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 2010  agosto 31 Martedì calendario

L’assassino finisce nella rete sbagliata - Questa volta Wikipedia l’ha fatta grossa. E, visto che si tratta dell’enciclopedia internettiana più letta del mondo, la gaffe è planetaria, anzi globale

L’assassino finisce nella rete sbagliata - Questa volta Wikipedia l’ha fatta grossa. E, visto che si tratta dell’enciclopedia internettiana più letta del mondo, la gaffe è planetaria, anzi globale. Eppure eccola lì, a portata di clic ancora ieri sera, dopo una giornata di furibonde proteste. Titolo: «Identity of the murderer», identità dell’assassino. Wikipedia svela, nientemeno, chi è il colpevole in The Mousetrap, «Trappola per topi», la commedia gialla di Agatha Christie che detiene il record di spettacolo con più repliche senza interruzioni nella storia del teatro. In effetti, è il più tipico dei gialli all’inglese: nevica a dirotto e Monkswell Manor, una casa di campagna trasformata in pensione, è isolata dal resto del mondo. Ma uno degli ospiti, ovviamente il meno sospettabile e qui ci fermiamo per non replicare Wikipedia, è l’assassino che strangola l’odiosa mrs. Boyle («Ben le sta», dicono invariabilmente tutti) fischiettando la solita sadica filastrocca infantile, finché non viene scoperto giusto prima di un nuovo delitto. Sipario, applausi e alla prossima replica. E dire che il testo non era nato per il teatro ma per la radio, dopo che la moglie di Giorgio V, la Regina Mary, si era lamentata perché i classici a ripetizione della Bbc l’annoiavano e avrebbe voluto, finalmente, un bel delitto. Detto e scritto: il colpo di genio della Christie fu prima di inventare la vicenda, infallibile (anche perché ispirata da un omicidio vero), e poi di adattarla per il palcoscenico. Oddio, chi sia il colpevole, in un «murder mystery» che andò in scena nel 1952 e da allora ci è rimasto per più di 24 mila repliche, ormai lo sanno anche i sassi. Ma in Inghilterra violare le regole del gioco è più grave che perderlo, The Mousetrap è un’istituzione nazionale e così l’improvvida iniziativa di Wikipedia ha scatenato un’ondata di proteste indignate. Comprese quelle di Matthew Prichard, figlio dell’unica figlia di Agatha e di un ufficiale caduto in Italia durante la Seconda guerra mondiale. Prichard è intervenuto in qualità di nipote dell’Autrice e soprattutto di detentore dei diritti della commedia. Si sa che, a forza di spedire gente all’aldilà, nell’aldiquà nonna Agatha diventò miliardaria ed è tuttora l’autore più letto nel mondo dopo Dio (la Bibbia resta il bestseller numero uno) e Shakespeare. Lei, pragmatica, chiamava i suoi libri «la mia fabbrica di salsicce» e regalò i diritti di Trappola per topi al nipotino quando aveva appena nove anni, esentandolo per il resto della vita dal doversela guadagnare. Ora mister Prichard dice all’Independent on Sunday che Wikipedia «rovina il divertimento di chi va a vedere la commedia», insomma il diletto del delitto, mentre l’enciclopedia replica che per non sapere basta non leggere il paragrafo incriminato. Ma forse per The Mousetrap, che ormai non attira più tanto pubblico (l’ultima volta che la si vide, al St. Martin’s Theatre, la platea era meno affollata di piazza Castello alle cinque del mattino di Ferragosto), è tutta pubblicità gratuita. Le salsicce si vendono anche così.