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 2010  novembre 30 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "MARIO MONICELLI"

2010
• Ocone. Il Film del cuore?
«Bellissima di Luchino Visconti e un capolovoro che non conosce quasi nessuno Risate di gioia di Mario Monicelli con Totò». (Lucia Ocone a Cristina Lacava) Fonte: Cristina Lacava, Io donna n.48 27/11/2010
• Giulia Maria Mozzoni Crespi. Quando parla della rinascita del Paese dopo la guerra e ricorda i protagonisti culturali di quella stagione durata sino agli Anni 70, ritrovo tanti amici: [tra gli altri] Monicelli.
Fonte: Renato Rizzo, Tuttolibri-La Stampa 27/11/2010, pagina XI
• 258. Catalogo dei viventi, primi 700 italiani per presenze sui giornali (Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa, L’espresso, 1 aprile 2006-26 novembre 2010, *non incluso nel catalogo dei viventi): 258) Monicelli Mario
Fonte: Archivio Parrini Data: 27/11/10
• Vanzina Enrico - Una famiglia italiana. Indice dei nomi. Fotografie. Mondadori 2010 Contiene: Autobiografia e biografia della famiglia
Parla di [tra gli altr] Mario Monicelli
FleetStreet
• Sceneggiatori. «Ci sono stati dei grandi sceneggiatori e ci sono anche adesso grandi persone di cinema in Italia, Bellocchio, Olmi, Tornatore, Monicelli»
Fonte: Tonino Guerra, Corriere della Sera 23/09/2010
• Felicità. «La vera felicità è la pace con se stessi. E, per averla, non bisogna tradire la propria natura», pensa Mario Monicelli.
Fonte: Elena Lisa, La Stampa 17/9/2010, pagina 27
• Brancaleone. «Amo molto il Morgante del Pulci. Ma il modello potrebbe essere L’armata Brancaleone, il film girato da Mario Monicelli nel 1966 che ha per protagonista Brancaleone da Norcia, interpretato da Vittorio Gassman». (Stefano Tonietto)
Fonte: Stefano Lorenzetto, il Giornale 5/9/2010
• Marcello Di Folco. Nella sua carriera ci sono ruoli con Petri, Monicelli etc
Fonte: Franco Giubilei La Stampa 8.9.2010
• Servire il popolo. Secondo Aldo Brandirali, il Leader di “Servire il Popolo”, all’Unione si avvicinarono per un brevissimo periodo [tra gli altri] Monicelli
Fonte: Malcom Pagani, il Fatto Quotidiano 31/8/2010
• Ladruncoli. Uno dei molti capolavori di Monicelli, I soliti ignoti, è diventato un classico per furor di popolo. Incassi record, lessico entrato nel gergo comune, un divo scespiriano come Gassman [...] ma i produttori proprio non lo volevano [...] e fu Monicelli che lo conosceva bene e aveva riso con lui a teatro, a imporlo. [...]. Naturalmente il film di Monicelli, in magnifico bianco e nero, è un pezzo unico e questi ladruncoli precari sono un flash di storia italiana con un campionario di osservazioni per cui ogni volta che lo si vede si nota qualcosa in più. Il finale dei poveracci a tavola vale un tesoro: e inutili i tentativi dei sequel.
Fonte: Maurizio Porro, Corriere della Sera 20/8/2010
• Tiberio Murgia. Si ritrova a lavorare in una trattoria di Roma. Ed è qui che lo nota un regista dall’intuito straordinario come Mario Monicelli. [...] Nel 1958, il ruolo di Ferribotte [...] nei Soliti Ignoti. [Gira] La grande guerra 1959, sempre con Monicelli); La ragazza con la pistola (1968, ancora diretto da Monicelli, al fianco di Monica Vitti)
Fonte: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/08/21/news/murgia_lutto-6413499/
• Marchese. «Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un cazzo!», che viene dal sonetto Li soprani der monno vecchio del Belli ed è diventata la battuta distintiva del Marchese del Grillo dopo il film di Monicelli del 1981, con Alberto Sordi e Paolo Stoppa.
Fonte: Rita Sala, Il Messaggero 6/8/2010
• Suso. Giovanna Cecchi [Cecchi D’Amico] Ha lavorato con i più importanti registi e sceneggiatori italiani: Monicelli [tra gli altri]
Fonte: Sch. N. 1385215
• Suso/2. l’amicizia tra Suso e Anna Magnani, grande quando quella con Mario Monicelli
Fonte: Lietta Tornabuoni, La Stampa 1/8/2010, pagina 32
• Suso/3. Negli anni Cinquanta iniziano così i sodalizi con Monicelli (sedici film fatti insieme, tra cui I soliti ignoti e Speriamo che sia femmina.
