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 2010  luglio 12 Lunedì calendario

IL DOSSIER CHE DOVEVA INFANGARE CALDORO

«Sarà il clima di veleni che invade ormai la politica da ogni angolo, sarà che la lot­ta si sta facendo sempre più violenta e senza esclusione di colpi: di certo c’è che la va­langa di sterco che da monte cala a valle, stavolta ha colpi­to il candidato alla presiden­za della giunta regionale del­la Campania, Stefano Caldo­ro. Le voci sulle sue persona­l­issime passioni erotiche han­no rotto gli argini e dilagano in tutti gli ambienti...».
 tutto un programma l’in­cipit della «velina» diffamato­ria preparata a tavolino dai componenti della cricca col grembiulino per diffamare scientificamente il futuro suc­cessore di Bassolino. Un do­cumento stracolmo di men­z­ogne fatto veicolare all’inter­no del partito campano, arri­vato rocambolescamente a via dell’Umiltà, girato per co­noscenza all’incredulo Cal­doro, eppoi pubblicato su al­cuni blog come preannuncia­to nelle telefonate dei primi di febbraio fra l’imprendito­re Arcangelo Martino ed Er­nesto Sica, futuro assessore proprio nella giunta Caldoro, due presunti sodali della «cricca dell’eolico». Di tutto c’è un puntuale riscontro tele­fonico. «Digli a Nicola (forse Cosentino? ndr ) che dovreb­be­uscire il rapporto di Caldo­ro con i trans, forse del proble­ma ha parlato anche un penti­to...
» è scritto in un sms arriva­to l’8 febbraio sul telefono di Martino. Segue un botta e ri­sposta fra quest’ultimo e Si­ca: «Stiamo utilizzando que­sti nuovi mezzi informatici, eh». Martino: «Eh, bravo. Per­ché poi diciamo così che noi per migliorare meglio il no­stro appeal , per far capire che questi stanno sbagliando, bi­sogna fare così. Oggi è tutto on line». Sica: «Ecco, dicia­mo... domani intorno alle quattro e mezza...». E così è. L’indomani, 9 febbraio, gra­zie ai «nuovi mezzi informati­ci » il documento ricattatorio dal titolo «Un Marrazzo in pectore: le passioni di Caldo­ro » finisce on line, a disposi­zione di tutti, sul blog www. campaniaelezioni.altervista. org . Il 10 ne viene postato un altro, vergognosamente deni­gratorio: « Pentito di camorra accusa: nel ”99 stringemmo patto con Caldoro» . Nel po­meriggio Martino e Sica, se­condo il gip, commentano «con tono di finta e scandaliz­zata sorpresa» lo sputtamen­to in rete del candidato Pdl: «Stavo leggendo su un blog, campania elezioni... ma pure un altro blog... sul conto del candidato nostro, una cosa incredibile, dice: un Marraz­zo in Campania, nuovo caso Marrazzo...».
Il doppio documento, al di là di ogni ironia, è raccapric­ciante per davvero. Quello del 9 febbraio è un mix di co­se dette e non dette, di vergo­gnose allusioni: « venuta fuori una notizia che non esi­tiamo a definire – bomba”e ri­spetto alla quale c’è da rima­nere sconvolti, immaginan­do il putiferio che ne derive­rà. In caso di rischio di una vit­toria il centrodestra, la Cam­pania potrebbe trovarsi di­nanzi a un Lazio-Gate o Mar­razzo- gate, e questo non lo vuole nessuno (...). Il ”so­brio” Caldoro avrebbe nell’ar­madio un paio di scheletri compromettenti, e di sesso incerto, tra l’altro. Insomma, l’avrete capito: Caldoro ha il vizietto dei trans. Detta così sembra un’infamia (sic!, ndr ) gettata a caso nella mischia, invece ci sarebbero diversi dettagli». E giù con una serie di nomi improbabili, luoghi d’appuntamento in hotel,da­te. Fango buttato dentro il ventilatore di internet per «mascariare» e sputtanare un candidato che risulterà vincente anche sul fronte del­la sua pronta risposta a ogni forma di ricatto. Un messag­gio al governatore e a chi l’ha voluto al posto di Cosentino, come dimostra il post del gior­no dopo sulle false accuse di un patto fra Caldoro e la ca­morra. «Una notizia che non farà certo piacere al centrode­stra, figurarsi al Cavaliere Sil­vio Berlusconi: il ”suo”candi­dato (...) - si legge sul blog del 10 febbraio - figurerebbe in un’indagine avviata dalla Dia non molto tempo fa. A ti­rarlo in ballo un pezzo abba­stan­za grosso delle organizza­zioni criminali napoletane: si tratta di Bruno Rossi, sopran­nominato il Corvo, ex affilia­to al temibile clan Baratto-Bianco (...). Le dichiarazioni del Corvo riguardano l’accor­do­elettorale stipulato da Cal­doro nel 1999 col gruppo Ba­ratto- Bianco». Da una men­zogna all’altra. Parlando di camorra, l’anonimo scriven­te si ricollega in modo subdo­­lo, sibillino, ancora ai trans. Fa supposizioni, la butta lì a buon intenditor: «Una storia che se saltasse fuori in questi giorni convulsi farebbe sgre­tolare l’impalcatura del cen­trodestra campano (...). Una circostanza che unita al terri­bile chiacchiericcio relativo alla stravagante vita sessuale di cui abbiamo dato conto ie­ri, farebbe scoppiare un fini­mondo incredibile». A scop­piare, invece, è stata la cricca dell’eolico: Martino arresta­to, Sica indagato e da ieri di­missionato.