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 2010  luglio 13 Martedì calendario

CHONGQING, LA CINA KING SIZE AVANZA

Immaginate un insieme di una trentina di città, ciascuna grande come Parigi. Raggruppatele su una carta geografica e metteteci intorno un po’ di periferia. Spruzzate il tutto con della vegetazione, risaie e frutteti.
Ebbene, questa megalopoli esiste, si chiama Chongqing, si trova nella Cina centro-occidentale, conta 32 milioni di abitanti, di cui 22 milioni si concentrano in città. E continuerà a crescere.
Proprio pochi giorni fa il primo ministro cinese Wen Jabao ha annunciato nuove misure per accelerare lo sviluppo nell’Ovest del paese: imposta ridotta sugli utili per incentivare l’iniziativa privata e maggiori tasse sulle risorse naturali dei cui ricavi approfitteranno i governi locali.
Pechino, e soprattutto Shanghai, sfiorano ormai lo scoppio della bolla immobiliare, anche perché il settore è uno dei principali motori della speculazione, a causa di un’offerta troppo limitata di prodotti di risparmio e dell’impossibilità di far uscire denaro dalla Cina. E così i milionari cinesi, il cui numero nel 2009 è aumentato ancora del 31%, si buttano sul mattone, che ha raggiunto cifre da capogiro: in aprile è stato registrato un aumento del 19% nel mercato residenziale di alta gamma, mentre a Pechino e Shanghai non si contano gli immobili lasciati a «decantare» dai loro proprietari in attesa che i prezzi salgano ancora un po’.
Nulla di tutto questo accade invece a Chongqing e nelle province limitrofe: Sichuan, Yunnan, Guizhou. Qui l’orizzonte è un susseguirsi disordinato di grattacieli, di gru o di scavi, in attesa di altre gru e betoniere. Intanto la municipalità di Chongqing raddoppia la vigilanza per evitare gli eccessi della costa orientale. Nuove tasse vanno così ad aggiungersi alle misure già adottate, come l’obbligo per coloro che sono già proprietari di versare un contributo personale fino al 50% o l’aumento dei tassi di interesse fino al 10 o al 20%.
Secondo il sindaco della megalopoli, Huang Qifan, tutte le famiglie il cui reddito si situa nella media, ovvero 70 mila yuan (circa 7 mila euro) all’anno e che risparmiano per sei o sette anni devono essere in grado di accendere un mutuo per acquistare una casa propria.
A Chongqing i prezzi al metro quadro partono da 5 mila yuan, ma possono arrivare ai 25 mila.
Intanto nel centro della megalopoli, alla confluenza dei fiumi Yangtzé e Jialing, sta emergendo un progetto immobiliare ambizioso. Su questa lingua di terra il sindaco sogna un centro finanziario simile a quello di Pudong, il quartiere degli affari di Shanghai: tre torri giganti, la più alta delle quali raggiungerà i 486 metri e sarà il più alto grattacielo del Centro della Cina, che svettano sopra una decina di altre torri più «discrete». Tre edifici sono già stati consegnati e l’80% delle superfici ha già trovato l’acquirente.