la Repubblica 21/1/2011, 21 gennaio 2011
Antonio Pennacchi s’ammala dopo ogni libro che scrive: «È il mio tributo alla letteratura. Dopo Mammut ho fatto due ernie del disco
Antonio Pennacchi s’ammala dopo ogni libro che scrive: «È il mio tributo alla letteratura. Dopo Mammut ho fatto due ernie del disco. Subito dopo Palude ci fu un primo infarto. Immediatamente dopo la prima stesura de Il fasciocomunista giunse il secondo infarto e mi misero tre by pass. Poi mi ruppi una vertebra. Ero terrorizzato all’idea che con Canale Mussolini mi accadesse qualcos’altro. Avevo paura di non riuscire a finirlo. E quando l’ho concluso, ho detto: beh, e adesso che è finito, che campo a fare?».