Fonte: Paolo Mereghetti, Corriere della Sera 1/8/2010
• Walter Veltroni. Cita a memoria brani dei film [tra gli altri] di Monicelli
Fonte: Cristian Rocca, Il Sole 24 Ore, 2/7/2010
• Elsa Martinelli «Ciascuno era concentrato su se stesso, sul proprio lavoro. Luchino Visconti, Dino Risi, Monicelli, Bolognini, Flaiano… Erano tutti molto seri».
Fonte: Serena Viviani, Oggi, 7 luglio 2010, pag. 82
• Lucrezia Lante della Rovere : «Fui ”acchiappata” a liceo da un assistente di Monicelli che mi fece un colloquio con una telecamera e mi scelse perché conoscevo le lingue e sapevo andare a cavallo».
Fonte: Barbara Romano, Libero 6/6/2010
• Morto. «Quando esco, quasi mai, vedo Monicelli, a 95 anni dice solo lo stretto necessario. Al funerale di Scarpelli lo avvicinano due giornaliste: ”Scusi maestro, una battuta su Scarpelli”. E lui: ”E’ morto”» (Paolo Villaggio).
Fonte: Chi Parole, a cura di Paolo Martini, n. 22, 02/06/2010, p. 205
• Nicola Arigliano. Mario Monicelli lo fece recitare ne La grande guerra.
Fonte: Mario Luzzatto Fegiz, Corriere della Sera 01/04/2010
• Aldo Fabrizi. Guardie e ladri di Steno e Monicelli ( 1951)
Fonte: Filippo Rizzi, L’Avvenire 28/3/2010
• «Accorsi ha molto talento, ma non fa il professionista del cinema» (Mario Monicelli)
Fonte: Sch. N. 199905
• Dell´ambizioso progetto di virare in 3D i grandi film del passato, da Casablanca a 2001, Odissea nello spazio non è certo entusiasta Mario Monicelli, grande maestro del cinema italiano.
Intervista a Monicelli sul 3D vedi sch. N. 198319
Fonte: ROBERTO ROMBI , la Repubblica 13/2/2010
• AVATI Pupi. «Il regista deve fare film. Il mio cruccio è non riuscire a farne ottanta come Mario Monicelli».
Fonte: Il Catalogo dei viventi 2009
• Simpatia. Mario Monicelli le sta simpatico? Non molto. (Arnoldo Foa a Giancarlo Dotto)
Fonte: Giancarlo Dotto, Gioia, 13/2/2010
• «Ho fatto cinema perché mi piaceva la grande commedia, da Mario Monicelli a...etc» (Diego Abatantuono)
Fonte: Sch. N. 197176
• Moglie. Chiara Rapacini. moglie (fortunati, ognuno a casa sua!) di Mario Monicelli
Fonte Sch. N. 196
• Citazioni. Come dice Monicelli, non c’ è di meglio che raccontare noi per parlare di tutti.
Fonte: Maurizio Porro, Corriere della Sera 27/8/2009
2009
• I film della Destra Divina [tra i] Mario Monicelli - Il marchese del Grillo.
Fonte: Camillo Langone, Manifesto della destra divina, Difendi, conserva, prega! Vallecchi 2009
• Libri, SABATINI Mariano e MAERINI Oriana - Intervista a Mario Monicelli.
Venezia
• Libri. FELLINI Federico - Raccontando di me. Conversazioni con Corrado Costantini. Editori Riuniti, Roma 1996.
Venezia
Contiene:
Mario Monicelli
• Epitaffio. Mario Monicelli ai posteri di sé vuol far sapere: ”Non andò mai alle Maldive”.
Fonte: Mariarosa Mancuso, il Foglio 24/12/2009
• Il 94enne regista Mario Monicelli, il 7 giugno 2008, alla morte del collega-rivale Dino Risi, è stato più diplomatico: «Il tono con cui parlavamo era sempre molto caustico e dissacratore nei riguardi l’uno dell’altro».
Fonte: Carlo Puca, Panorama, 3 dicembre 2009, pag. 177
• Ford Coppola. «Ammiravo molto Pietro Germi (Divorzio all’italiana con Stefania Sandrelli!) e Mario Monicelli, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, etc» (il regista italo-americano Francis Ford Coppola).
Fonte: Manuela Grassi, Panorama 19/11/09
• Ermanno Olmi. Guardi il suo collega Mario Monicelli. Va per i 95 anni e non molla. «Ha un animo talmente rivolto alla gioia... O con l’ironia della risata o col broncio della stizza, ma sempre gioia». Il sito di Monicelli si apre con una frase di Sant’Agostino: «Nutre la mente soltanto ciò che la rallegra».
