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 2010  settembre 01 Mercoledì calendario

Domande e risposte - LA MOSTRA DI VENEZIA - Oggi inizia la 67ª Mostra del Cinema di Venezia. Quando è stata la prima edizione? La Mostra di Venezia è il festival cinematografico più antico del mondo

Domande e risposte - LA MOSTRA DI VENEZIA - Oggi inizia la 67ª Mostra del Cinema di Venezia. Quando è stata la prima edizione? La Mostra di Venezia è il festival cinematografico più antico del mondo. L’ha fondata nel 1932 l’allora presidente della Biennale, conte Giuseppe Volpi di Misurata, insieme con lo scultore Antonio Maraini e il primo direttore Luciano De Feo. La prima edizione si svolge sulla terrazza dell’Hotel Excelsior al Lido: primo film, il 6 agosto 1932 è «Il dottor Jekyll» di Rouben Mamoulian. Primo film italiano, l’11 agosto, «Gli uomini, che mascalzoni...» di Camerini. Qual è il premio? La prima edizione non è competitiva. La seconda, nel 1934, istituisce la Coppa Mussolini per il miglior film. Nel 1935 nasce la Coppa Volpi per i migliori attori, dal nome del fondatore. Oggi il premio principale è il Leone d’Oro, che deve il suo nome al simbolo della città (il leone della basilica di San Marco). E’ stato istituito nel 1949: primo film a riceverlo «Manon» di Henri-Georges Clouzot. La Seconda Guerra Mondiale ha influito sul festival? Già nel 1938 - ultimo anno in cui gli americani vanno al Lido, con «Biancaneve e i sette nani» di Walt Disney- le pressioni politiche rovinano il festival. Con la guerra la situazione degenera: le edizioni del 1940, 1941 e 1942, poi considerate «non avvenute», si svolgono lontano dal Lido, nell’assoluto monopolio di opere e registi dell’asse Roma-Berlino: gli italiani premiati sono Alida Valli, Assia Noris e Fosco Giachetti. Quando riprende il festival? «Nel 1946, con la direzione di Elio Zorzi. Nel dopoguerra al Lido è protagonista il Neorealismo, da «Paisà» (1946) di Roberto Rossellini a «La terra trema» (1948) di Luchino Visconti. Anna Magnani, per «L’onorevole Angelina» di Luigi Zampa vince la Coppa Volpi nel 1947. Quali sono le polemiche più famose? «Le polemiche più sanguinose negli Anni 50 nascono dal fatto che il cinema italiano non viene adeguatamente premiato. In particolare scatena rivolte il Leone d’Oro non assegnato a Luchino Visconti né nel 1954 per «Senso», a favore del film «Giulietta e Romeo» di Renato Castellani, né nel 1960, per «Rocco e i suoi fratelli», questa volta in favore di «Il passaggio del Reno» di André Cayatte. Il pubblico in sala fischia per tutta la cerimonia di premiazione e la proiezione del film vincitore. Il ‘68 influisce sulla Mostra? «Certo. La Biennale di Venezia, retta ancora dallo statuto di epoca fascista, subisce pesanti e continue contestazioni. Dal 1969 al 1979 la rassegna si svolge senza premi. Nel 1973, 1977 e 1978, addirittura salta. La rinascita arriva nel 1979, grazie al nuovo direttore Carlo Lizzani. Il Leone d’Oro fa il suo ritorno nel 1980, per la vittoria ex aequo di Louis Malle e John Cassavetes. Liti più recenti? DI nuovo sul mancato premio a un film italiano. Nel 2003 il Leone d’Oro va a «Il ritorno», dell’esordiente russo Andrej Zvjagintsev. Marco Bellocchio, autore di «Buongiorno, notte», sul sequestro di Aldo Moro, ignorato dalla giuria, punta il dito contro una linea di pensiero provinciale che non valorizza l’Italia. Qual è stato l’ultimo Leone italiano? L’ultimo a vincere il Leone è stato Gianni Amelio con «Così ridevano» del 1998. Ultime Coppe Volpi nel 2008 a Silvio Orlando per «Il papà di Giovanna» e nel 2005 Giovanna Mezzogiorno per «La bestia nel cuore». Quanti registi hanno vinto più di un Leone? Hanno vinto due Leoni il francese André Cayatte, nel 1950 e nel 1960, il francese Louis Malle, nel 1980 e nel 1987, il cinese Zhang Yimou nel 1992 e nel 1999, l’american-taiwanese Ang Lee nel 2005 e nel 2007. Attualmente chi è il direttore? Dal 2004 direttore è Marco Muller, grande amante e conoscitore del cinema orientale, che infatti ottiene grande attenzione. Chi è il presidente di giuria quest’anno? Quentin Tarantino, che già nel 2004 a Venezia con «Italian kings of the B» è stato sponsor di lusso della «Storia segreta del cinema italiano», una rassegna nata per recuperare i film di genere Anni 60 e 70. In giuria ci sono Gabriele Salvatores, Luca Guadagnino, il messicano Guillermo Arriaga, l’attrice lituana Ingeborga Dapkunaite, il regista francese Arnaud Desplechin e Danny Elfman, musicista e cantante statunitense. Quanti sono i film in concorso quest’anno? «Ventitré, di cui quattro italiani: «La pecora nera» di Ascanio Celestini, «La solitudine dei numeri primi» di Saverio Costanzo, «La passione» di Carlo Mazzacurati e «Noi credevamo» di Mario Martone. Il film di apertura, questa sera, è «Black Swan» di Darren Aronofsky, Leone d’oro nel 2008 con «The wrestler».