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 2010  settembre 01 Mercoledì calendario

STUDIO OVALE, NUOVO LOOK: SUL TAPPETO IL SEGNO DI BARACK

Cambia la missione in Iraq, cambia lo Studio Ovale: via il tappeto disegnato da Laura Bush, con le linee a raggiera che ricordavano a George ottimistici raggi di sole. I motivi a righe vanno tutti nella tappezzeria, nuovo rivestimento per i divani in tinta unita, la scelta della pelle stile business per le poltroncine accanto al camino dove siedono gli ospiti di riguardo. Ogni presidente, si sa, lascia il suo marchio su quei 75 metri quadri di Casa Bianca, la stanza dei bottoni più famosa del mondo. Barack Obama aveva cominciato con piccole modifiche, mettendo libri nelle librerie a muro dove il suo predecessore teneva piatti e porcellane, un cestino di mele rosse al centro del tavolino da caffè che Bush preferiva fiorito, un paio di quadri nuovi alle pareti tra cui la Statua della Libertà di Rockwell. Poi ad agosto — mentre la famiglia era al mare — il vero restyling. Stesso parquet (rifatto sotto Bush) e tappeto più importante: color miele, di lana (al 25% riciclata), stesso produttore del tappeto scelto da Bill Clinton. Sul bordo Obama ha voluto le citazioni di quattro presidenti (due repubblicani): Lincoln, Teddy Roosevelt, Fdr e Jfk. Più la sua frase favorita di Martin Luther King: «L’arco dell’universo morale è lungo, ma tende verso la giustizia». Il decoro del nuovo Oval Office tende a un elegante modernismo. Il rivestimento del divano è di cotone marroncino, le lampade hanno una base azzurra. Il presidente siede su una nuova poltrona di pelle, mentre la scrivania è la stessa portata da Kennedy: la Resolute Desk, ricavata dal legno dell’omonima nave, dono della Regina Vittoria. Un cippo di storia americana che le ha viste tutte: leggi importanti e dichiarazioni di guerra (adesso di ritiro), scene familiari (Jfk con il piccolo John John) e macchie presidenziali: almeno tre dei nove incontri tra Bill Clinton e Monica Lewinsky avvennero nello Studio Ovale.
Michele Farina