Fonte: Stefano Lorenzetto, First 11/09
• Polanski. «Sotto il titolo ”Il cinema sostiene Roman Polanski”, Mario Monicelli
Fonte: Andrea Morigi, Libero 30/9
• Benedetta Mazzini. «Bisogna dire che è stato Mario Monicelli a darmi davvero lezioni di cinema in Panni sporchi del 1999. Mi ha insegnato a stare sul set».
Fonte: Paolo Giordano, il Giornale 16/9/2009
• Il viareggino Mario Monicelli, classe 1915: che ha ripercorso l’unica avventura cinematografica di Gaber in «Rossini Rossini», parlando di ironia e sarcasmo, e citando Sant’Agostino: «Nutre la mente solo ciò che la rallegra».
Fonte: Marinella Venegoni, La Stampa, 27/07/2009
• Digestione. Mario Monicelli si vanta di digerire tutto, tranne il panettone di cui, peraltro, è golosissimo.
Fonte: Scheda n.180325
• Totò e Carolina. Il film di Mario Monicelli più censurato della storia: 31 scene tagliate per un totale di oltre 200 metri di pellicola.
Fonte: Gabriella Gallozzi, l’Unità 1/7/2009
• Michele Placido. All’inizio della sua carriera venne aiutato anche da Monica Vitti.
«Mi vide in teatro e mi volle per Teresa la ladra. Da lì cominciò un tam tam che mi portò a recitare con i più grandi: Monicelli, Comencini... ».
Fonte: Vittorio Zincone, Corriere della Sera Magazine 28/05/2009
• Cene. Una sera, Mario Monicelli prese un sacchetto di plastica e ci mise dentro gli avanzi della cena. "Che fai Mario?", gli chiese Ugo [Tognazzi], tutto vestito da cuoco. "Li porto all’istituto italiano di criminologia”».
Fonte: Giancarlo Dotto, La Stampa 9/3/2009
• Tognazzi jr«Era il mondo, con Dino Risi e Mario Monicelli, che entrava in casa mia, ma io non ero nel mondo. Così un giorno, scavalcai il cancello; mio padre me le diede di santa ragione». (Gianmarco Tognazzi)
Fonte: Lavinia Farnese, Novella 2000, n. 3, 15/01/2009, pp. 56-59
2008
• Scommesse. «È vero, scommettemmo su chi sarebbe morto prima, ma non mi ricordo più chi vinse la scommessa» (Mario Monicelli ai funerali di Dino Risi). .
Fonte: Giorgio Dell’Arti, 30/6/2008 - Appunti del 30 giugno 2008.
• Osservatori. «Quelli del cinema sono i grandi osservatori del mondo. Ferreri, Monicelli, Risi, Tognazzi, Mastroianni, Sordi. Vittorio Gassman meno...». (Enzo Jannacci)
Fonte: Giancarlo Dotto, La Stampa 22/12/2008, pagina 21
• Federico Tavan. La sua vita conta 52 film: nel 1960 esordì con «Il bell’antonio » tratto dal libro di Brancati e il suo nome è unito a Germi, Monicelli e Bolognini.
Fonte: Sergio Romano, Corriere della Sera 29/11/2008
• Valerio Mastandrea. «Mi piacerebbe girare un film diretto da Mario Monicelli, peccato che non lavori più»
Fonte: Irene Maria Scalise, la Repubblica 22/6/2008
• Papà. Mario Monicelli padre a 74 anni
Fonte: Elvira Serra, Corriere della Sera 21/4/2008
• Totò e Carolina 2. Perché tanto accanimento contro il film che Mario Monicelli cominciò a dirigere nel settembre del 1953, ma che riuscì ad arrivare sugli schermi solo nel marzo 1955, continua a restare un mistero. (la lunga scena con il parroco e il sor Torquato, che però Monicelli sostiene di aver tagliato per ragioni di ritmo).
Fonte: Corriere della Sera 17 marzo 2008, Paolo Mereghetti
• Sordi. L’eccezione alla regola fu il padre vero di Un borghese piccolo piccolo, perché Sordi lì aveva un grande regista, Monicelli: con lui Alberto diede il meglio di sé, pur non condividendone le idee.
Fonte: Corriere della Sera 27 febbraio 2008, Carlo Verdone
• Belli. «Tiro la lira facendo l’assistente alla regia per un film di Monicelli Toh! è morta la nonna: l’ho ancora da vedere ma questo non importa, importante per me è la memoria che ho di Mario Monicelli come di una delle persone più belle che ho incontrato nella mia vita. [...] Scrissi un tot di soggetti sempre pagati per Cristaldi e uno o due per Monicelli».
