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 2010  novembre 30 Martedì calendario

IN BANCA C’E’ IL BONUS SINDACALISTA


“I dettagli marginali” continuano a tormentare la vita della Bpm, la bancadei milanesi per eccellenza. Già, perchéper dettagli marginali, così come li ha definiti il presidente Massimo Ponzellini, siintendono questioni magari “plebee” ma che hanno un peso rilevante, soprattutto sotto i cieli di una crisi che pesa sui conti della banca. Soprattutto perché i dettagli riguardano i bonus ai dirigenti, le promozioni ai sindacalisti e gli aumenti di stipendio, cioè una vera e propria polveriera in cui sta per brillare la mina accesa dall’Uilca, una delle sigle sindacali che da sempre partecipano, attraverso l’Associazione degli Amici, al governo dell’istituto.
Più che di una mina, per la verità, sitratta di un missile a due stadi lanciato dai rappresentanti dell’Uilca (Mario Donati, Mario Bergomi, Anna Ferrari eF rancesco Galbussera). Il bersaglio? L’interpretazione singolare della privacy sugli aumenti di stipendio, così come ,per la prima volta, è stata interpretata, in maniera rigida dal capo del personale, Maurizio Bortolotti. Una riservatezzache trova una spiegazione “trasparente”: stendere un velo di riservatezza sugli aumenti, in media 40 mila euro annui procapite, ai sindacalisti che hanno avuto un ruolo determinante nella nomina diMassimo Ponzellini alla presidenza: Gianfranco Modica(Fisac-Cgil), Roberto Gazzola (Fiba-Cisl), Mauro Scarin (segretario aggiunto Fabi). Più Franco Zaffra, all’epoca rappresentante della Uilca, poi allontanato dal sindacato.
Contro la barriera della riservatezza, la Uilca ha dapprima usato l’arma del ricorso al garante della privacy, investito ella questione con un ricorso del 13 ottobre scorso. La risposta dell’Autorità, giunta in banca nei giorniscorsi, conforta le richieste di trasparenz aavanzate a gran voce dai dipendenti:l a lettera ribadisce che l’autorità si dichiar a«estranea a fornire restrizioni di sorta quanto al trattamento di dati personali dei dipendenti in relazione alle loro promozioni». La privacy, insomma, «ha un ruolo di garanzia, non di strumento di oscuramento aziendale» che tra l’altro si potrebbe prestare a potenziali e/o reali violazioni della normativa legata ai contratti di lavoro. Un’interpretazione che, tra l’altro, è stata seguita dalla banca dal 2003 (anno di entrata in vigore della normativa sulla privacy) al 2009. Potrebbe bastare questa pronuncia dell’autorità garante a scaldare l’atmosfera già bollente dell’istituto, dopo le polemiche sulla governance e sulle auto aziendali, nonché le pratiche, ancor più roventi, sugli affidamenti ad Atlantis, videopoker, per ora congelati ola partecipazione, che presto verrà presentata al comitato crediti, al sindacato per il prestito al gruppo Coppola. Tutte cose, si potrebbe dire, che rientrano nella tradizione di una banca ad alto tasso di partecipazione, anche emotiva. Ma la vera bomba, destinata ad alzare il tono del confronto, riguarda la divulgazione di un documento, siglato nel giugno scorso dalle principali sigle sindacali e dal direttore del personale, finora tenuto gelosamente riservato. Si trattadi due paginette, accompagnate dalla firma di rappresentanti sindacali e di manager dell’azienda, in cui vengono disciplinate in maniera sistematica le regole per “le promozioni politiche” in piazza Meda. Il testo, in particolare, fissale modalità di avanzamento carriera peri dipendenti che: a) vantano cariche continuative da 24 mesi nella stessa sigla sindacale o da almeno 12 mesi nell’associazione Amici della Bipiemme; b) oppure sono componenti dell’Intersinda -cale o della commissione paritetica; c) ovvero sono membri delle segreterie nazionali;d) infine, sono compresi gli attivisti con un distacco annuo non inferiore alle 500 ore.
Tutta questa gente, la nomenclatura di piazza Meda, può contare, grazie ad un sistema ferreo e codificato fin nei particolari di sviluppo delle carriere, su una corsia preferenziale per l’avanzamento delle carriere, basata sull’avanzamento del grado, in un arco temporale di 24 o 36 mesi, a seconda delle posizioni da occupare. Un meccanismo, ancor più ferreo espedito «indipendentemente dal grado» nel caso dei membri del direttivo dell’as -sociazione degli Amici, di quelli del Comitato di controllo e garanzia, del segretario coordinatore e del responsabile della paritetica. Sembra la riedizione del socialismo reale in cui viene codificatoanche il caso di “ulteriori promozioni” oltre a quelle già fissate dal manuale. In questo caso, si specifica, sarà necessaria la “valutazione all’unanimità dei componenti dell’ufficio di Presidenza, con una limitazione». Ma non di merito professionale, per carità. Il vincolo sarà che «il soggetto non dovrà aver mai cambiato sigla sindacale». E, sia ben chiaro, «taleo pportunità potrà essere fruita dal singolo una sola volta nell’arco della vita lavorativa.