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 2010  settembre 01 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DE BENEDETTI, MARCO"



•1997
Marco De Benedetti, 30 anni, terzogenito dell’Ingegnere (quello che somiglia al padre come una goccia d’acqua), sposerà il 10 aprile la giornalista Paola Ferrari, di sette anni più vecchia di lui, conduttrice della ”Domenica sportiva”. Di lui, amministratore delegato di Olivetti Telemedia, Carlo De Benedetti parla come «di quel mio figlio pazzo di Internet». Altra sua grande passione, le auto veloci. Considerato un estroverso, tiene moltissimo alla sua privacy. Fa parte degli scapoli d’oro del jet set ma non ha mai fatto parlare di sè per flirt o fidanzamenti.
D.D.V., Corriere della Sera, 06/03/1997;

•2001
Ospiti della villa di Daniela Santaché, a Liscia di Vacca: Paola e Marco De Benedetti (che ricambiano da loro a St. Tropez),
Antonella Piperno su Panorama del 24/05/01

•2002
Paola Ferrari, mezzobusto del Tg2, a proposito del marito Marco de Benedetti, amministratore delegato della Tim: «Gli ho fatto perdere diciassette chili in otto mesi. Gli davo una manciata di noci due o tre volte al giorno per placare la fame nervosa. Poi ricette leggere ma fantasiose, per non intristirsi a tavola. Le preparo direttamente io. Proibiti pane pasta e dolci. Deprimente per chi, come lui, adora mangiare. Qui allora intervengo io: se c’è il pesce, invece di un insipido piatto lesso, lo trasformo in un polpettone light. E così via, un menu che non annoia mai».
Fonte "Panorama", 11/7/2002

•2006
Dall’8 novembre nel cda siede anche Marco De Benedetti, cui spettano 6 mila euro: alla Telecom, lasciata il 5 ottobre, prendeva 11,5 milioni.
G.D., Il Sole-24 Ore 8/4/2006.

Ma anche per colpa di ruggini personali: al tempo della fusione tra Tim e Telecom l’ex numero uno della società di telefonia mobile Marco De Benedetti (figlio di Carlo, editore di Repubblica) fu emarginato nella sola veste di consulente. Lo scorso ottobre De Benedetti jr ha lasciato Telecom per approdare al fondo Carlyle: ha firmato un patto di non concorrenza col gruppo di Tronchetti Provera, ma nulla impedisce a Carlyle d’investire nel settore delle telecomunicazioni, come sembrerebbe interessato a fare. [11] [11] Il Foglio 26/5/2006

Tronchetti ha precisato giovedì che i contatti con mister Sky sono per ora limitati alla fornitura di contenuti. Niente di finanziario, fanno sapere dal quartier generale di Telecom. Ma allora dove li trova i soldi per chiudere il riassetto di Olimpia? L’ingresso di un nuovo socio sembra inevitabile. E se non sarà Murdoch, chi sarà? Due ipotesi: il clan De Benedetti (figlio e padre) o la spagnola Telefonica. Difficile però che il governo permetta agli stranieri di mettere le mani sulla rete telefonica tricolore. E allora non è da escludere la pista che porta all’Ingegnere, che non a caso sta puntando sullo sviluppo del suo network televisivo. La pratica però la starebbe studiando il figlio Marco De Benedetti, che da qualche mese ha lasciato proprio il gruppo Telecom (era ad di Tim) per guidare il fondo Carlyle in Italia.
Giuliano Zulin, Libero 22/7/2006

Marco De Benedetti lasciando la Tim ha preso 11,5 milioni
Roberto Rossi, l’Unità 26/9/2006.

•2007
Marco De Benedetti ricopre la carica di Managing Director di Carlyle group, gruppo statunitense di private equity in cui ha fatto il suo ingresso nel novembre 2005. In passato ha ricoperto la carica di amministratore delegato di Tim dopo aver rivestito il ruolo di presidente e ad di Infostrada. Al pari di Rodolfo e Edoardo è intestatario di quote nelle società semplici
Marigia Mangano, Sole 24 Ore 19/4/2007

[....] Quando però ieri don Cesar Alierta, il capo di Telefonica, si è fatto vivo per proporre a Marco De Benedetti il ruolo di amministratore delegato della "nuova" Telecom, si è capito subito che l’accordo resta in realtà ancora tutto da costruire. Ma andiamo per ordine. [..] Torniamo ora finalmente alla telefonata di Alierta, per proporre a Marco De Benedetti il ruolo di amministratore delegato della "nuova" Telecom. Perché Alierta abbia pensato a De Benedetti è chiaro. L’ex capo di Tim dai tempi della scalata di Colaninno fino all’autunno 2005, al compimento integrale della fusione tramite opa tra fisso e mobile che certo non ha portato bene a Marco Tronchetti Provera, ha tutte le carte in regola per piacere al vertice della grande compagnia spagnola. Non solo la Tim di De Benedetti coincise con la massima espansione estera della telefonia mobile italiana, con ben oltre 20 milioni di clienti e presenze in sette Paesi latino-americani che a Telefonica bruciavano assai, prima che con la gestione Pirelli l’impero sudamericano fosse ridimensionato per fare cassa, e ridotto al solo problematico e insieme promettente, dunque oggi molto ambito dai concorrenti stranieri - Brasile. In più, De Benedetti cinque anni fa diede vita a una società che nasceva sotto il segno di un’inedita grande alleanza internazionale, tra Tim, T Mobile, Telefonica Moviles e l’allora Orange, per cooperare insieme e contrapporsi a Vodafone nel settore dei servizi avanzati come vocemail, operatori in ogni Paese per ogni cliente ciascuno nella propria lingua, invio di mms e scaricamento di Mp3. In tutti questi anni, Marco De Benedetti è sempre rimasto al vertice di tale società, Freemove, e in tale veste Alierta lo ha prima conosciuto e poi, col tempo, sempre più apprezzato. Ne è rimasto presidente anche dopo l’uscita da Telecom Italia, nel 2004, anche se quasi nessuno lo ricordava.
Libero 29/04/2007, pag.3 Oscar Giannino

David Rubenstein: «I nostri investimenti in Italia sono stati molto redditizi, siamo molto felici di quel che abbiamo fatto ma vogliamo fare ancora di più. Abbiamo una persona eccezionale che guida le nostre operazioni in Italia, Marco De Benedetti. Sta lavorando molto bene, dunque vogliamo essere più attivi in futuro».
Federico Fubini, Corriere della Sera 23/10/2007

Marco De Benedetti: [PARLANDO DI VILLA CACCIARELLA, NDR]: «Non la comprerei neanche morto! Inoltre la cifra mi sembra un po’ spropositata e l’Argentario non è un posto dove comprerei casa. Sicuramente il prezzo non aiuta a venderla».
Mariella Romano. Interviste Simona Saia, Novella 2000, n. 20, 20/05/2010,

Severissimo il regime economico cui sottostanno Alessandro (11 anni) e Virginia (10), figli della giornalista Paola Ferrari e del mega manager Marco De Benedetti. «Una piccola paghetta per entrambi: 5 euro a settimana», racconta Ferrari. «Però se fanno un danno grosso, trattengo il 20 per cento come risarcimento».
Massimo Murianni, interviste di Simona Saia, Novella 2000, n. 21, 27/05/2010, pp. 28-30

LIBRO:
SETTA Monica - Cuore di manager. Amori, passioni e potere nelle storie di 50 uomini d’oro del capitalismo italiano. Sperling & Kupfer, Milano 2002, FleetStreet