Fonte: Il Manifesto 30/01/2008, Ivan Della Mea
• Massimo Perla. «In Cari fottutissimi amici a un certo punto Paolo Villaggio faceva pipì con i compagni di viaggio. Chiesi a Mario Monicelli: la facciamo fare anche a Shonik? “Non diciamo stronzate”, sbuffò il regista. Sul set c’era Sergio Strizzi, [...]: “Perla, se il tuo cane fa pipì insieme con Villaggio e gli altri, giuro che quello diventa il manifesto del film”. Non solo Shonik la fece col gruppetto, ma si girò pure verso Strizzi, come testimonia la foto nella locandina, rimasta famosa. Monicelli non credeva ai suoi occhi: ”Ma tu guarda ”sto cacchio di Perla che cosa s’è inventato!”».
(Che trucco s’era inventato? «Banalissimo. Prima avevo urinato io sul rovo dove volevo che s’indirizzasse Shonik. Per istinto i cani coprono sempre le tracce altrui». (il border collie diventato famoso grazie alla pipì sulla cabina telefonica di Infostrada).
Fonte: Il Giornale 06/01/2008, pag.16 Stefano Lorenzetto
2007
• Gassman jr«Mi ricordo che per casa passava tutto il cinema italiano: Monicelli etc...»
(Alessandro Gassman)
Fonte: Daniele Cassandro - riders n.03 novembre 2007
• Genio. «Monicelli sarebbe un genio del cinema se avesse girato anche soltanto questo film perfetto, notturno ed esilarante, pieno di dialoghi inarrivabili fra Totò e la Magnani. L´ho visto cento volte, conosco le battute a memoria, eppure ogni volta ho imparato qualcosa». Paolo Cortellesi si Risate di Gioia
Fonte: La Repubblica 16/12/2007, pag.50 CURZIO MALTESE
• Trattorie. «Una volta ho sentito Monicelli dire: "Uno dei più grandi piaceri dell’avere 90 anni è che puoi permetterti di sederti in trattoria da solo e mangiare leggendo il giornale"». (Giovanna Mezzogiorno).
Fonte: Sara Faillaci, Vanity Fair 22/11/2007, pagina 68.
• Sceneggiature. «Ho sempre lavorato su sceneggiature molto solide, lasciando poco o niente spazio all’improvvisazione. Solo Totò l’ho lasciato fare, troppo poco: lo volevo umano e ho soffocato la sua comicità surreale» (il regista Mario Monicelli).
Fonte: Paola Zanuttini, il Venerdì 26/10/2007
• Contrario. E se l’anno prossimo fosse lei il festeggiato [al Festival di Roma]? «Spero d’essere già morto. Altrimenti troverei una scusa. Queste baggianate mi fanno ridere, anzi mi mettono tristezza. Andare a Venezia per ritirare il Leone d’oro alla carriera è stata una fatica immane. Una volta, per sottrarmi, ho detto che m’ero rotto una gamba. Ho sempre odiato i pranzi dove si è più di due persone. Tre sono già una folla». Il suo amico Monicelli non la pensa così
Fonte: Michele Anselmi, Il Giornale 19/10/2007
• Tra i film di Totò. Tra i suoi film: Guardie e ladri (Mario Monicelli e Steno, 1951), I soliti ignoti (Monicelli, 1958),
Fonte: Catalogo dei morti
• Sergio Rubini e l’età. «Ho sofferto per l’età a 27 anni: sentivo arrivare i trenta, era come la fine dell’età più pregiata. Poi, un giorno, mi lamentavo con Monicelli: "Sai, ormai ho 47 anni". Stava bevendo del brodo, mi ha guardato e mi ha detto: "Dobbiamo consolare un quarantasettenne?". Allora mi sono ricordato che lui ne aveva 92».
Fonte: Sara Faillaci, Vanity Fair 11/10/2007, pagina 184.
• Amendola Ferruccio. Attore, fu il soldato De Concini ne La grande guerra di Mario Monicelli
Fonte: Catalogo dei morti
• Padrino. Per il riuscitissimo ”Non pensarci” di Zanasi, il padrino era Mario Monicelli
Fonte: Il Foglio 06/09/2007, pag.IV Anselma Dell’Olio
• Marra Vincenzo. «Mario Monicelli ha parlato di lui come del solo autore italiano intenzionato a raccontare la nostra storia. ”Ne sono lusingato. Monicelli con Rossellini, Visconti, De Sica, Petri, Rosi fa parte dei miei registi di riferimento. Anche se io credo di non essermi ispirato né a lui né a nessun altro. Io voglio fare le cose mie, seguire il mio istinto. È la mia ossessione”»
Fonte: Giuseppina Manin, ”Corriere della Sera’ 23/8/2007.
• Guardie. Monicelli dice che la vecchia guardia era superiore agli attori di oggi.
