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 2011  gennaio 22 Sabato calendario

MINI-WATERGATE A DOWNING STREET SI DIMETTE IL PORTAVOCE DI CAMERON - LONDRA

Un mini-Watergate scuote Downing street. Andrew Coulson, direttore delle comunicazioni e portavoce del premier David Cameron, spin-master dei conservatori, cioè colui che plasma il messaggio da trasmettere ai media e all´opinione pubblica, ha dato le dimissioni. La ragione: le accuse di avere organizzato una vasta rete di intercettazioni telefoniche, quando era direttore del News of the World, il tabloid domenicale campione di scoop di proprietà del magnate Rupert Murdoch.
Coulson ha sempre negato di essere a conoscenza dell´operazione condotta da alcuni dei suoi giornalisti, con l´aiuto di detective privati, per intercettare i cellulari di membri della famiglia reale, attrici, top-model, calciatori ed altri Vip, alla ricerca di rivelazioni piccanti. Ma in un comunicato diffuso ieri ha affermato di non potersi concentrare pienamente sul lavoro di portavoce del premier a causa delle indagini e delle supposizioni sullo scandalo. «Purtroppo, la continua attenzione su eventi collegati al mio vecchio incarico di direttore del News of the World mi rendono difficile dare il 110% necessario per il mio ruolo a Downing street», fa sapere. «Quando un portavoce ha bisogno di un portavoce, è ora di smettere».
Cameron, che lo ha sempre difeso, ha detto di comprendere la sua decisione: «In tutto il tempo in cui ha lavorato per me, Andrew ha svolto i suoi compiti con assoluta professionalità. Mi dispiace che debba andarsene, ma capisco i suoi motivi». Il premier ha tuttavia rifiutato di rispondere a domande che chiamano in causa la sua capacità di giudizio, nell´avere scelto come portavoce un giornalista che veniva dai tabloid scandalistici, chiacchierato per l´inchiesta sulle intercettazioni dei telefonini. Il mese scorso Scotland Yard ha reso noto di non avere prove sufficienti per incriminare Coulson. Ma poi il News of the World ha sospeso un redattore-capo che aveva la responsabilità dei servizi accusati di essere il prodotto dello spionaggio telefonico: quasi un´ammissione implicita di colpevolezza. Difficile immaginare che il direttore non ne sapesse niente.
Le dimissioni di Coulson privano Rupert Murdoch di uno stretto legame con Downing street, visto che un suo giornalista e direttore di fiducia era il braccio destro di Cameron. Ora è possibile che sorgano ulteriori ostacoli ai piani di Murdoch di completare l´acquisizione della rete televisiva Sky (già sua al 40%), un progetto criticato dall´opposizione per l´eccessivo potere mediatico che darebbe a un editore proprietario di giornali importanti come il Times e il Sun. Di certo c´è che il mestiere di spin-master non è facile. E ora a Londra ci si chiede chi sarà il prossimo giornalista chiamato a dirigere le comunicazioni di Downing street.