresa non europea. Significa che non si presta alcuna attenzione alle eccellenze del Paese».
Trascuratezza tanto più grave perchè, a smentita delle perplessità di Alitalia è arrivata una nuova commessa. Dieci giorni fa una compagnia messicana ha ordinato quindici Superjet. Saranno in volo fra poco più di un anno.