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 2010  settembre 09 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DEL TURCO

OTTAVIANO"

2010
[Casi di evasIone fiscale di personaggi illustri]
Accadde anche per Luciano Pavarotti, protagonista dell’unica stecca della sua carriera, un’evasione di ventiquattro miliardi di lire che lo portò al patteggiamento, in televisione, davanti all’allora ministro delle Finanze, Ottaviano Del Turco (guarda i casi della vita nostrana), una stretta di mano, la concessione del pagamento a rate, non «comode» come si usa dire.
Fonte: Tony Damascelli, il Giornale 5/9/2010, pagina 9

«D’Alema è come Ben Hur su una biga che deve però guidare dodici cavalli evitando che qualcuno scarti. I suoi problemi non sono né Parisi, né Marini né tantomeno Veltroni. Quel che teme è che qualche cavallo della biga si impenni per far vedere che c’è e che non si confonde con gli altri». (Ottaviano Del Turco sul Messaggero di giovedì 23 settembre 1999)
Fonte: frammenti , scheda nº 1385996 (2010)

Le intercettazioni sono servite più a rovinare la vita privata e familiare delle persone, e il processo Del Turco testimonia che questa anomalia va risolta. E comunque, chi dice che non è vero che tutta Italia è intercettata dice una falsità.
Fonte: Jacopo Matano, Il Riformista 19/6/2010

[Brunetta sul caso Scajola]
Sono un garantista. Quando arrestarono Del Turco, dissi che bisognava attendere il processo. Dopo due anni non ci siamo ancora arrivati. Occorre evitare che anche questo scandalo viva solo sui media. Necessario l’intero iter processuale per accertare le responsabilità di ciascuno».
Fonte: Aldo Cazzullo, Corriere della Sera 05/04/2010

[Sull’impoverimento culturale della classe dirigente e politica]
[...]Dagli anni ’80, ci ricorda il costituzionalista Michele Ainis nel libro "La cura", cambia tutto: i laureati diminuiscono a vista d’occhio, e per la prima volta diventano presidenti del Consiglio leader che non sono arrivati a discutere la tesi (Craxi prima, D’Alema poi). [....] Romano Prodi chiama 18 sottosegretari e cinque ministri senza laurea, Ottaviano Del Turco diventa ministro delle Finanze nel 2000 avendo in tasca la licenza media, [...]Il trionfo degli ignoranti in politica viene svelato dalle gaffe di Berlusconi (ha una laurea in legge, ma per lui i fondatori di Roma sono "Romolo e Remolo")
Fonte: Emiliano Fittipaldi, L’Espresso 13/5/2010

[Ottaviano Del Turco] «Allora venne attribuita ad Epifani la tentazione di un rapporto privilegiato con Craxi per poter acquisire meriti in vista della mia successione, ma considero questa illazione priva di fondamento. In compenso posso rivelare che proprio in quelle settimane Craxi e Martelli, d’accordo con Pierre Carniti e con la Uil di Benvenuto, fecero pressioni fortissime perché noi uscissimo dalla Cgil, formando con gli altri un unico sindacato non comunista. Resistemmo».
Fonte: frammenti, scheda nº 210484 (2010)

Chieti. Vincenzo Angelini, il grande accusatore dell’ex presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, nella sanitopoli abruzzese, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Chieti per bancarotta fraudolenta, su disposizione della Procura della Repubblica di Chieti nell´ambito dell´inchiesta sul fallimento della sua clinica privata «Villa Pini», i cui dipendenti non percepiscono lo stipendio da oltre 12 mesi.
Fonte: La Repubblica 28/4/2010

[Sono i primi anni ´80 e l´inflazione annua in Italia supera il 20%. Ecco un incontro tra governo e sindacalisti.]
I socialisti della Cgil con il loro più autorevole rappresentante, Ottaviano Del Turco, si schierarono infatti con la Cisl e la Uil, mentre la Cgil restava sola a dichiararsi contro il decreto e a sostenere il referendum chiesto dal Pci.
Fonte: Miriam Mafai, La Repubblica 26/3/2010

2009
Travolto da un insolito temporale giudiziario (Ottaviano Del Turco, Firenze, Napoli), il Partito democratico cede lentamente nei confronti elettorali e in quello con Antonio Di Pietro, che in fondo fa il gioco del governo spossandone il rivale più pericoloso.
Fonte: Mattia Feltri, La stampa 8/5/2009

