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 2010  ottobre 07 Giovedì calendario

LELE, SONO STATO UN INGRATO MA NON SONO MAI STATO GAY


Sono le 20 e 15 di martedì 28 settembre, noi stiamo per andare in stampa, Fabrizio Corona ci risponde al cellulare bisbigliando mentre è su Skype, il programma che serve per telefonare via computer a basso prezzo. Di là dal monitor, c’è Belen in diretta dal Sudafrica che tuona nella sua lingua parole incomprensibili. E no, non c’è bisogno di sapere lo spagnolo per capire che Belen Rodriguez è furiosa davvero. Furiosa, ovviamente, per la storia di Corona che sarebbe gay e sarebbe stato l’amante di Lele Mora. E no, neanche Corona habla espanol, ma è noto che chi è arrabbiato forte si sfoga nella sua lingua madre e stavolta il bel Fabrizio sembra quasi schiacciato a forza contro la sedia dal fiume di: insulti? Richieste di spiegazioni? Maledizioni? Vai a capire. A noi poco prima aveva detto che con Belen era tutto Ok. E sì, ora ammette a monosillabi che quella che sentiamo è lei e farfuglia sbrigativo che la situazione è sotto controllo e che però, no, non può parlare, non ora. In ogni caso, la ramanzina di Belen sovrasterebbe anche la nostra voce.
L’ultimo casino nel quale è finito Fabrizio Corona è stato scatenato dal suo ex socio Lele Mora: l’agente dei Vip ha confessato di aver avuto una relazione con lui, quando, prima ancora di diventare il re dei paparazzi, Fabrizio era solo il suo braccio destro. Che poi era anche roba da montarsi la testa essere l’assistente del Mora dei tempi d’oro, quando per i personaggi valeva la regola "Se non sei di Mora non sei nessuno" e "stare con Mora" era di per sé una professione. Tempi in cui i palinsesti tv, i gossip e la cronaca rosa sembravano tutto un affare gestito dal Lele e dai suoi. Poi c’è stata Vallettopoli. E i guai giudiziari e finanziari di entrambi, la rottura, i processi. I veleni. L’ultimo viene battuto dalle agenzie di stampa lunedì 27, riguarda un verbale d’interrogatorio, datato 13 ottobre 2009, dove Mora giura ai pubblici ministeri milanesi Fusco e Carducci che lui e Fabrizio erano amanti e che per lui ha anche scialacquato: buona parte dei tre milioni di euro di cui gli chiedevano conto i Pm «sono andati in regali che ho fatto a Corona. Ho comprato otto auto a partire da un Audi cabriolet fino alla Bentley Continental. E anche l’appartamento di via De Cristoforis a Milano gliel’ho comprato io dandogli un milione e 500 mila euro in contanti». Rivelazioni contenute in uno stralcio di interrogatorio che fa parte dell’inchiesta,
chiusa a luglio, per maxi evasione fiscale da 17 milioni di euro per la quale sono indagati Mora, Corona e altre sei persone.
Con Novella, Mora sull’argomento è lapidario: «Di queste cose giudiziarie non parlo. Sono cose private che mi ha chiesto il Pm e io non potevo mentire». Già si sa, che davanti alla Legge si "giura di dire tutta la verità".
Non la pensa così Corona. Che controbbatte: «Mora ha mentito. Lo ha fatto perché davanti ai magistrati doveva spiegare che fine avevano fatto i soldi di cui gli chiedevano». Dopo lunghe insistenze, si è deciso a incontrarci per un’intervista esclusiva proprio in via De Cristoforis, nel suo studio attiguo all’appartamento "conteso", quello che Lele Mora dice di avergli regalato. Seduto dietro una scrivania piena zeppa di fogli e post-it gialli, con appuntati cifre e numeri indecifrabili, Fabrizio appare al meglio della forma, vale a dire sicuro di sé, menefreghista e un po’ sbruffone. Prova pure a giocare in difesa: «Che vuole che dica? Mi sono fatto una risata... Sono tutte invenzioni, io la casa me la sono comprata e sto ancora pagando un mutuo. Pago 50 mila euro al mese». Inutile chiedere delucidazioni sull’abnormità della rata. Corona glissa. Però quando gli sventoliamo sotto il naso i quotidiani che lo danno per gay, bisessuale o quel che l’è, un minimo si accende: «Io non devo dimostrare niente a nessuno. Io posso stare con tutte le migliori gnocche che ci stanno sulla faccia della Terra, poi vediamo se dicono che sono gay». Ora si accende una sigaretta. Si calma. Sorride: «Gay, poi… Bisessuale. M’hanno fatto fare la figura del moderno...». Si risiede: «Io sono Corona sono fatto così, sono il più intelligente di tutti, il più furbo, però ho questo carattere impulsivo che non riesco a trattenere. Ma questo sono io, prendere o lasciare». La spavalderia passa quando parla della sua famiglia: suo figlio Carlos Maria, la fidanzata Belen, l’ex moglie Nina Moric e mamma Gabriella. Gli chiediamo come hanno reagiato loro e lui improvvisamente cambia tono: «Mi dispiace soprattutto per mio figlio Carlos. È soltanto un bambino e già immagino a scuola i suoi compagni di classe cosa gli potrebbero dire». Le sue preoccupazioni arrivano anche alla mamma di Carlos, Nina Moric, che già ai tempi - narrano le cronache - si presentò in lacrime dal Pm di Potenza Henry Woodcock implorando: «La prego, dottore, mi dica: è vero che mio marito sta con Lele Mora?». Quella "tradita" col Mora, appunto, sarebbe lei, non Belen. Ora Fabrizio scrolla le spalle e la spara: «Nina non ha detto niente, Nina mi ama ancora». Peccato che la Moric abbia poi rilasciato un’intervista velenosa in cui dice di aver sempre sospettato della relazione con Mora e si mette dalla parte del manager, definendolo una "donna" ferita, come lei.

