Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  settembre 01 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE “DE FILIPPIS, MARIA

TERESA”

La prima donna a debuttare in Formula 1 è stata però un’italiana, la contessa Maria Teresa De Filippis, che nel 1958 debuttò in F1 con una Maserati e l’anno dopo corse anche con una Porsche. La De Filippis, che è un mito nell’automobilismo, partecipò inoltre a gare non valide per il Mondiale e terminò quinta un Gran Premio di Siracusa. Non era mai stata in quel circuito cittadino ed esordiva su una monoposto che non aveva guidato in precedenza, con la leva del cambio centrale e i pedali di freno e acceleratore invertiti rispetto alle auto di serie. Imparò seguendo in pista Luigi Musso che poi vinse la gara al volante di una Ferrari. (La Stampa 06/06/2005, pag.25 Cristiano Chiavegato)

Donne e motori, gioie e dolori. Il vecchio retaggio non tramonta a dispetto delle signore che hanno avuto il privilegio di mettere le mani su un volante di F1. Maria Teresa de Filippis nel ’58 si piazzò decima a Spa. Lella Lombardi nel ’75 arrivò sesta in Spagna ottenendo mezzo punto. I suoi sponsor erano Shell e Lavazza, due marchi che ancora oggi trarrebbero enorme vantaggio dalla scelta di una pilota come testimonial. (Gaia Piccardi, Corriere della Sera 17/3/2007 Lettere)

«Mi piace Alonso, il più intelligente di tutti. Però guardo i Gp e a volte mi arrabbio. Soprattutto quando fanno i paragoni con il passato, io conosco i sacrifici di una volta. Ora è tutto facile, per fortuna c’è più sicurezza, ma troppi soldi e poche risate». (Maria Teresa De Filippis, nel 1958 prima donna a correre in Formula 1) (Arianna Ravelli, "Corriere della Sera" 30/1/2009)