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 2010  settembre 16 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DURNWALDER

LUIS"

2010
[Conti pubblici in difficoltà, scarsi finanziamenti e aumento delle tasse: alcuni comuni confinanti con le provincie autonome trentine hanno promosso referendum per farsi annettere a Trento e Bolzano. Luis Durnwalder si è fatto] dare un ampliamento delle competenze, alleggerendo il bilancio statale di un miliardo. D’ ora in poi gli ammortizzatori sociali e gli atenei saranno gestiti da loro [Durnwalder e Dellai, suo collega presidente della provincia di Trento]. E negli accordi c’ è anche un finanziamento, sempre a carico del Trentino, di 40 milioni per i comuni confinanti. Il tutto per tamponare altre richieste di trasloco territoriale. Deciso a mettere l’ autonomia in cassaforte nonostante i nuvoloni, Dellai […] Ha sottoscritto un patto di ferro con Durnwalder e Guenther Platter, presidente del land di Innsbruck. Obiettivo: la nascita di una Regione europea sovranazionale che somiglia tanto al vecchio grande Tirolo. […] i tre hanno intenzione di coordinare la politica di trasporti, istruzione universitaria, scuola, ricerca, sanità, energia. Il tutto gestito da un nuovo «ente» transnazionale presieduto a turno da ciascuno dei tre presidenti, con struttura e dipendenti propri. Di più [della provincia di Trento] ne ha avuti solo Bolzano: 1.121 [euro di finanziamenti per abitante].
Fonte: Sergio Rizzo-Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 21/08/2010.

[Veto di Luis Durnwalder al presidente del Veneto Luca Zaia alla richiesta di prolungare l’autostrada fino al confine con l’Austria].
Fonte: Balthazar, Vanity Fair n.30 4/8/2010.

[Il ministro per i rapporti con le regioni Raffaele Fitto ordina:] «Via dalla provincia di Bolzano i 36 mila cartelli turistici scritti nella sola lingua tedesca». Il presidente della provincia autonoma Luis Durnwalder, nato a Falzes, studi a Vienna e Innsbruck, potente esponente della Sudtiroler Volkspartei, da Bozen dice «nein», proprio non si può: «Quei cartelli sono stati installati da altri. La decisione spetta comunque alla Provincia. Certe parole non so nemmeno come si direbbero in italiano. Al massimo si potrebbe lasciare il nome originario tedesco e tradurre l’indicazione, precisando che la strada porta a un ”lago” prima indicato solo come ”see”. ». […] [Ancora Durnwalder:] «Io non ho il potere di rimuovere quei cartelli. Il ministro Fitto non ha il potere di intervenire. La decisione spetta alla sola Provincia di Bolzano. Spero comunque che si trovi una soluzione che non pregiudichi la buona convivenza». […] [Le indicazioni stradali ufficiali in tutta la regione sono già bilingue, quelle turistiche no, a Bolzano città si parla di più italiano, nei dintorni molto meglio il tedesco. Durnwalder:] «In dieci anni ho già cercato due volte di portare il problema in Consiglio. La destra di lingua tedesca e la destra di lingua italiana lo hanno sempre impedito con migliaia di emendamenti. La prima sostiene che basta il tedesco. La seconda si batte per la predominanza dell’italiano». […] [Difficile trovare una soluzione] Durnwalder mette più di un paletto: «I nomi propri tedeschi o che appartengono alla storia tedesca non si toccano». […] [E se il richiamo provenisse da un ministro del nord?] Durnwalder giura che il problema non è quello: «Non c’entra che il ministro Fitto sia pugliese. Quanto ai politici della Lega: dicono sempre di battersi per le autonomie, ma poi votano anche altro con il governo. Noi l’autonomia locale la pratichiamo davvero. C’è la stessa differenza che passa tra il dire e il fare». […] Anche se il presidente Durnwalder qualche concessione la fa più che volentieri: «Tutti mi chiamano Luis. Ma io all’anagrafe sono registrato come Alois».
Fonte: FABIO POLETTI, La Stampa 23/7/2010, pagina 21.

[…] Luis Durnwalder ha sotto di sé 22.000 dipendenti, uno ogni 23 abitanti […].
Fonte: Stefano Lorenzetto, il Giornale 11/7/2010.

[…] Luis Durnwalder, dal 1989 presidene della Provincia di Bolzano e dal 2009 presidente di turno della Regione, è oggi il capo di esecutivo più ricco di tutto il mondo germanico: 25.600 euro di stipendio mensile, contro i 19.300 di Angela Merkel.
Fonte: Maurizio Stefanini, Libero 28/5/2010.

