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 2010  luglio 14 Mercoledì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CORDERO

FRANCO"

Da quando cioè Franco Cordero si è messo a scrivere fittissime lenzuolate su ”Repubblica” dove le uniche parole decifrabili sono «Berlusconi» e «carcere». Isotta soffre, si sente defraudato, non concepisce che qualcuno possa scrivere ancora più complicato di lui. Camillo Langone il Giornale, 28/12/2002

Il primo a dare a Berlusconi del ”caimano” è stato Franco Cordero, «insigne giurista e insolito scrittore» Roberto Silvestri, il manifesto 24/3/2006

«Le metafore sono formule condensate: devo definire x e dico y, perché tra i due esiste una similitudine; lo scenario evocato dal segno metaforico illumina aspetti importanti della cosa da dire. Ad esempio ”caimano”, a proposito del quasi dominus d’Italia, il cui sorriso zannuto riempie le icone elettorali: è bestia eminente il coccodrillo, infatti Yaweh lo indica al povero Giobbe come capolavoro del creato; ha squame invulnerabili; sputa fuoco; quando solleva la testa dall’acqua, gli angeli piangono. Leviathan configura una potenza infraumana. Analoghe misure esibisce B.: attraverso l’ipnosi televisiva comanda masse stupefatte; forte dei quarantamila miliardi moltiplicati nei cinque anni al governo, compra tutto quanto sia in vendita, dalle case editrici ai favori giudiziari; s’ingigantisce ripetendo due o tre mosse elementari (agguato, scatto delle mascelle, digestione); la sua forza sta nel non pensare; il pensiero semina dubbi; lui punta diritto alla preda e l’inghiotte. I suoi quadri mentali ignorano l’Altro: siamo bestiame umano; perciò irrompe a testa bassa contro le categorie politiche, morali, estetiche, nella cui sintassi gli animali inciviliti prevengono o regolano i conflitti. Le regole sono prodotti culturali: vuoi chiamare in giudizio Leviathan?; prova, se vi riesci. Così Iddio deride Giobbe». Franco Cordero, la Repubblica 24/3/2006

nel 2004 quando in pieno berlusconismo (a Milano poi!) il Bagutta fu assegnato, non senza alcuni mal di pancia e malumori, a Le strane regole del Signor B del geniale per crudeltà e scrittura Franco Cordero. Natalia Aspesi, la Repubblica 25/1/2007, pagina 46

Però è meraviglioso scoprire, mentre si disquisisce di Dagospia, che il più glam e cafonal di tutti è lui, il prof. Franco Cordero (Aldo Grasso, il Giornale 17/12/2008)

Franco Cordero ripete spesso che in Italia «le memorie deperiscono e i fatti fluttuano». Giuseppe D’Avanzo, la Repubblica, 07/09/09

Franco Cordero: «La metamorfosi italiana da Stato a bottega personale» Carmelo Lopapa, la Repubblica, 12/11/2009