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 2010  novembre 14 Domenica calendario

DA MANCINI A DESTRIMANI CON LA STIMOLAZIONE MAGNETICA

Se cinquant’ anni fa le strade di Maradona si fossero incrociate con quelle di Flavio Oliveira della UCLA University di Berkeley, in California, la storia del calciatore argentino avrebbe potuto essere diversa, così come quella di altri campioni come il cestista Kobe Bryant, oppure di musicisti come Ludwig Van Beethoven, o di scienziati come Albert Einstein. Che cos’ hanno in comune questi persone famose? Che sono tutti mancini. Flavio Oliveira è il principale autore di uno studio sulla possibilità di invertire artificialmente il lato scelto dal cervello per muovere il corpo. Ogni volta che compiamo un’ azione, anche solo schiacciare un pulsante in ascensore o prendere la tazza del caffè, il cervello sceglie automaticamente, quale mano utilizzare: nei destrimani (l’ 80 per cento delle persone) la destra e nei mancini la sinistra. Ma secondo lo studio da poco pubblicato da Oliveira sulla rivista scientifica Pnas, stimolando il cervello con le onde elettromagnetiche della Tms (transmagnetic stimulation, stimolazione magnetica transcranica) è possibile influenzare questa scelta trasformando un destrimane in mancino e viceversa. I ricercatori hanno anche appurato che noi mettiamo sempre in allerta entrambi i lati, ma poi solo uno dei due "entra in campo". La scoperta aiuta a comprendere meglio la dominanza emisferica, cioè la suddivisione di compiti fra emisfero destro e sinistro che tutti abbiamo. Oltre agli ambidestri, non sono pochi i cosiddetti mancini corretti, che alla fine usano entrambe le mani facendo probabilmente la stessa cosa che fa la Tms, ma con più fatica e con più tempo. Forse, con il procedere di questo tipo di studi si arriverà anche a trovare la soluzione della misteriosa sindrome della mano aliena, in cui un arto inizia a muoversi da solo come se fosse comandato da un altro. Che la famosa mano de dios di Diego Armando Maradona fosse un fugace episodio di quella sindrome?
Cesare Peccarisi