[Guido Bocher, primo sindaco di lungua italiana di Dobbiaco, comune dell’Alto Adige ad ampia maggioranza tedesca. Per Durnwalder è] […] «Impossibile che in un comune con poco più del 10% di italiani venga accettato un sindaco italiano. Tra poco si tornerà a votare».
Fonte: Marco Imarisio, Corriere della Sera 24/05/2010.

[…] Barack Obama guadagna 400.000 dollari (260.000 euro), meno del presidente della Provincia autonoma dell’Alto Adige Luis Durnwalder (324.000 euro) […]. [Durnwalder porta a casa esattamente 320.496 euro lordi l’anno, quasi 36.000 euro più di quanto guadagna il presidente degli Stati Uniti].
Fonte: Giampiero Di Santo, ItaliaOggi 10/4/2010; Fonte: Sergio Rizzo Gian Antonio Stella (Brano tratto da «La Casta», nuova edizione aggiornata), Corriere della Sera 12/11/2008.

Luis Durnwalder del Partito Popolare Sudtirolese, […] Con i suoi 324.000 euro è il presidente meglio pagato del Paese. […] il primato gli è costato nel 2008 la pubblica gogna del temuto Tribunale di Penitenza delle Feste Vigiliane degli eterni rivali trentini: «L’imputato prende uno stipendio che vale venti volte quello di un operaio, ed è anche un insensibile». […] perché assediato dai giornalisti, Durnwalder si lasciò scappare con stizza: «Che ne sapete? Comincio a battagliare ogni giorno alle sei e non finisco prima di mezzanotte. Lavoro e voglio essere pagato. Mi sembra semplice!».
Fonte: Giacomo Susca, Il Giornale 5/1/2010.

2009
[A Naturno, in Provincia di Bolzano, un’inchiesta della magistratura ha scoperto un’organizzazione neonazista, la Hitler-Jugend. Durnwalder minimizza:] «Bisogna fare tutto il possibile - […] - ma senza esagerare, siamo in linea con l’Europa».
Fonte: Marco Imarisio, Corriere della Sera, 18/7/2009.

[Le Dolomiti sono diventate patrimonio naturale dell’umanità dell’Unesco, per Durnwalder un] «coronamento della politica di tutela ambientale e per il rilancio della montagna».
Fonte: Marika Gervasio, Il Sole-24 Ore 27/6/2009.

2008
[Ancora Durnwalder sul suo stipendio, più alto della Cancelliera Merkel:] «Intanto va detto che i politici tedeschi hanno anche la possibilità di fare attività privata: consulenze e altro. Non so se ciò valga anche per la Merkel, ma per gli altri è consuetudine. E poi io credo che anche i politici debbano essere ben retribuiti. Così, se gli stipendi sono alti, anche i professionisti più validi entrano in politica». E una Provincia autonoma, così come una Regione, «beh, va amministrata con cura. Ci vuole un presidente che sia responsabile, né più né meno di un direttore generale in una banca». Ecco perché le cifre del suo stipendio non lo sconvolgono: «Intanto riportano il lordo. Al netto anche delle tasse, il 52 per cento, sono 12 mila». Sempre quasi il doppio del premier... «E io che ci posso fare? Non credo che prenda così poco. E se è vero, lo Stato deve dargli di più. Non è giusto che un presidente del Consiglio percepisca uno stipendio inferiore a quello di un deputato». Che siano 25 mila o 12 mila, comunque, per Durnwalder sono meritatissimi: «Comincio a battagliare ogni giorno alle 6 e non finisco prima di mezzanotte. Lavoro e voglio essere pagato. Mi sembra semplice». E a Galan, che lo ha indicato come esempio di spreco politico, e che in più ha criticato duramente Prodi per averlo incontrato a fine anno, «Durni» replica ridendo di gusto: «Ma povero Galan, pensare che abbiamo pescato assieme anche in val Pusteria. E’ solo arrabbiato per la storia di Cortina che vuol passare da noi e abbandonare il Veneto. Ma è colpa mia se lui governa male? Comunque, io Prodi lo conosco da anni e abbiamo un ottimo rapporto. Abbiamo parlato di tutto: delle nostre richieste, e anche di Cortina. E per quanto riguarda la lealtà a questo governo... noi della Svp la manterremo. Siamo gente seria. L’ha capito anche Berlusconi, che da premier manco ci riceveva. E che ultimamente, credendoci dei montanari ingenuotti, voleva conquistarci "regalandoci" la rimozione della Biancofiore [esponente di spicco del Pdl rappresentante della maggioranza italiana in Alto Adige]. Mica siamo stupidi, noi».
Fonte: Angela Frenda, Corriere della Sera 7/1/2008.