E poi c’è Belen, che è in Sudafrica per le riprese dei cinepanettone. «Povera Belen, quante gli ne ho combinate», sospira Fabrizio. «Mora in Tv ha detto pure che con me lei ha tradito Marco Borriello per un anno, ma non è vero. Lei ora è assediata dai giornalisti e a breve avrà un conferenza stampa sul film e le domanderanno di noi. Io sono innamorato di lei, e sto facendo di tutto per farla stare tranquilla. Era da un po’ che rigavo dritto, che non andavo sui giornali. Questo casino non ci voleva». Quando parla dell’argentina a Corona brillano gli occhi: «È una ragazza intelligente, sa che può fidarsi di me, mi crede. Ha le palle e questa storia non cambierà il nostro rapporto». Peccato che, via Skype, la sera stessa, Belen ci sia sembrata tutt’altro conciliante.
A un certo punto della nostra visita, invece, a Fabrizio squilla il cellulare. È sua mamma e da come lui le parla la immaginiamo preoccupata. Fabrizio le dice di stare tranquilla, che è tutto Ok e che ci penserà lui a sistemare tutto. Bene, mamma. Tranquilla, mamma. Clic.
Boom. Boom. Boom: chiusa la chiamata, Fabrizio ha afferrato un bastone, uno di quelli da passeggio con il manico d’argento, e lo sta picchiando contro un punchball appeso in un angolo, che pare stia lì apposta per sfogare le sue quotidiane arrabbiature.
Intanto, cercare conferme e notizie nel giro dei personaggi che per anni sono stati nella scuderia di Lele Mora e che hanno convissuto con lui serate, impegni di lavoro e vacanze in Sardegna è quasi impossibile. Tutti si nascondono dietro un "no comment", specificando: "non sono fatti miei". Eppure le voci su una relazione tra Mora e Corona giravano da anni, fin dal 2000. Persone vicine a ricordano di una vacanza a Porto Cervo, nella famosa villa di Lele, dove oltre a Pippo Inzaghi, Anna Falchi, Luisa Corna, Elisa Triani, c’era uno sconosciuto Fabrizio, allora 26enne, amico intimo del padrone di casa che sfoggiava una fiammante Audi Cabriolet, la stessa che il manager ha confessato ai Pm di aver regalato a Corona. Sempre dal giro di Mora molti ricordano ancora quando Lele definiva Corona "la mia marchetta di lusso", ma c’è anche da dire che il manager ha di per sé un linguaggio colorito, sistematicamente sopra le righe. L’unico che parla di una "relazione" è una "gola profonda" ben conosciuta nell’ambiente, ma che preferisce restare anonimo (VEDI SOTTO).

