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 2010  novembre 30 Martedì calendario

I RUSSI SONO FINALMENTE LIBERI


Finalmente una legge permette ai cittadini russi di muoversi liberamente entro i confini nazionali. E questo perché è stata ammorbidita la pratica della registrazione. Si tratta di un semplice timbro nero che, impresso sul passaporto interno da 84 anni, registra la vita dei russi.

Rafforzato da Stalin nel 1932 per impedire la migrazione dei contadini affamati verso le città dopo la collettivizzazione delle terre, ha attraversato i decenni successivi ed è rimasto in uso perfino quando le regole per ottenerlo sono diventate meno rigide.

Questo timbro è richiesto negli alberghi, all’ospedale, dal datore di lavoro, in banca, per comprare un’automobile, per votare. È soprattutto un freno notevole allo spostamento di manodopera. In un momento in cui il governo non vuole più finanziare in perdita le 400 città mono-industriali ereditate dall’Unione Sovietica (quando una fabbrica o un conglomerato industriale occupava il 25% della popolazione in età di lavoro), era indispensabile tagliare questo filo che teneva stretti i lavoratori.

Adesso si può dire che è quasi fatta. A partire dal prossimo 1° gennaio gli abitanti delle regioni russe nelle quali la disoccupazione morde (Urali, estremo Oriente, Caucaso settentrionale) potranno stabilirsi in via provvisoria nelle ricche metropoli come Mosca e San Pietroburgo, senza perdere tempo in formalità amministrative.
Se il cambiamento di indirizzo sarà provvisorio (di tre mesi in tre mesi), basterà informare il Servizio delle migrazioni, un organismo che dipende dal ministero dell’interno, inviando i giustificativi via posta o corriere. Così si tira un tratto di penna su lunghe file d’attesa e su questioni burocratiche infinite.
Tuttavia questo vale soltanto per la domiciliazione provvisoria e non per quella definitiva: in quest’ultimo caso bisognerà continuare a seguire la vecchia trafila per ottenere il famoso timbro lasciapassare. Esso permette di ottenere gli aiuti sociali, l’iscrizione dei bambini a scuola e le cure sanitarie. Inoltre città come Mosca sono molto restie a concedere una residenza di lunga durata. E, se si decide di vivere in un luogo senza essere registrati, si rischia anche la vita perché l’assistenza medica non è garantita.
Per ovviare all’inconveniente esistono i timbri falsi, forniti da apposite società di servizi che prosperano soprattutto nella capitale. Ma, in caso di controlli accurati della polizia, essere smascherati è un gioco da ragazzi.