2008
Povero Alessandrini e, peggio di lui, povero Veltroni, in balia di Di Pietro, come lo fu, un tempo, Craxi. Se Veltroni non chiederà giustizia contro inchieste sbagliate come quella contro Del Turco e contro D’Alfonso, sarà travolto come Craxi.
Fonte: Vittorio Sgarbi, il Giornale 19/12/2008, pagina 12

[...] Eppure il caso-Abruzzo sembra indicare che i vecchi sistemi sono sempre in auge. Dice un personaggio «informato dei fatti» come Ottaviano Del Turco: «Nelle regioni, il ruolo un tempo degli apparati di partito oggi viene svolto dalla Sanità, come grande collettore di consensi. Con una divisione del lavoro tra centro e periferia: a Roma si nominano i parlamentari e si incassa il finanziamento pubblico e alla periferia si fa capire: per il fabbisogno provvedete da soli».
Fonte: La bustarella "fai da te" di Fabio Martini, La Stampa, 19/12/2008, pag.6

[Chiamparino] Esiste una questione morale nel Pd? «No. Esistono casi diversi. In Abruzzo, o Del Turco è vittima di un clamoroso errore giudiziario, o qualcosa c’è, per quanto conoscendo Ottaviano da trent’anni mi pare strano.
Fonte: Giovanna Casadio e Antonello Caporale, la Repubblica 16/12/2008

Subito dopo il suo arresto nacque il gruppo di sostegno "Ottaviano Del Turco libero". Il gruppo per il referendum sulla legge Gelmini, fondato da un democratico di Pavia, conta 26mila iscritti
Fonte: Concetto Vecchio, la Repubblica 17/11/2008

Le inchieste giudiziarie sulla malasanità, che hanno portato in carcere il governatore Del Turco, sono state determinanti nel tagliare le ali dei Democratici e a fare schizzare l’Idv nei sondaggi sull’onda della questione morale.
Fonte: Amedeo La Mattina, La Stampa 28/10/2008

[Riguado alle accuse per la questione delle Tangenti]
Stanno in piedi queste accuse?
Non lo so, e ribadisco che fino a sentenza sono tutti innocenti. Ieri il procuratore di Pescara, Nicola Trifuoggi (è uno di quelli che un certo giorno, quand’era pretore, oscurò le tv di Berlusconi), ha detto che Del Turco ha tentato di bloccare l’inchiesta ricorrendo al procuratore dell’Aquila. Che lo ha ricevuto e ha poi scritto un rapporto su quell’incontro, allegato agli atti.
Male, no?
Male, ma non dimostra ancora che Del Turco e gli altri sono colpevoli di quello di cui li si accusa.
Fonte: Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport, 15/07/2008

Neppure in occasione dell’ormai famoso incontro in casa di Del Turco, quando Angelini dice di aver portato 200 mila euro in quattro blocchi da 50 mila, l’imprenditore ha pensato di registrare. Per essere credibile, però, si è fatto fotografare dal suo autista con la borsa in evidenza. All’uscita dalla casa del governatore, dice, la borsa era la stessa ma piena di mele: una precauzione chiesta da Del Turco per poter dimostrare che il contenitore fosse pieno, come in entrata. Non sfugge a nessuno come, invece di una foto d’emergenza, sarebbe stata molto più produttiva una registrazione fonica della consegna del denaro. E poi, è mai possibile che agli atti non esista una sola intercettazione che coinvolga direttamente il Governatore? Anzi, per l’esattezza, ce n’è una sola a difesa dell’indagato Del Turco che, dopo un interrogatorio del pm, dice ai suoi collaboratori: «Voglio dei tecnici per verificare se c’è stato qualche errore».
Fonte: Francesco La Licata, La Stampa 18/7/2008, pagina 8

2007
E anche il governatore Ottaviano Del Turco, socialista dello Sdi, ex segretario nazionale aggiunto della Cigil ed ex ministro delle Finanze, nato a Collelongo, tra gli orsi marsicani, quando lascia Pescara tira un sospiro: «Ora torno in Abruzzo».
Fonte: Alberto Statera, La Repubblica 3/4/2007

2006
[Ottaviano Del Turco (governatore della Regione Abruzzo) parla di Giorgio Napolitano: «L’ho imparato ad apprezzare proprio sugli spalti prima che diventasse ministro dell’Interno. Era facile vederlo nella tribuna d’onore laterale destra o sinistra. Non andava fra i vip. Non si scomponeva mai. Qualche volta, quando la Lazio prendeva un gol, si dispiaceva per il figlio»
Fonte: frammenti, scheda nº122030 (2006)