In ballo comunque non c’è solo la relazione tra i due ma anche regali, denaro e una complessa storia che riguarda certi preziosi orologi. I vecchi rancori tra i due spiegano ora "la vendetta" di Mora. Durante la trasmissione televisiva Matrix, infatti, Mora ha detto di aver aiutato Fabrizio nel momento del bisogno dandogli numerosi orologi, tra cui uno del valore di 500 mila euro, ricevuto da uno sceicco arabo. Sostiene Mora che si trattava del suo "tesoretto per la vecchiaia", che custodiva gelosamente in cassaforte. Fuori dallo studio, pare che Mora abbia raccontato agli amici che fu Corona a portargli una persona che rilevò tutta la collezione, comprensiva anche dell’orologio da mezzo milione di euro. I contanti li avrebbe intascati direttamente Fabrizio. Si trattava di un prestito, pare spieghi Mora, una cosa ben diversa dai regali veri, come il Rolex in oro con zaffiri, rubini e brillanti, scelto personalmente da Fabrizio ai tempi d’oro, ma pagato da lui. Lo stesso Rolex che Corona sfoggia anche davanti a noi. Chi è vicino a Lele Mora in questi giorni racconta che il manager l’avrebbe giurata a Corona da due mesi, quando trovandosi in difficoltà per una cambiale che rischiava di finire in protesto, pensò di chiedere dieci mila euro a Corona. Mora, che si vergognava di chiedere soldi al figlioccio di un tempo, avrebbe affidato la sua richiesta a un comune amico. Secondo Mora "Corona li avrebbe tirati scemi" per un mese intero, senza alla fine scucire un euro. I soldi, poi, li avrebbe prestati a Lele la figlia Diana. Per questo, in Tv, a Matrix lei è scoppiata a piangere quando ha scoperto che il "tesoretto" il padre lo aveva regalato a quel Corona che poi gli aveva voltato le spalle. E pensare che, secondo Mora, Corona di grano ne avrebbe. Va dicendo che il suo ex socio possiede almeno 25 milioni di euro perché non spende e accumula tutto. Di certo, Mora si è ritenuto ferito a morte dal mancato prestito.
Questione sulla quale persino Corona cambia del tutto registro: «Su questo, ho torto marcio. Mora mi ha sempre aiutato e quando ha avuto bisogno lui, io non sono stato pronto. Però se dice che mi ha chiesto 10 mila euro, dice un’altra bugia: mi ha chiesto cento mila euro. E racconta balle anche su quell’orologio da mezzo milione, che lui ha ricevuto da Gheddafi e non da uno sceicco arabo come dice lui, e che a me non ha mai dato». Ma di che cifre stiamo parlando? «Non ricordo quanti erano gli orologi, so che Lele mi ha dato circa 100, forse 120 mila euro. In quel momento, mi ha veramente aiutato e io poi non ho ricambiato». Fabrizio si riferisce al periodo in cui per Mora sono iniziati i guai finanziari, dovuti tutti al suo coinvolgimento in Vallettopoli, inchiesta dalla quale è uscito pulito e in cui era finito in virtù della sua frequentazione con Corona. In quel periodo di disgrazia, Mora ha perso artisti e ingaggi.

