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 2010  luglio 13 Martedì calendario

GATTINONI STRAPPA IL BAVAGLIO ALLA TOP IN ABITO DA SPOSA

Sarà vera rinascita per Alta Ro­ma? Segnali positivi ci sono. Uno è la partecipazione di Clio Napolitano, moglie del presidente della Repub­blica, alla sfilata ieri sera delle donne etno-chic di Gattinoni,al Casino del­l’Aurora di Palazzo Pallavicini. Il luo­go sarà stato scelto dal manager Ste­fano Dominella perchè è proprio di fronte al Quirinale?
 soddisfatta di quest’inizio la neo­presidente Silvia Venturini Fendi, che nel backstage di Lorenzo Riva in un grande albergo romano commen­ta: «Sono contenta di aver detto sì. Nessun rimpianto o ripensamento. Ho visto tutti progetti di altissima qualità. E mi sembra che l’alta moda non sia affatto morta ma viva, dal­l’abito all’accessorio».
Il giorno dopo l’annuncio del sin­daco Alemanno che l’estate prossi­ma avremo una nuova «Donna sotto le stelle» su Rai1 (con altro nome, al­tra sede e altro format), Riva dedica una delle sue creazioni di bon ton a «Piazza di Spagna». E commenta, mentre sfila l’abito di tulle ricamato con intarsi di velluto effetto-foglia­me: «Sperando che ritorni». Se così sarà per il megaevento tv la location sarà piazza Navona, cui è dedicato l’altro modello del sarto milanese, soprabito e tubino lavorati con pizzo macramè.
Le sedi dove presentare gli abiti so­no importanti. Per la Venturini Fen­di l’antico ospedale del Santo Spiri­to, scelto per la maggior parte delle sfilate, è «un posto meraviglioso, un po’gotico,retro».Ma Riva e Gattino­ni l’hanno disertato. «Non sfilerò mai in un lazzaretto», dice l’allievo di Balenciaga. E, agli ospiti stipati nella suite: «Scusate se siete schiac­ciati, almeno non siamo nella casa della morte». Riva annuncia il desi­derio di aprire un atelier nel centro di Roma. «Non troppo vicino al pa­lazzo Mignanelli di Valentino o a via Gregoriana di Sarli». La sua è pura Haute Couture, con dettagli come giochi di drappeggi, fasce e bretelle, accessori come i lunghi guanti bian­chi e gonne effetto balloon. Si lamen­ta delle modelle troppo piatte e pre­senta due floride testimonial, brune attrici venute dall’Ungheria e dalla Siberia: «La Loren e la Lollobrigida del futuro». La presidente di una Onlus antianoressia, Nadia Centi, svolazza in un maxicaftano plissè blu elettrico. Taglia 50.
Molto diversa la sperimentazione moderna e aggressiva del «Gran bal­lo del mondo » di Gattinoni. Una mo­da etnica, ma ricca. «In controten­denza, malgrado la crisi», dice lo stili­sta Guillermo Mariotto. I suoi model­li reinterpretano dell’Africa i tatuag­gi maori e i tagli sulla pelle nera; del­l’Europa i colbacchi russi fatti di una pelliccia di paillettes; dell’Asia le ar­mature dei guerrieri samurai e gli ampi pantaloni che si chiudono alla caviglia o i gilet ricamati di perline con frange che illuminano gonne ef­­fetto pelle d’elefante. E via in giro per il pianeta. Con un occhio all’attuali­tà, anche nei gioielli di Gianni De Be­­nedittis, che crea l’orecchino-anello Free Writing, per la libertà di scrive­re ciò che si ascolta. E Mariotto toglie in passerella il bavaglio dalla bocca della modella in abito da sposa bian­co pro libertà di stampa.