Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 22 Sabato calendario

TRAPIANTO DI LARINGE, RICOMINCIA A PARLARE DOPO 11 ANNI —

Forse non potrà più cantare nel suo amato coro Brenda Jensen. Ma di sicuro se ne farà una ragione, come ha dichiarato lei stessa dopo aver «miracolosamente» riacquistato la parola. La cinquantaduenne californiana signora Jensen aveva pronunciato le sue ultime frasi undici anni fa. Poi, a causa un’operazione alla corde vocali mal riuscita, era entrata nel lungo tunnel del silenzio. Ora però grazie a un trapianto è ritornata a parlare: una laringe nuova di zecca, una ghiandola della tiroide e una sezione di sei centimetri di trachea (l’apparato vocale era di una donna morta in un incidente stradale). L’intervento è durato 18 ore ed è stato effettuato nell’ottobre scorso in una clinica californiana da una squadra di chirurghi inglesi e americani (tra questi pure l’italiano Paolo Macchiarini del Karolinska Institutet di Stoccolma) divisi in tue team e guidati da Peter Belafsky. Al risveglio pare che la signora Brenda abbia fatto una richiesta: «Buongiorno, vorrei andare a casa» . Per undici anni la donna ha comunicato con il mondo esterno grazie a un dispositivo portatile elettronico. Poteva respirare tramite un buco nella trachea. «La laringe è un organo estremamente complesso per il suo intricato funzionamento di muscoli e nervi che permettono di parlare, deglutire e respirare» , ha spiegato Gregory Farwell, uno dei responsabili del team. Non è la prima volta che viene effettuato un intervento del genere. Il primo tentativo di trapianto di laringe risale a tredici anni fa, in Ohio. La tecnologia medica ha fatto passi straordinari da quando nel 1902 dei medici viennesi tentarono trapianti di rene sugli animali e tre anni più tardi venne effettuato il primo trapianto umano di successo su una cornea. Come dire: niente in confronto al trapianto di una mano fatto in Francia nel ’ 98 e, recentemente, di viso su un essere umano effettuato da medici spagnoli (2010). Brenda stenta ancora a credere che possa nuovamente ascoltare la propria voce: «È un miracolo, sto parlando» . Dopo l’operazione la signora ha subito due mesi di riabilitazione per rafforzare le sue corde vocali e reimparare a inghiottire essendo stata alimentata per un decennio attraverso un tubo. Anche il senso dell’olfatto e del gusto, che dipendono dal flusso dell’aria che passa dal naso e dalla bocca, sono in recupero. La decisione del trapianto è stata «incoraggiata» dal fatto che Brenda Jensen stava già assumendo farmaci per controllare il suo sistema immunitario: nel 2006 aveva subito un altro trapianto di rene e pancreas. Il professore Martin Birchall è molto orgoglioso del successo: «Abbiamo lavorato sodo in laboratorio per almeno 15 anni su come ottenere i nervi» . E a mantenerli saldi, a quanto pare.
Agostino Gramigna