Intanto nei tanti schermi che arredano l’ufficio sintonizzati sulle più importanti reti Tv scorrono continuamente le sue immagini accompagnate dall’ennesimo "Corona è gay". Fabrizio sbotta: «Basta adesso vi faccio vedere io chi è Corona!». Prende in mano il cellulare e cerca un numero, quello di Ivan Savino, un ragazzo pugliese di ventidue anni che, a detta di Fabrizio, sa molte cose. Questo ragazzo, che lui definisce "un amichetto di Lele Mora", è stato, dice, ospite nell’ufficio del manager e in presenza di altre persone ha sentito delle frasi inequivocabili contro Corona. Noi lo raggiungiamo al telefono e Savino racconta: «Ho conosciuto Lele Mora a Lecce, durante una serata. Lui mi ha invitato ad andare a trovarlo a Milano nel suo ufficio. A me interessava essere lanciato
Tv così andai a casa sua, giovedì 15 settembre, scorso. Lì lui in confidenza mi raccontò di aver chiesto centomila euro a Corona. Invano. A quel punto Mora disse: “Lui non me li ha dati e ora so io cosa fare: lo rovino"». E se è vero che fu amore, nessuno è più spietato di un amante ferito. Dopo i giudici, la galera, i soldi falsi, Corona reggerà anche questa onda d’urto?


***
[BOX]

La gola profonda
"Lele era pazzo di Corona"
Che tra Lele e Fabrizio ci fosse qualcosa di più di un rapporto di lavoro gli habituè di casa Mora lo sospettavano già dal 1999. Era estate e allora il clan svacanzava a Villa Paradiso, che l’agente dei Vip prendeva allora in affitto a Porto Cervo. Corona era poco più che un ragazzino, ma tutti lo ricordano determinato e vispo, uno furbo, che captava intrighi e notizie con uno sguardo sfuggente. Una gola profonda, che vuole restare anonima, ricostruisce la relazione tra Corona e Mora, partendo dalle famose vacanze sarde del clan Mora.

TUTTI SOSPETTAVANO Siamo nella Villa Azzurra di porto Cervo Marina, nel comprensorio Le Pleiadi. «Una mattina entrai in camera di Lele, li trovai lì», racconta la nostra fonte. «Le finestre erano coperte con vestiti, asciugamani e teli, pensai che i due temevano di essere paparazzati attraverso le finestre». La fonte aggiunge: «Mora lo chiamava in pubblico "il mio fidanzato". "Sono pazzo di lui", diceva spesso». E la Moric? «Mora ha dichiarato che Nina li ha scoperti con Vallettopoli, ma non è vero, lei sapeva da tempo. Chi ha memoria buona ricorda che anni prima di quell’inchiesta si precipitò a casa di Lele per chiedere se fosse vero quello che tutti dicevano. Lele negò, ma a lei rimase il dubbio». D’altra parte, tutto era ambiguo a casa Mora. Tutti si chiamavano l’un l’altro "amore" e "tesoro" e tutti si baciavano. «Quindi se Mora baciava Corona, nessuno ci faceva caso», aggiunge la fonte.

GELOSIE «A Fabrizio Lele perdonava tutto, era pazzo di lui. Anche quando Corona ha preso la piega che ha preso e che lo ha messo nei guai, Lele ha cercato di salvarlo, fino all’ultimo. Lo dimostra la storia della Ventura. Lei, quando era perseguitata dai paparazzi per via della separazione da Bettarini, di Corona non ne poteva più e disse a Lele, che era il suo manager: "Scegli: o me o lui". Mora scelse Corona».

CORONA NON È GAY «Nessuno può averlo mai neanche sospettato», assicura la nostra gola profonda. «Fabrizio frequentava Lele per quello che gli dava e faceva per lui. Potrei giurare che Corona è etero, ma sa come far innamorare uomini o donne». [2]


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[BOX]
"Un mutuo mensile di 50 mila euro"

Di seguito, ecco come Corona spiega ai lettori di Novella l’acquisto, nel 2008, dell’appartamento da 220 metri di via De Cristoforis che Mora sostiene di avergli comprato, dandogli un milione e mezzo di euro in contanti.
• Costo dell’immobile: un milione e 800 mila euro.
• Assegni circolari: un milione e 100 mila euro.
• Bonifico ordinario emesso dalla società Fenice: 100 mila euro.
• Mutuo attivato a giugno 2010: 12 rate mensili da 50 mila euro per un totale
di 600 mila euro in un anno. Scadenza giugno 2011.
• A curare la compravendita, sostiene Corona, un notaio di Reggio Calabria. [3]