Fonte: Valerio Cappelli, Corriere della Sera 14/8/2007
• Cerami. Vincenzo Cerami, prima di collaborare con Monicelli
Fonte: Maria Pia Fusco, la Repubblica 5/8/2007
• Vecchi. Mario Monicelli non ci vede quasi più, eppure continua a lavorare.
«E’ di un anno più vecchio di me, ma è una roccia, non ha paura di niente. Va dappertutto, dalla Cina al deserto. Una volta mi fa : "Non farmi lo scherzo di morire dopo me". L’ho tranquillizzato. Io non vedo l’ora di andarmene» (Dino Risi a Giancarlo Dotto)
Fonte: Giancarlo Dotto, La Stampa 27/6/2007
• Fiorentina. Mario Monicelli, memoria storica della fiorentinita, non la riconosce: «Nel cuore di Firenze non c´era mai stato, credo da secoli, tanto silenzio. Certe notti pare abbiano buttato quelle bombe che uccidono le persone e risparmiano i monumenti».
Fonte: Curzio Maltese, la Repubblica 29/1/2007
• Semplice. Phillippe Noiret «Ha la grande dote della semplicità», dice Monicelli.
Fonte: Sch. N. 128677
• Piero Focaccia. Anche Monicelli mi cercò per darmi una parte nell’Armata Brancaleone, ma dovetti partire per il servizio militare.
Fonte: Sch n. 125489
• Athina Cenci. Ha vinto due David di Donatello come miglior non protagonista per Speriamo che sia femmina (Monicelli, 86)
Fonte: Sch n. 125297
• Corruzione. "Il cinema si è corrotto con il sonoro. Tutte le storie che si potevano raccontare le aveva già raccontate il cinema muto. Il sonoro, il colore, gli effetti speciali sono ricamini". (Mario Monicelli)
Fonte: Paola Piacenza, Io Donna, 17/6/2006
• Claudia Cardinale. La radio trasmette la notizia che in Italia il regista Mario Monicelli cerca una ragazza, incontrata su un set, e poi sparita in Tunisia, per farne la sua ”Carmela” nel film I soliti ignoti, e che i suoi produttori la stanno cercando.
Fonte: Claudia Cardinale, Le stelle della mia vita, Piemme, 2006, 270 pagine, 17,90 euro.
• Cene/2. Paolo Villaggio, inventore inesauribile di resoconti distorti e di paradossi, rigira il dito nella piaga delle esibizioni culinarie dell´amico che, soffrendone moltissimo, si sottoponeva al giudizio di una compagnia eccellente per cattivismo goliardico di cui facevano parte Monicelli, Benvenuti e De Bernardi, Age e Scarpelli. Ogni portata prevedeva un voto, espresso su foglio anonimo, secondo la seguente scala: straordinario, ottimo, buono, sufficiente, insufficiente, cagata, grandissima cagata. Indovinate un po´ su quale si accanivano gli infami? «Al terzo piatto lui ha interrotto la votazione in silenzio, ha raccolto i biglietti e li ha chiusi in una busta. E io: "ma che te ne fai?". "Lasciami perdere! Li porto da un grafologo". Sulla porta quando stavamo andando via si è accorto che Monicelli aveva raccolto reperti della cena e gli ha domandato: "dove li porti?". E Monicelli, feroce: "all´istituto italiano di criminologia"»
Fonte: La Repubblica 27/03/2006, pag.37 Paolo D´Agostini
• Berlusconi. Interpretare Berlusconi è impossibile. Mario Monicelli: «È lui stesso un grande attore. Qualcosa di più e di peggio di una macchietta. Non ci sarebbe riuscito neppure Sordi, che invece sarebbe stato uno strepitoso Bossi; ho sempre sognato di fare un film su Bossi, ma ora non sarebbe rispettoso. Forse soltanto Totò avrebbe potuto impersonare Berlusconi: il Totò futurista del teatro, che in pubblico si atteggia a cialtrone e in casa si muove da principe».
Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 25/3
• Guardie e ladri. «Ma per Guardie e ladri ci vollero due registi, mio padre e Monicelli e due attori, Totò e Fabrizi» Enrico Vanzina
Fonte: Il Giornale 19/03/2006, pag.21 Cinzia Romani
• Cinema. "I film di denuncia si sono sempre fatti, sono sempre usciti e non sono mai serviti a niente. In Italia il cinema è sempre stato tutto di sinistra, ma la sinistra non ha mai vinto le elezioni per questo. Si continuavano a fare film di sinistra e intanto vincevano sempre i democristiani" (Mario Monicelli)
Fonte: Giampaolo Pansa, L’espresso 9/3/2006
• Articolo di Monicelli
Vedi Scheda 117624
2005
• Marcello Mastroianni. Per Monicelli era il migliore: "Lui non faceva mai niente due volte nello stesso modo. che qualunque cosa facesse, era giusta. Era come un gatto. Gli bastava stare lì".
