Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  agosto 31 Martedì calendario

Gutseriyev Mikhail

• Tselinograd (Kazakistan) 9 marzo 1958. Petroliere. Proprietario della RussNeft, settimo consorzio petrolifero russo, oppostosi alla cessione del gruppo allo Stato, nel maggio 2007 fu incriminato per evasione fiscale, nel luglio 2007 la cedette per 3 miliari di dollari a Oleg Deripaska, poi fuggì all’estero • «[...] Un gioiellino, la Russneft: macina utili, possiede due raffinerie, 300 stazioni di servizio, una società di trasporti, ed impiega 20mila persone. Gutseriev, classe 1958, nato in Kazakistan, vissuto in Inguscezia, fondatore nel 1988 della prima joint venture sovietica-italiana (Ciital) nell’allora repubblica autonoma di Ceceno-Inguscezia (per la produzione su licenza di mobili), è l’uomo che la rivista Forbes ha piazzato trentunesimo nella classifica dei Paperoni russi con una fortuna personale valutata 3 miliardi di dollari [...] una struttura statale avrebbe offerto a Gutseriev un miliardo di dollari per la RussNeft: “Siete matti! È una cifra ridicola”, avrebbe risposto l’oligarca, sentendosi lupo della steppa. Ma l’alto dirigente del Cremlino che gli aveva proposto l’affare avrebbe agito per conto di Putin che non aveva apprezzato le sue incursioni sulle spoglie della Yukos (Gutseriev aveva comprato qualche asset prima del fallimento). Non solo: da qualche tempo Gutseriev perorava la causa della zona franca in Cecenia, e questo ficcare il naso nella delicata situazione politica del Caucaso ha fatto traboccare il vaso d’ira del Cremlino. Che ha puntato i cannoni della Giustizia, facendoli sparare quasi ad alzo zero. Gutseriev ha ammainato le sue velleitarie iniziative» (Leonardo Coen, “la Repubblica” 16/5/2007).