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 2010  luglio 14 Mercoledì calendario

FEDERALISMO STRADALE. GLI INCASSI DELLE MULTE RESTANO NELLE REGIONI - L’

onorevole Alessandro Montagnoli ha il dono della sintesi: «Non sarà più possibile fare le multe sulla tangenziale di Milano ed usare quei soldi per rimettere a posto il guardrail della Salerno-Reggio Calabria». stato lui a presentare quell’ emendamento infilato in zona Cesarini nella riforma del codice della strada che, in attesa del federalismo fiscale, ci regala il federalismo stradale. Cosa vuol dire? Il disegno di legge diceva che l’ incasso delle multe fatte con l’ autovelox andava diviso in due parti uguali: metà al Comune, metà all’ ente proprietario della strada, e quindi all’ Anas per le statali. La modifica firmata dal veronese Montagnoli aggiunge un altro paletto: l’ Anas avrà sì diritto alla metà della torta ma dovrà usare quei soldi solo nella regione in cui è stata fatta la multa. Niente prelievo forzoso al Nord e trasferimento altrettanto forzoso verso Sud. Anche perché è proprio nelle regioni settentrionali che le multe vengono fatte (e pagate) più spesso. «Un correttivo di buon senso - sorride Montagnoli - ed infatti è stato votato quasi all’ unanimità». In realtà, governo e maggioranza gli avevano chiesto di ritirarlo. Ma la commissione Trasporti della Camera sta stringendo i tempi per far entrare in vigore il nuovo codice prima dell’ esodo di agosto. E non c’ è tempo per discutere troppo, impuntarsi anche su una virgola significherebbe rimandare tutto a dopo l’ estate. Ci sono altre due modifiche dell’ ultima ora. La prima arriva sempre dal leghista Montagnoli e riguarda l’ eta pensionabile dei camionisti, che sale da 65 a 68 anni. Dai 65 in poi, però, ogni anno dovranno superare un’ apposita visita medica. una specie di riparazione per il regalo fatto ai conducenti di autobus che, nel testo approvato dal Senato, potevano guidare fino ai 70. Per non farli litigare adesso sono pari: sia per i camionisti che per gli autisti vale il tetto dei 68 anni. La seconda modifica riguarda invece la guida in stato d’ ebbrezza. il cuore del nuovo codice, che introduce il principio dell’ alcol zero per i neopatentati e per chi al volante si mette per lavorare e cioè, oltre ai camionisti ed ai conducenti di autobus, pure i tassisti. La modifica approvata ieri, però, va in direzione opposta. Il testo diceva che la guida in stato d’ ebbrezza era uno dei comportamenti da punire in modo più severo nelle ore notturne: in caso di infrazione commessa tra le due di notte e le sei del mattino la multa doveva essere aumentata di un terzo. Adesso l’ aumento di un terzo non scatterà più per chi ha superato i limiti di poco. E cioè per chi ha un livello di alcol nel sangue compreso fra 0,5 e 0,8 grammi per litro. Stavolta l’ emendamento non arriva dalla Lega ma dall’ Udc Angelo Compagnon, anche lui del Nord Est ma sponda friulana. Non è una sorpresa. proprio da questa area del Paese, dove la passione per il vino è diffusa e pesa sull’ economia, che sono arrivate le resistenze più forti alla linea dura sull’ alcol. Comprese quelle che hanno portato al cosiddetto emendamento grappino che, in caso di sospensione della patente, consente di chiedere un permesso speciale per guidare tre ore al giorno e andare al lavoro. Oggi la commissione Trasporti della Camera dovrebbe dare l’ ok definitivo in sede legislativa, per poi ripassare la palla al Senato, dove si aspetta un voto senza modifiche ed in tempi record, entro luglio. La Lega vorrebbe piantare un’ ultima bandierina: la possibilità di mettere sulla targa la sigla della provincia e lo stemma della Regione. Ma non c’ è tempo: si dovrà accontentare di un ordine del giorno che impegna il governo a prendere in considerazione l’ ipotesi.
Lorenzo Salvia