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 2010  luglio 14 Mercoledì calendario

LA SISTINA TORNA A SPLENDERE CON GLI ARAZZI DI RAFFAELLO

Il 26 dicembre 1519, quando i primi sette arazzi disegnati da Raffaello e tessuti a Bruxelles nella celebre bottega fiamminga di Pieter van Aelst arrivarono a Roma, furono subito esposti nella Cappella Sistina, provocando stupore e ammirazione. Il giudizio fu unanime: non si era mai visto niente di simile. «Oggi il Papa ha ordinato che venissero appesi i suoi nuovi arazzi, bellissimi e preziosi, dei quali tutta la cappella è rimasta stupefatta vedendo quei pezzi che per universale giudizio sono cose di cui non c’è al mondo nulla di più bello», scriveva nel suo «Diarium» Paris de Grassis, maestro di cerimonia e cappellano papale sotto Leone X de’ Medici, il pontefice che aveva commissionato a Raffaello, probabilmente cinque anni prima, dieci tessuti da affiancare agli affreschi michelangioleschi. Il giorno seguente anche Marc’Antonio Michiel, colto patrizio e collezionista veneziano, confermava il giudizio entusiastico: «La più bella cosa che sia stata fatta in eo genere a’ nostri giorni».
«Sono passati cinque secoli da allora e il giudizio non è mutato. Insieme alle Stanze e alle Logge, insieme alla Sistina di Michelangelo, gli arazzi si collocano al vertice di quella stagione delle arti che i manuali chiamano del Rinascimento», sostiene Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani. Questa sera, quattro degli arazzi, che oggi sono conservati nella Pinacoteca Vaticana, saranno di nuovo appesi nella parte inferiore delle pareti della Sistina, quella a sinistra e quella a destra, a coprire i dipinti con finti tendaggi, in una suggestiva ricostruzione della loro originaria collocazione cinquecentesca durante le cerimonie solenni. Per una sola sera. Un’occasione unica per i visitatori che approfitteranno dell’apertura notturna dei Musei Vaticani. La visita alla cappella michelangiolesca è infatti inclusa nel classico percorso museale. L’orario è dalle 19 alle 23 (ultimo ingresso alle 21,30). obbligatoria la prenotazione online. L’evento è stato programmato per presentare la mostra «Raphael cartoons and tapestries from the Sistine Chapel» che sarà allestita in collaborazione con i Musei Vaticani al Victoria and Albert Museum di Londra dall’8 settembre al 17 ottobre in concomitanza con il viaggio di Benedetto XVI in Gran Bretagna. La mostra riunirà i dieci arazzi della Pinacoteca Vaticana con le Storie di san Pietro e le Storie di San Paolo, recentemente restaurati, e i cartoni disegnati da Raffaello con l’aiuto di allievi come Giulio Romano, Giovan Francesco Penni e Perino del Vaga, e conservati al Victoria and Albert Museum (soltanto sette, tre sono andati dispersi).
A Londra i cartoni giunsero dopo vicende avventurose. Terminata la tessitura per Leone X erano rimasti a Bruxelles presso l’arazziere che ne trasse diverse altre serie e, secondo la consuetudine, li prestò anche ad altre botteghe. Oggi copie degli arazzi si trovano a Mantova, Berlino, Madrid Vienna. Ma a Londra, per la prima volta, i tessuti saranno affiancati ai disegni originali, tracciati in gesso nero e poi colorati a tempera. E si noterà come sui disegni le scene drammatiche si svolgono da destra a verso sinistra, al contrario di quelle sugli arazzi. Questo perché nell’eseguire i cartoni Raffaello tenne conto del fatto che durante la tessitura a basso liccio i cartoni rimanevano sotto l’ordito e il disegno veniva rovesciato.
Lauretta Colonnelli