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 2010  luglio 13 Martedì calendario

«NASCONDERE LA REGINA TRA I FIORDI SCOZZESI»

Londra - La regina Elisabetta II, il principe Filippo e il ministro dell’Interno nascosti in un «bunker galleggiante» a bordo dello yacht ”Britannia” e fatti spostare di continuo tra i fiordi scozzesi: erano questi, secondo alcuni documenti riservati appena resi pubblici, i piani di emergenza messi a punto in Gran Bretagna durante la Guerra Fredda per proteggere la sovrana, il suo consorte e il ministro nel caso di un attacco nucleare da parte della Unione Sovietica. A svelare questi piani è stato lo storico Peter Hennessy, che in un aggiornamento del suo libro ”The Secret State” ha incluso i contenuti di un ”War Book”, un vademecum di guerra delineato dal governo di Sua Maestà più di 40 anni fa e aggiornato progressivamente fino all’inizio degli anni Novanta con il crollo dell’Unione sovietica. Secondo i documenti, i ministri all’inizio avevano progettato di coordinare la risposta britannica a un devastante attacco nucleare da un bunker dal nome in codice ”Turnstile”, nei pressi di Bath, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Ma dopo che un attachè della marina russa era stato avvistato nei pressi della località segreta, i piani erano stati modificati, con l’idea di ”sparpagliare” sovrana, primo ministro e altri membri di spicco del governo e delle forze armate così che non potessero essere colpiti tutti insieme. «La regina doveva essere tenuta separata perché solo la regina può nominare il primo ministro. Non poteva stare insieme al primo ministro e al Gabinetto di Guerra perché questo sarebbe stato distrutto non appena avesse iniziato ad operare dal bunker», ha spiegato Hennessy all’emittente radiofonica Bbc Radio Four.
Per rendere più difficile la sua individuazione da parte dei sovietici, il ”War book” prevedeva dunque che la regina si sarebbe spostata in continuazione a bordo dello yacht della famiglia reale.