[Eva Klotz, leader del Südtiroler Freiheit, partito indipendentista del sudtirolo, alle elezioni arriva al 5%, un buon risultato]. I giovani, soprattutto, hanno voltato la faccia a Luis Durnwalder, che governerà ancora, con un maggioranza risicata e il fiato sul collo dei vincitori morali delle elezioni: i Freiheitlichen di Pius Leitner [partito di destra che tutela le minoranze di lingua tedesca; nelle elezioni provinciali del 2008 ha ottenuto il 14,3% dei voti, triplicando i propri consensi rispetto al 2003, eleggendo cinque consiglieri].
Fonte: Marisa Fumagalli, Corriere della Sera 29/10/2008.

Luis Durnwalder, unico governatore contadino dell´Europa occidentale ad essere democraticamente al potere da 35 anni. [Patto con Calderoli: Roma non toccherà i fondi che consentono al Sudtirolo di essere la provincia più ricca d´Italia, la quarta del continente e in cambio la SVP di Durnwalder concederà a Bossi l´evocazione della propria immagine popolare di ideale "filiale meridionale" della Csu bavarese e dell´Oevp tirolese]. «Sarò l´ultimo - dice il presidente Durnwalder - a richiedere l´autodeterminazione. Ma se Roma non potesse più rispettare gli accordi internazionali sul Sudtirolo sarò il primo». […] «La forza della nostra autonomia è l´essere riuscita a portare vantaggi per tutti. E’ chiaro però che, se il federalismo nazionale diviene legge, le cose cambiano. Chiederemo di poter differenziare la pressione fiscale anche dentro le regioni. Se non tocco il gettito complessivo di un territorio, devo poter decidere chi e dove paga di più, o di meno. Per ripopolare una valle, o per sviluppare una zona rimasta indietro». […] Oggi [la SVP di Durnwalder e le altre forze politiche sudtirolesi] si schierano a favore della secessione di Abkhazia e Ossezia del Sud, russofone, dalla Georgia. «Sul Caucaso - dice Eva Klotz - concordiamo con Durnwalder: la volontà della gente viene prima degli interessi di Tbilisi».
Fonte: Giampaolo Visetti, la Repubblica 2/9/2008, pagina 29.

[La rana crocifissa, opera d’arte di Martin Kippenberger installata nell’atrio del neonato museo d’arte contemporanea di Bolzano, il Museion, è fonte di polemiche]. Severo il presidente Durnwalder: «Una mancanza di rispetto. L’artista non deve essere del tutto a posto, se concepisce un’opera così». Il governatore Svp Luis Durnwalder ha proposto la rimozione dell’opera: «Si tratta - ha detto - di una offesa». E soprattutto ha criticato la collocazione così centrale.
Fonte: Repubblica.it, 26/5/2008.

[A Bolzano 2.000 studenti scendono in piazza chiedendo il “4 politico” e l’abolizione dei 2 e dei 3. La manifestazione trova] l’adesione di Luis Durnwalder, […]: i ragazzi hanno ragione, ha dichiarato, interverremo in tal senso. […] «Dobbiamo dare un incentivo ai nostri giovani. Non basta dire che vale la pena studiare: se prendo 2 e alla verifica successiva prendo 8, ecco, 10 diviso due fa 5, no? Così si perde il coraggio, il senso del recupero». C’è anche, in quei numeri, il rischio di un’ulteriore ingiustizia: «Il 90% dei docenti già usano solo i voti dal 4 in su, mentre c’è un 10% di prof che, se non sai niente, ti dà 2. Così abbiamo deciso di intervenire. Non in maniera diretta, la legge non lo prevede; parleremo con gli insegnanti, le scuole».
Fonte: Gabriela Jacomella, Corriere della Sera 23/4/2008, pagina 29.

2007
[il governatore del Veneto Galan e Durnwalder polemizzano sulla possibile annessione di Cortina alla Provincia di Bolzano. Galan:] "Un giorno gli ampezzani furono invitati a visitare la Cantina di Bressanone. Partirono in bus un centinaio di persone. Sa chi li aspettava sulla strada davanti all’ingresso? Sì, proprio ”lui”! […]". "Lui" è Luis Durnwalder. […] "Vuole Cortina perché è ricca e prestigiosa. I pezzenti mica gli interessano. Non vuole i fagioli di Lamon, e infatti ha votato contro le altre richieste di annessione. Le pare che Durnwalder brami di condividere i suoi privilegi con l’altopiano di Asiago? Andiamo! Immagino che la sua prossima mossa sarà quella di annettersi Venezia e lasciarci Mestre".
Fonte: Stefano Lorenzetto, Il Giornale 14/11/2007.