2005
Quando invece Ottaviano Del Turco cucina il risotto ai formaggi, sceglie «personalmente» solo gruyère francese e non dimentica «le erbe provenzali».
Fonte: Il Corriere della Sera 08/12/2005, pag.15 Fabrizio Roncone

[Agata Cappiello su Del Turco]
Quella di lei che accusa Ottaviano Del Turco di «svendere sottocosto il partito a un polo massimalista che nulla ha a che vedere con le nostre tradizioni democratiche».
Fonte: frammenti, scheda n°101118 (2005)

2002
Tatò, nonostante il suo incantevole nome da centrocampista brasiliano, fu chiamato il tedesco per aver risanato la Triumph Adler. Si affrettò ad abbandonarla per la Mondadori e, non contento, ha smistato affari dell’Enel, in attesa, forse, del Real Madrid. Del Turco tentò invano di imitarlo, passando dalla compagine della Cgil al team del Ministero della Finanze.
Fonte: Gianni Clerici la Repubblica, 07/08/2002

2001
Ottaviano Del Turco ha festeggiato con pane, salame e vino insieme ai suoi elettori di Collelongo, in Abruzzo: «Non c’era da bere per tutti. Ho dovuto chiedere damigiane di rinforzo agli abitanti del paese. E’ stato bellissimo».
Fonte: Alessandra Longo, la Repubblica del 04/06/01 a pagina 8.

L’Italia, da Giugno 2001, giocherà a Bingo: la nostra tombola.
[...]Secondo il ministro Del Turco questo gioco porterà 13mila posti di lavoro, modificherà le abitudini di chi scommette, rianimerà il settore lotterie (il 42 per cento delle entrate sarà diviso in un 20 per cento all’Erario, un 3,8 per cento ai Monopoli, un 18,2 per cento ai gestori delle sale da gioco)
Fonte: frammenti, scheda n°56146 (2000)

Finanziaria. Il Ministro del Tesoro Ottaviano Del Turco teme ripercussioni negative sul gettito fiscale, che però potrebbe risentire positivamente degli effetti di un altro degli emendamenti alla stessa Finanziaria, quello sui casinò.
Fonte: frammenti, scheda n°56007 (2000)

«Credo che se due orologi diversi segnano la stessa ora, forse bisogna iniziare a riflettere» (Ottaviano Del Turco sull’’Unità” di venerdì 19 marzo
Fonte: frammenti, scheda n°59231 (1999)

1997
[Su come affrontare i negoziati]
«L’accordo - spiega Del Turco - si fa qui, a delegazioni ristrette perché altrimenti si sommano tutte le contraddizioni anche all’interno delle parti. A cena non si è mai più di dieci».
A cena? «Sì, e per favore senza inutili moralismi. I migliori contratti li abbiamo decisi in un appartamentino della Confindustria in via Veneto. Lucchini faceva preparare il pranzo al suo marinaio». Il buffet di Palazzo Chigi, del resto, è noto per la sua mestizia.
Fonte: Filippo Ceccarelli, La Stampa 26/09/1997

Affittopoli in vendita. Sul mercato anche il palazzo Inps a fianco dell’ambasciata di Francia in via Piave 29, già residenza del presidente della commissione antimafia Ottaviano Del Turco (mezzo miliardo).
Fonte: Corrado Zunino, la Repubblica 20/12/1997

Quando l’inaspettato accordo Ulivo-Polo portò Ottaviano Del Turco alla presidenza che era stata di Violante e Chiaromonte, evitò ogni pubblico commento. Ma, di lì a pochi giorni [...] [Pino Arlacchi, sociologo, ex Sottosegretario Generale dell’Onu] raccontò ai suoi amici [...] il suo disagio di studioso prestato alla politica.
Fonte: frammenti, scheda n°15663 (2002)

Già qualche anno dopo, però, Ottaviano Del Turco ribattezzerà il Tg1, in cui Beretta è caporedattore della redazione economica, TeleMarini. Sono i tempi delle interviste ai potenti.
Fonte: scheda n°15302 (2002)

L’anno successivo [2002] [Guglielmo Epifani] verrà eletto segretario generale aggiunto della Cgil, al posto di Ottaviano Del Turco.
[...]nel 1984, [la Cgil si spacca]: il segretario comunista Lama da una parte, l’aggiunto socialista Del Turco dall’altra. Ricorda Giuliano Cazzola, allora in segreteria: «Dopo la rottura con i comunisti, Del Turco iniziò a ricucire con Lama per salvare la baracca della Cgil».
Fonte: frammenti, scheda n°4071 (2002)