Fonte: "Altro giro. Perone speciali 2", Masolino dཿAmico, Nino Aragno Editore, 2005
• B.B. Quella volta che Mario Monicelli bocciò Brigitte Bardot dopo un provino: «Sembrava un pechinese. Le dissi: ”Lasci l’idea di fare l’attrice».
Fonte: ཿCorriere della Sera࿝ 5/5/2005. pag. 38
• Ricordi. «Forse, siamo diventati come dei vecchi giovani, sempre a cena con Mario Camerini, Mario Monicelli, Suso Cecchi D’Amico, Alberto Sordi. Papà era un superantifascista, anticomunista, un mangiapreti, detestava e ridicolizzava i democristiani. Il suo leader politico era Giovanni Malagodi: ha sempre votato per i liberali. Uno dei pochi, gli altri erano socialisti, tutti per Nenni: da Carlo Ponti a Monicelli, da Scarpelli a Scola, a Camerini... Anche io, come primi partiti avevo scelto il Pri e il Psi. Quando arrivò Bettino Craxi, gli amici di papà si spostarono a sinistra e io cominciai a votare per Pannella e la Bonino: mi piaceva la loro battaglia per gli spinelli liberi » . Carlo debutta come aiuto regista di Monicelli nel secondo Brancaleone , poi lo segue in Romanzo popolare e in Amici miei . Intanto, scrive soggetti per divertimento» (Carlo Vanzina)
Fonte: Corriere della Sera 11/06/2005, pag.35 Barbara Palombelli
• Grande. Paolo Villaggio. "per essere considerato un grande ho dovuto fare film con Fellini, Monicelli, Olmi, ma penso che sarò ricordato per Fantozzi".
Fonte: La Repubblica 07/06/2005, pag.49 Paolo D’Agostini
• UMILIANI Piero Compositore • Nel 1958 debutta nel cinema innestando la grande passione per il jazz nel frizzante commento musicale per I soliti ignoti di Mario Monicelli.
Fonte: Scheda n. 105547
• Schiaffi. Mario Monicelli racconta che la celebre scena degli schiaffi ai passeggeri del treno in ”Amici miei” è nata da una leggenda metropolitana: «Un falso, perché almeno a quei tempi era tecnicamnete impossibile riscire a schiaffeggiare la gente affacciata ai finestrini di un treno. Prima di girare la scena la provai dal vivo, senza alcun esito. Ma in Toscana questa storia si raccontava come uno degli scherzi più belli e allora decisi di inserirla nel film».
Fonte: Marco Gasperetti, ཿCorriere della Sera࿝ 3/5/2005. pag. 20
• Lingue. Murgia al provino per i Soliti Ignoti : «Monicelli ci dice: ‘Sentite, lasciate il copione e dite quello che vi pare nelle vostre lingue!’, ossia la Cardinale in francese e io in sardo. Ci siamo presi a parolacce, tanto non capiva nessuno...”. Ha inizio così il capitolo I soliti ignoti»
103232
• Arte. «Il cinema è un’arte minore applicata all’industria» (Mario Monicelli).
Fonte: Alain Elkann, La Stampa 13/2/2005, pag. 16.
• Italia. «L’Italia è cambiata. Prima la gente povera occupava il tempo libero andando al cinema la domenica, perché aveva poco denaro. Poi la massaia ha voluto la lavatrice e quindi la rata per la lavatrice, poi per il frigorifero, poi per la Seicento, eppoi per la villeggiatura. E così ha finito con il non andare più al cinema. E vive attaccata alla televisione» (Mario Monicelli).
Fonte: Alain Elkann, La Stampa 13/2/2005, pag. 16.
• Anedotti. aneddoto su "La Grande guerra" raccontato dal regista Mario Monicelli: «Girammo la scena. Un esterno notte, al buio. I due fanti fannulloni interpetati da Sordi e Gassman rientrano in trincea. Una guardia non li riconosce, spara e poi grida: "Chi va là?". Sordi risponde: "Semo l’anima de li mortacci tua! Prima spari e poi dici chi va là?". Credo fosse lo sdoganamento dell’espressione romana "mortacci" nel cinema italiano».
Fonte: Alberto Crespi, l’Unità 20/91/2005, pag. 18.
2004
• Genina. Mario Monicelli a proposito di Augusto Genina, con cui lavorò per il film ”Squadrone bianco” (1935): "Da sciocco, inizialmente lo disprezzavo, perché Genina accettava consigli. Antesignano del neorealismo, girava molto in esterni e aveva lavorato in Francia e in Germania. In breve, era un bravo regista".