[…] il presidente dell’assemblea consiliare del Trentino-Alto Adige, Franz Pahl, si rifiuta di dare i nomi di chi riceve dalla regione le 183 pensioni degli ex "deputati" locali che pesano sul bilancio 11.100.186 euro, pari a una media di 5.054 euro al mese. […] Luis Durnwalder: "Quell’elenco deve essere divulgato: non ha senso nascondere i nomi degli ex consiglieri che vengono pagati con i soldi del contribuente. Anche perché pare che ci sia qualcosa da nascondere. In realtà i vitalizi, così come gli stipendi dei politici, sono regolamentati con legge".
Fonte: Corriere della Sera 25/07/2007, pag.30 Gian Antonio Stella.

[Conti pubblici in difficoltà. Entro il 7 novembre come conseguenza di un comma della Finanziaria 2007, le società controllate o partecipate dagli enti locali (Province e Comuni) avrebbero dovuto tagliare a tre il numero dei consiglieri di nomina pubblica se il capitale è inferiore a due milioni, o a cinque se è superiore]. Luis Durnwalder, ha avvertito: «Taglieremo i consigli di amministrazione, ma non scenderemo mai sotto il numero di cinque».
Fonte: Sergio Rizzo, Corriere della Sera 13/11/2007.

[Cortina d’Ampezzo potrebbe passare dal Veneto alla Provincia autonoma di Bolzano. Il sindaco Andrea Franceschi su Durnwalder:] "Gioviale, carismatico, molto deciso. Ci siamo visti due volte, la prima nel febbraio scorso. Ero andato a chiedergli di mia iniziativa se fosse a conoscenza del fatto che il precedente Consiglio comunale di Cortina aveva approvato l’indizione di questo referendum consultivo [per il passaggio a Bolzano]. Non ne sapeva nulla". [Il sindaco Franceschi è stato ricevuto da Durnwalder al primo appuntamento di giornata, alle 6 del mattino].
Fonte: Stefano Lorenzetto, Il Giornale 02/11/2007.

[Referendum: superato il quorum del 50%, la maggioranza degli ampezzani è favorevole all’annessione all’Alto Adige]. Plaude Luis Durnwalder […]: «E’ un attestato di stima per un lavoro che da anni la nostra Provincia porta avanti con convinzione a favore delle minoranze ladine, dello spazio rurale e della montagna ». «Ora tocca ai tre Comuni – continua – compiere i passi successivi sul piano giuridico e politico, con il Veneto e con Roma».
Fonte: Marisa Fumagalli, Corriere della Sera 30/10/2007.

[Durnwalder:] […] la strada che dovrebbe portare Cortina D’Ampezzo all’Alto Adige «è un percorso difficile, molto difficile». […] «E’ prevedibile che anche una futura richiesta di Cortina d’Ampezzo venga accolta nella stessa maniera. Io – ha spiegato Durnwalder – del resto l’ho sempre detto: dal punto di vista storico e culturale i ladini di Cortina sono assolutamente i benvenuti. Ci sono però grossi problemi giuridici e costituzionali che devono essere risolti. Ma sono problemi che, se ci riescono, devono risolverli loro, quelli di Cortina. Non noi. Noi abbiamo ricevuto un’autonomia speciale per questo nostro territorio, con questi confini attuali. Noi non abbiamo mai fatto richieste di ampliamento territoriale».
Fonte: Toni Visentini, Corriere della Sera 4/10/2007.

[…] da tempo Berlusconi corteggia segretamente Luis Durnwalder […] usando come ambasciatore Franco Frattini. [Sulla possibilità che la Svp passi al centrodestra].
Fonte: Francesco Verderami, Corriere della Sera 8/9/2007.

Nei depositi si accumulano tonnellate di corrispondenza e la gente protesta. […] a Bolzano invece propongono la secessione.[…] Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha incontrato il presidente delle Poste Vittorio Mincato denunciando «lamentele, ritardi, problemi di smistamento e distribuzione e carenze di personale». A breve Durnwalder si augura un aumento del personale in servizio, contando di riuscire almeno a tamponare le falle, ma per il medio periodo ha già annunciato di voler avviare una trattativa per trasferire alla Provincia le competenze sulla raccolta e la distribuzione della Posta in Alto Adige.
Fonte: Paolo Baroni, La Stampa 25/4/2007.