Massimo Gramellini e Carlo Fruttero, La Stampa 11/7/2010, pagina 90, 11 luglio 2010
STORIA D’ITALIA IN 150 DATE
13 dicembre 1906
Il gran ballo dei tavolini
Comunicare con gli spiriti dei defunti è un desiderio comune a tutti i popoli e a tutte le civiltà, con stregoni e sciamani, negromanti e sensitivi addetti al misterioso e impegnativo ruolo di tramite. Verso la fine dell’Ottocento si diffonde in Europa la figura del «medium», persona dotata di particolare sensibilità, in contrasto con la filosofia del tempo che è tutta materialistica. Dalle sperdute campagne della Puglia compare una giovane contadina analfabeta, Eusapia Paladino, che si stabilisce a Napoli, sposa un prestigiatore ambulante e comincia a dar segni sempre più impressionanti dei suoi «poteri». Sposta gli oggetti senza muoversi, parla con i morti, fa materializzare nell’aria fantasmatiche figure. Molti testimoni confermano gli strani fenomeni e la sua fama cresce in tutta Italia. Cesare Lombroso, massimo studioso di criminalità e follia, si rifiuta di prenderla sul serio, ma la donna, o meglio l’opinione pubblica, lo sfida a un confronto diretto. Il professore accetta di assistere a una seduta e si ricrede completamente. Non ci sono trucchi, e del suo avviso sono diversi luminari della psichiatria e della medicina, soprattutto inglesi, adepti delle società di parapsicologia proliferate in quel Paese. La Paladino viaggia, invitata a San Pietroburgo e New York, Varsavia e Parigi, dove attorno al tavolino si siedono i coniugi Curie, Bergson, Flammarion. estremamente collerica e si lascia andare a un linguaggio sboccato quando qualcuno dubita di lei. Un illusionista americano svela i suoi trucchetti, ma un altro è pronto a giurare il contrario. una bugiarda cronica, dicono i sostenitori, ogni tanto è normale che cerchi di barare. La sua fama continua a crescere, tutti vogliono assistere alle sedute, naturalmente a pagamento. Il Corriere della Sera organizza un incontro con il suo maggiore inviato, Luigi Barzini, cui saranno presenti Lombroso e alcuni psichiatri serissimi e scettici. La stanza scelta è bene illuminata, nel mezzo c’è un tavolo a quattro gambe e alle spalle della Paladino una specie di grande gabbia chiusa da cortine. Nessuna finestra. Le gambe della donna sono legate a quelle della sedia, il giornalista le tiene le mani ferme sul tavolo (dall’altro lato c’è il controllo di Lombroso) e i fenomeni cominciano. Lo spirito di un certo John batte diversi colpi, poi si alza un vento impossibile, il tavolo si mette a ballare, una sorta di ectoplasma si solleva e infine la donna ritorna in sé. Una creatura davvero in contatto con l’aldilà o una truffatrice agilissima? Nessuno dei presenti se ne farà mai un’idea precisa. Eusapia morirà vecchia, sola, i suoi poteri ormai scomparsi, e in povertà, truffata da loschi manager.