Fonte: Maurizio Cabona, ཿil Giornale࿝ 22/11/2004, pagina 30.
• Chi frequentavi? «Qualche volta andavo col gruppo Monicelli, Scola, Age e Scarpelli. Si riunivano negli anni Sessanta per fare quegli stupidi giochi di società tipo le attinenze, i mimi. Non sapevano ancora di essere comunisti». (Dino Risi)
Fonte: Claudio Sabelli Fioretti Corriere della Sera magazine, 21/10/2004
• Come sarà il 2004. L’America attaccherà l’Iran? Mario Monicelli (regista): «Se lo ritiene necessario non si farà scrupoli. È evidente che la sua volontà di guerra si allarga a tutto il mondo antimperialista, musulmano o no. Gli americani si sono inventati la guerra preventiva, la cosa più mascalzona che sia stata mai inventata. Con questa logica, pure l’Iran, sentendosi minacciato, potrebbe buttare sull’America la bomba atomica, visto che ce l’ha. Vogliamo fare a chi comincia prima?».
Fonte: Come sarà il 2004 Vespina Edizioni Srl
• Massari. Monicelli la vide [Lea Massari], gli piacque, la inseguì per mesi e alla fine la portò sul set. Monicelli: «era cattivo, di un cinismo ributtante».
Fonte: Sch. N. 95321
• Tonino Delli Colli. Fu l’uomo di fiducia di Risi e Monicelli
Fonte: Sch. N. 94429
• Ciak. Carlo Vanzina, assistente di Monicelli, poco prima della pausa di lavorazione andava in perlustrazione per vedere quali erano i migliori ristoranti vicini al set. Alcune ambientazioni erano scelte in base al ristorante, così dopo si andava a mangiare. Il primo ciak la mattina alle otto, avanti fino alle due del pomeriggio, si finiva con una grande abbuffata prima di andare a casa.
Fonte: Mariano Sabatini e Oriana Maerini, Intervista a Mario Monicelli, la sostenibile leggerezza del cinema, Napoli, Edizioni scientifiche italiane
• Puttane. “La prima volta fu con una signorina del bordello ”Casa delle rose”. Truccai la carta d’identità (avevo diciassette anni), pagai cinque lire e mi ritrovai con una brunetta dai modi sbrigativi. Per rompere il ghiaccio le chiesi di parlare un po’, lei mi rispose in romanesco: ”Parlà? E de che? Famo presto, c’ho da lavorà”. Fu un’esperienza squallida, dell’atto sessuale non ricordo quasi nulla”.
Fonte: Sch 79381
2003
• Parti. Gassman convinse Mario Monicelli a dargli la parte del protagonista nei Soliti ignoti
Fonte: Masolino d’Amico La Stampa, 15/09/2003
• Paola Cortellesi. (Il posto dell’anima) sui suoi miti: «Potrei dire Woody Allen ma non è un grande sforzo. Totò e Anna Magnani nella partedei due sfigatoni di"Risate di gioia" di Monicelli. Umorismo amaro d’alta classe».
Fonte: Sch 73145
• Gérard Jugnot. (Tandem) negli anni 70 e 80 faceva parte della compagnia del caffè – teatro Splendid, che adorava la commedia all’italiana e guardava sempre i film di Monicelli e Risi: «Grazie a loro abbiamo capito che commedia significa prendere qualcosa di triste e farlo diventare positivo».
Fonte: Sch 73126
2002
• Spaak. L’esperienza di Catherine Spaak nel mondo del cinema italiano, «un mondo misogino»: «Quando giravamo "L’armata Brancaleone" gli uomini mi prendevano in giro, Monicelli e Gassman me ne dicevano di tutti i colori. Io ero timida, arrossivo, diventavo proprio viola e Vittorio si divertiva a insultarmi, puttana, troia. Mi faceva piangere. E tutti si divertivano da morire a vedermi imbarazzata e offesa».
Fonte: Claudio Sabelli Fioretti, "Sette", 14/11/2002 pagina 110.
• Deneuve. “La mia [Catherine Deneuve] - dice Monicelli - è una donna civile, brillante, grande professionista che si offrì personalmente di partecipare al film soprattutto, credo, per misurarsi con la Ullmann, perché amava il progetto della commedia al femminile” – Vedi 13850
Fonte: Sch. N. 13850
• De Vito Danny. Neptune (Stati Uniti) 17 novembre 1944. Attore. Regista • «Esordisce nel 1971 al fianco di Sofia Loren , in La mortadella di Mario Monicelli.
