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 2010  luglio 12 Lunedì calendario

FINISCE ALLE BAHAMAS LA FUGA DEL BANDITO SCALZO

E’ finita nelle acque dell’isola di Eleuthera, alle Bahamas, la fuga di Colton Harris-Moore, il «bandito a piedi nudi» che negli ultimi due anni ha rubato aerei, barche, auto e biciclette e ha svaligiato oltre cento appartamenti in molteplici località del Nordamerica, firmando ogni impresa con le impronte dei suoi piedi.
A soli 19 anni, Harris-Moore è riuscito a tenere in scacco le polizie di più nazioni, grazie ai trucchi appresi da bambino vagando nei boschi di Camano Island, nello Stato di Washington, poco lontano da Seattle. Abbandonato dal padre quando aveva appena due anni, cresciuto con la madre e il suo nuovo marito - che morì quando lui aveva sette anni - e forse vittima di abusi, Harris-Moore fa il suo esordio nelle case dei vicini e poi si rifugia nelle foreste. Il primo arresto arriva a 12 anni, il secondo l’anno dopo. Nel 2008 è rinchiuso in un carcere giovanile dove sconta una condanna a tre anni ma la buona condotta gli consente di essere destinato a una comunità di recupero, dalla quale fugge pochi giorni dopo l’arrivo. Segue una raffica di rapine da entrambi i lati del confine fra Usa e Canada. Le vittime sono dozzine in poche settimane.
Lo Stato di Washington mette sul suo capo una taglia da 10 mila dollari ma lui beffa gli agenti con gesta da manuale di sopravvivenza. Scala montagne dove nessuno si avventura, scappa nuotando fra le rapide, dorme sugli alberi. Appena riesce a seminare gli agenti, torna a colpire. Si impossessa di biciclette, auto, barche veloci e perfino aerei leggeri. Ha imparato da solo a pilotarli, studiando a memoria i manuali e giocando con i simulatori di volo. Fra gli aerei rubati c’è il Cessna 182 di Bob Rivers, star delle radio negli Stati del nord-ovest, che ritrova l’apparecchio in pezzi nella riserva indiana di Yakima. Un po’ Indiana Jones e un po’ Arsenio Lupin, il bandito che colpisce a piedi nudi si intrufola nella case anche per rubare un bagno caldo o mangiarsi un gelato guardando la tv. Capita anche che si sieda al computer usando la carta di credito trovata nella casa di turno e spenda 6500 dollari per farsi recapitare - a un altro indirizzo - un binocolo notturno di ultima generazione, simile a quello usato dai Marines.
Se ha un lato debole, è per gli animali: lo scorso 30 maggio lascia 100 dollari dentro una busta sull’uscio di una clinica veterinaria a Raymond, nello Stato di Washington, con il foglietto «Passavo in auto, ho questi soldi in più, usateli per avere cura degli animali, Colton Harris Moore, detto il Bandito a Piedi Nudi».
A giugno, rubando auto e furgoncini a ripetizione, attraversa Idaho, South Dakota, Nebraska, Iowa e Illinois fino all’aeroporto di Bloomington, in Indiana, dove sale a bordo di un monomotore Cessna 400 e decolla alla volta dei Caraibi. Sulla propria pagina su Facebook - dove i fan sono migliaia - spiega che l’intenzione è raggiungere una nazione che non abbia un trattato di estradizione con gli Stati Uniti.
Sceglie le Bahamas. Ma il problema è l’atterraggio - per la difficoltà nel trovare la pista e il rischio di essere arrestato - e così sceglie di planare sull’acqua davanti alla Great Abaco Island. La polizia trova il relitto in mare e pensa a una disgrazia. Passano pochi giorni e le ville dell’isola vengono bersagliate dalle rapine. La Royal Bahamas Police dà l’allarme, l’Fbi arriva e conferma che le impronte dei piedi sono quelle dell’imprendibile bandito. La sua foto viene affissa sui muri dell’isola. Gli avvistamenti si susseguono ma lui riesce comunque a farla franca. Un barista assicura di averlo sorpreso a guardare la tv in un bar per appassionati di sport e un passante dice di averlo visto «con la testa rapata a zero» mentre beveva birra. L’adolescente cresciuto nei boschi sente il fiato sul collo e, trovandosi su un’isola, ruba un 13 metri nel porto di Abaco per lasciarla e rifugiarsi su un’altra, Eleuthera.
Il piano è molto ambizioso. Questa volta il bandito scalzo punta a prendere il controllo di un traghetto per iniziare a girovagare per i Caraibi. Forse pensa di restare in mare per lungo tempo, facendo tappa solo per rapinare questo o quel porto, come i pirati del ”700. Studia le rotte dei traghetti che collegano Eleuthera con le altre isole e mercoledì aspetta l’arrivo della vittima designata. Gli uomini dell’equipaggio vedono un ragazzo bianco e alto - 1,96 metri per 93 kg - sulla spiaggia ma non ci fanno caso. Così come l’indomani, quando nuota in prossimità dello scafo, pensano si tratti di un bagnante qualsiasi. Poi però si accorgono che tre delle barche veloci di bordo hanno il motore sabotato e quando il bar-ristorante del molo viene svaligiato da «un uomo a piedi nudi» la polizia arriva in forze. Harris-Moore è ancora sicuro di farcela. Nella notte di giovedì, dopo essersi impossessato dell’incasso del ristorante, si mette comodamente a vedere la tv. Gli agenti della Royal Police, affiancati da colleghi dell’Fbi, intuiscono il piano, lo aspettano nei paraggi del traghetto e quando si avvicina per l’ultimo balzo piombano a decine su di lui, ammanettandolo.
I primi scatti lo riprendono con maglietta bianca a maniche lunghe, short e giubbotto antiproiettile. Ora è a Nassau, in attesa dell’estradizione. I suoi fan su Facebook sono diventati 58 mila e appena la notizia dell’arresto si diffonde promuovono una raccolta fondi per la difesa, vendendo magliette con la scritta «Let Colton Fly» (Fate volare Colton) e «Free Colton» (Colton Libero). La madre, Pam Kohler, è convinta di riuscire a farlo assolvere in forza di «quanto ha sofferto quando era piccolo», perché «ogni volta che aveva qualcosa cui teneva gliela portavano via».