la Repubblica 22/1/2011, 22 gennaio 2011
LE DIECI BUGIE
Si contano dieci bugie nelle dichiarazioni di Berlusconi. 1. B. dice di «non aver fatto sesso con Ruby». E´ contraddetto da numerosi documenti (intercettazioni, sms) e da testimonianze dirette.
2. B. dice che «anche Ruby lo scagiona».
E´ falso. Ruby è stata «interrogata» abusivamente da un «emissario» di B. e anche in quest´occasione opaca saltano fuori «le scene hard con il presidente)».
3. B. dice di aver telefonato una sola volta al capo di gabinetto della questura e di non averlo minacciato. E´ falso. Telefona più volte. Presenta Ruby come "la nipote di Mubarak" (altra bugia). L´ingerenza provoca l´agitazione dei funzionari e l´illegittimo affidamento a una prostituta brasiliana della minorenne.
4. B. dice: «E´ la 28esima persecuzione giudiziaria». Il numero è inesatto. Berlusconi ha subito 16 processi (tre le assoluzioni).
5. B. dice: «Mi spiano dal gennaio 2010».
E´ falso. Sono soltanto stati raccolti i tabulati telefonici delle sue amiche.
6. B. dice: «Hanno violato la mia casa».
E´ falso. Le indagini si sono sempre fermate al cancello della villa di Arcore.
7. B. dice: «I giudici di Milano sono incompetenti». E´ falso. Dottrina e giurisprudenza danno ragione alla procura di Milano.
8. B. dice: «Hanno maltrattato le mie amiche». E´ falso. Lo smentisce il suo ragioniere, Giuseppe Spinelli, anche lui perquisito: «Poliziotti garbati».
9. B. dice: «Non ho mai pagato una donna».
E´ falso. B. paga sempre le donne che partecipano al "bunga bunga" o che passano la notte con lui.
10. B. dice: «Non mi devo vergognare».
E´ la bugia più manifesta. Il premier deve dire finalmente la verità su questi dieci punti e assumersi fino in fondo le sue responsabilità, accettandone le conseguenze. In un Paese democratico un capo di governo non può mentire ai suoi concittadini.