Fonte: Sch. N. 13813
• Giuffré Carlo. «Mario Monicelli non mi ha mai perdonato di aver rifiutato di interpretare con lui Speriamo che sia femmina: mi disse che avevo commesso un grave errore, così come quando rifiutai una parte importante nell’altro suo film Amici miei, perché ritenevo che fosse un personaggio volgare, poco adatto alle mie corde
Fonte: Sch. N. 12942
• Giuria. Mario Monicelli a fare il presidente di giuria [al Festival de la Comedie]
Fonte: Sch. N. 12857
• Sequel. Neri Parenti sul sequel di Amici Miei: «ho troppa paura del confronto con Monicelli e dello sgarbo che gli farei»
Fonte: Sch. N. 11472
• Socialisti. Lo erano invece Monicelli, Age, Scarpelli.
VUKOTIC Milena. «Con quella faccia un po’ così - il naso impertinente che punta al cielo, gli occhi da clown, beffardi e malinconici - ha sedotto Fantozzi e Bunuel, Monicelli e Fellini, Risi e Nichetti» (Giuseppina Manin, ”Corriere della Sera” 17/7/2002)
Virna Lisi. Secondo i più fu proprio quell’episodio [quello in cui il marito di Virna Lisi saltò al collo di J. Lemmon per gelosia a Holywood] a intristire la carriera di lei [Virna Lisi], secondo Monicelli fu invece la signora che si volle emarginare: «Purtroppo, a un certo punto, sposò un palazzinaro molto ricco. Non avendo più bisogno di lavorare, comiciò a selezionare le proposte e a centellinare le apparizioni. Peccato. Era un’attrice di immenso talento. Era bellissima, e lo è tutt’ora».
Fonte: Giorgio Carbone su Libero, 8/10/2002 pagina 2002; Mariano Sabatini e Oriana Maerini, Intervista a Mario Monicelli. La sostenibile leggerezza del cinema, Edizioni scientifiche italiane.
2001
• Grieco. «Anche tu, come Nanni Moretti, hai cominciato con i film a passo ridotto, e hai vinto a Venezia nel 1934 con un film breve tratto dai ’Ragazzi della via Paal’ realizzato insieme a tuo cugino Alberto Mondadori. "Però non si vincevano statue, animali, roba del genere. Il premio consisteva nella possibilità di lavorare nei film normali. E così cominciai. Ma non facevo mica l’aiuto regista. Portavo l’acqua minerale, accendevo le sigarette, aiutavo a infilare il paltò, roba così"» (Mario Monicelli a David Grieco a proposito dei suoi inizi).
Fonte: David Grieco su l’Unit࿡ del 23/05/01 a pagina 19.ù
2000
• Figli. Mario Monicelli, che ha chiamato Rosa la bambina avuta a 75 anni: «A quell’età non si diventa padri per caso, lo si diventa talvolta per la pressione della donna. Le donne pensano ancora che fare un figlio con un grande uomo sia garanzia di progenie geniale. Ma sono tutte baggianate»
Fonte: Elena Polidori, la Repubblica 28/01/2000
• Toc. «Mi fa schifo. È inutile. Entra senza bussare. La sua ineluttabilità è di pessimo gusto. Monicelli ha una sua teoria: muoiono solo gli stronzi. Un momento di stronzaggine, prima o poi, capita a tutti... Starò attento» (Vittorio Gassman).
Fonte: David Grieco su l’Unit࿡ del 23/05/01 a pagina 19.Paolo Conti, Corriere della Sera 30/06/2000
"Più si è provinciali più si è internazionali" (Mario Monicelli sulla ”Stampa” di martedì 26 gennaio)
1998
• Impotenza. «Confesso che nessuno mi ha confidato di essere impotente, né alcuna donna che ho avuto mi ha mai detto di aver avuto problemi così gravi con altri uomini» (Mario Monicelli sull’’Espresso” del 13 giugno 1998)
• Detti. «Qui in Toscana diciamo: quando voi stavate attaccati agli alberi come scimmie, noi s’era di già finocchi. Dai Medici in poi abbiamo inventato tutto» (Mario Monicelli sulla ”Repubblica” del 23 agosto 1998).
• B.B./2 Brigitte Bardot Mario Monicelli l’incontra «quando non era nessuno»: «Si presentò per i provini di Proibito nel ’55. Sembrava un pechinese. La bocciai. Più tardi mi chiese se era il caso di continuare sulla via del cinema. ”Lasci perdere”, le risposi. L’errore più clamoroso della mia carriera»
Fonte: Giuseppina Manin, ”Corriere della Sera” 24/3/1998).
1997
• Magnani. Le abitazioni di Anna Magnani erano accoglienti e perfettamente organizzate [...]. Si mangiava bene e si beveva champagne rosé. Tra gli invitati: [tra gli altri] Mario Monicelli
Fonte: Enzo Biagi, L’Unità, 04/05/1997